Ex Ilva, firmato accordo cigs: cosa prevede, ultime notizie


Firmato l’accordo sulla cassa integrazione tra Acciaierie d’Italia e sindacati al ministero del Lavoro. L’azienda si รจ detta disponibile ad abbassare il numero di lavoratori in cassa dell’ex Ilva a 3.062, rispetto agli iniziali 3.400 (poi scesi a 3.200 nella scorsa riunione a via Flavia). Lo riferiscono i sindacati al termine dell’incontro con i tecnici del dicastero e i rappresentanti di AdI.

โ€œNellโ€™incontro odierno al ministero del Lavoro – dichiarano Guglielmo Gambardella, segretario nazionale Uilm, e Davide Sperti, segretario Uilm Taranto – abbiamo raggiunto un accordo sulla proroga di cigs, per ulteriori 12 mesi, che sostanzialmente mantiene i trattamenti di miglior favore per i lavoratori di Acciaierie dโ€™Italia previsti nellโ€™accordo di luglio 2024; risultato non scontato alla vigilia della venditaโ€ e ora “attendiamo il previsto incontro dellโ€™11 marzo alla Presidenza del Consiglio per conoscere lo stato dellโ€™arte della procedura di cessione dellโ€™ex Ilva e per poter ribadire, al governo, il vincolo della salvaguardia di tutta lโ€™attuale occupazione, dell’appalto e di quella di Ilva Asโ€.

Cosa prevede l’accordo

โ€œLโ€™accordo sottoscritto – spiegano – prevede una riduzione del numero massimo di lavoratori in cigs che non potrร  essere superiore a 3.062 complessivi per tutto il gruppo (dai 3.420 inizialmente dichiarati) evitando che i lavoratori vengano messi a zero ore, lโ€™integrazione al 70% alla cigs ed il riconoscimento di una tantum in welfare (1% del valore annuo della paga base a raggiungimento di 3M/tonn di acciaio, 2% a 3,5M, 3% a 4M), lโ€™impegno a mantenere i tavoli di monitoraggio del Piano di ripartenza e investimenti su impianti. Ricordiamo che anche se non fosse indispensabile e non previsto lโ€™accordo con le organizzazioni sindacali dalla normativa sulla cigs dellโ€™ex Ilva, siamo riusciti a condividere con lโ€™azienda trattamenti di miglior favore per attenuare lโ€™impatto economico per i lavoratori, oltre ad aver preteso nel testo la conferma della non determinazione di esuberi strutturali e la validitร  dellโ€™accordo del 6 settembre 2018โ€.

โ€œDopo quasi 13 anni di sofferenze e incertezze per i lavoratori dellโ€™ex Ilva e dopo la tragica esperienza di ArcelorMittal, speriamo quanto prima di poter avere una svolta con un futuro investitore, credibile e seriamente intenzionato a rilanciare il piรน grande gruppo siderurgico italiano e dare una prospettiva industriale con un piano compatibile con lโ€™ambiente e con un ruolo sociale per il futuro di 20.000 lavoratori, diretti e indiretti dellโ€™indotto, che non puรฒ prescindere dalla permanenza dello Stato in qualsivoglia assetto societario futuroโ€, concludono.

Per la Fiom l’accordo di oggi sulla proroga della cassa integrazione straordinaria per 3.062 lavoratori ex Ilva รจ “un passo importante, ma non risolutivo“, dice Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil, al termine del tavolo al ministero del Lavoro. Il piano di ripartenza, fa notare il sindacalista, โ€œverrร  seguito con il raggiungimento, nel corso del 2025, di 4 milioni di tonnellate di acciaio invece che le 5 milioni tonnellate originariamente previsteโ€. Sono confermati tutti i trattamenti previsti dal precedente accordo del luglio scorso, tra cui lโ€™integrazione della cassa integrazione al 70%, la rotazione e la formazione.

“Lโ€™accordo siglato oggi conferma, inoltre – aggiunge Scarpa – lโ€™assenza di esuberi e la piena validitร  dellโ€™accordo sindacale del 2018”. La questione principale comunque era “ottenere l’incontro a Palazzo Chigi”, convocato per il prossimo 11 marzo, perchรฉ “discutere di cassa integrazione nel mezzo di una vendita dell’azienda รจ assolutamente un fatto complicato, inusuale. Ora – conclude – la parola passa al confronto di Palazzo Chigi, per discutere del futuro”.

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โ€œLa conferma dell’accordo, oltre a mettere in sicurezza i lavoratori e il loro reddito, ci consente di proseguire in un solco di relazioni industriali che saranno fondamentali per la costruzione di un accordo sindacale in vista della cessione alla nuova proprietร . Servirร  l’impegno di tutti i soggetti coinvolti per rendere definitiva una svolta per l’ex Ilva e la sua vertenzaโ€, dichiarano Valerio D’Alรฒ e Biagio Prisciano, della Fim, al termine del tavolo sulla cassa integrazione per i lavoratori dellโ€™ex Ilva. โ€œCi riteniamo abbastanza soddisfatti e siamo convinti che per lโ€™anno che seguirร  i lavoratori saranno accompagnati da qualcosa che dร  qualche risposta in piรน sul fronte salarialeโ€, aggiunge poi Dโ€™Alรฒ.

Urso: “Non escludiamo partecipazione minoritaria dello Stato”

โ€œNon escludiamo affatto che ci sia una partecipazione largamente minoritaria dello Stato che possa accompagnare questo processo di rilancio produttivo e di riconversione industriale dai forni a caldo ai forni elettriciโ€, ha detto oggi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parlando dell’ex Ilva.

โ€œSe gli attori dovessero chiederlo potremmo mettere in campo una partecipazione pubblica. Una partecipazione che ci consenta – ha spiegato Urso – di garantire meglio lo sviluppo industriale degli impianti evitando gli errori del passato, che sono stati fatti anche in questo campo”.

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