“L’adempimento collaborativo: nuovo approccio del rischio fiscale in azienda”, se ne è parlato in Sala Beretta


“L’adempimento collaborativo: nuovo approccio del rischio fiscale in azienda”, se ne è parlato in Sala Beretta.

Se ne è parlato in Sala Beretta

Questa mattina (lunedì 3 marzo 2025) la Sala Beretta di Confindustria Brescia ha ospitato l’evento   “L’adempimento collaborativo: nuovo approccio del rischio fiscale in azienda”, che ha visto la partecipazione del vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo. L’appuntamento, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Brescia, in collaborazione con Confindustria Brescia, ha visto la partecipazione di quasi 150 presenti in sala.

Al convegno sono intervenuti Franco Gussalli Beretta, presidente Confindustria Brescia, Severino Gritti, presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Brescia, Giuseppe Malinconico, direttore provinciale Agenzia delle Entrate Brescia, e Fabrizio Carrarini, generale C.A. comandante interregionale Italia Nord-Occidentale Guardia di Finanza

A seguire, una tavola rotonda – coordinata da Michele de Tavonatti, consigliere CNDCEC e dottore commercialista – con Maurizio Leo, vice ministro Economia e Finanze, Vincenzo Carbone, direttore Agenzia delle Entrate – Riscossione, Giulia Abruzzese, direttore Area Politiche Fiscali Confindustria, e Salvatore Regalbuto, consigliere tesoriere CNDCEC e dottore commercialista. Ha chiuso la mattinata un altro confronto – coordinato da Maria Carla De Cesari, giornalista de Il Sole 24Ore – con Marco Allena, preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza Università Cattolica del Sacro Cuore e professore ordinario di Diritto Tributario, Francesco Centonze, professore ordinario di Diritto Penale Facoltà di Economia e Giurisprudenza Università Cattolica del Sacro Cuore, Giuseppe Corasaniti, professore ordinario di Diritto Tributario Dipartimento di Giurisprudenza Università degli Studi di Brescia e Dottore Commercialista, Bruno Ferroni, Università Cattolica del Sacro Cuore Advest Tax Legal Corporate, e Marco Zonetti, Direzione Centrale Grandi Contribuenti e Internazionale Agenzia delle Entrate.

“L’adempimento collaborativo”: i temi al centro

Al centro dei lavori, la revisione del Governo sull’istituto della cooperative compliance, che rappresenta una nuova prospettiva nei rapporti tra Amministrazione Finanziaria ed imprese. Questo regime promuove una maggiore trasparenza e collaborazione, con importanti benefici per le imprese quali l’abbattimento totale delle sanzioni amministrative per violazioni derivanti da rischi interpretativi comunicati preventivamente all’Amministrazione Finanziaria.

In particolare, il regime è riservato ai soggetti residenti e non residenti (con stabile organizzazione in Italia) che realizzano un volume di affari o di ricavi non inferiore a 750 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025, 500 milioni di euro per gli anni 2026 e 2027 e 100 milioni di euro, a partire dal 2028. In provincia di Brescia, al termine del percorso, sarebbero 336 i soggetti interessati.

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“L’istituto della cooperative compliance nasce con il Decreto 128 del 2015, ma ha un suo precedente costituito dagli inquadramenti internazionali dell’OCSE, che hanno segnato la strada a tutti i Paesi più evoluti – le parole di Maurizio Leo, vice ministro Economia e Finanze –. In particolare, la cooperativa compliance è fondamentale con riferimento ai soggetti interessati, con limiti dimensionali del volume d’affari che scenderanno da 750 milioni progressivamente a 100 milioni. Fondamentale sarà in tal senso la validazione dei processi aziendali, e quindi la determinazione del reddito d’impresa. Ne approfitto per rimarcare come la sede della Corte di Giustizia Tributaria di Brescia abbia numeri assolutamente importanti, quindi posso dire che c’è, e resterà. La parola finale ovviamente resta al Consiglio di Presidenza della Corte di Giustizia Tributaria.”

“Il nuovo regime della cooperative compliance promuove una maggiore trasparenza e collaborazione, offrendo alle aziende che vi aderiscono benefici significativi – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. La mattinata di lavori è stata un’importante occasione di dialogo con il Governo, a cui mi sono rivolto più volte nelle ultime settimane. Abbiamo infatti accolto con piacere l’apertura al disallineamento del prezzo finale di energia elettrica e gas, che ci consentirebbe di rivedere tutta una serie di costi di produzione. Meno positiva, come sappiamo, è invece la nostra visione del Piano Transizione 5.0. Dobbiamo continuare a lavorare insieme: la porta al confronto è sempre aperta, nella convinzione che solo un’interlocuzione attenta tra mondo produttivo e Governo possa garantire al nostro Paese di riprendere la strada verso una competitività internazionale.”

“La cooperative compliance rappresenta una nuova frontiera del rapporto tra fisco e imprese, in una logica preventiva – aggiunge Severino Gritti, presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Brescia –: la sfida è superare il concetto stesso di adempimento, gestendo la variabile fiscale in un modo più “imprenditoriale”, senza rincorrere. Una sfida che richiede un importante cambiamento culturale. Un ruolo cruciale è svolto dal Tax Control Framework, la cui adozione potrebbe avvenire anche su base volontaria, consentendo così anche a imprese di minori dimensioni di accedere ad alcuni benefici. Apprendiamo inoltre con piacere e orgoglio la notizia che la sede della Corte di Giustizia Tributaria di Brescia resterà attiva: un tema su cui ci siamo spesi in prima persona insieme agli Ordini degli Avvocati, Consulenti del lavoro e Notai.”

“L’adempimento collaborativo costituisce un più moderno rapporto tra il contribuente e l’Agenzia delle Entrate che, calato nella specificità pratica porterà benefici a entrambe – la riflessione di Michele de Tavonatti, consigliere CNDCEC e dottore commercialista –. In tale contesto, un’attenzione particolare andrà posta sul percorso formativo di commercialisti e avvocati.”



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