L’Europa si sveglia sull’automotive: incentivi sulle batterie elettriche e approccio più ‘morbido’


TERMOLI. Nell’articolo che ha aperto la giornata in materia di automotive e Gigafactory, abbiamo evidenziato si sarebbe tenuto proprio oggi, lunedì 3 marzo, il confronto tra la Commissione europea e i produttori di auto.

Vicenda che tutti i territori dove sono ubicati stabilimenti metalmeccanici di settore guardano con ‘ansia’, per i destini industriali e soprattutto occupazionali, compreso Termoli, per la presenza di Stellantis.

Auto ed emissioni: la Commissione UE allenta la stretta sulle sanzioni e apre al dialogo con l’industria

Le pressioni politiche e le proteste del settore automotive stanno spingendo la Commissione Europea a rivedere le proprie posizioni sul futuro dell’industria dell’auto, in particolare per quanto riguarda le multe per lo sforamento dei limiti di CO2. La presidente Ursula von der Leyen, al termine di un incontro con i rappresentanti del comparto, ha annunciato un ammorbidimento delle regole previste dal Piano d’Azione per l’automotive.

Emissioni di CO2: verifiche più flessibili per l’industria

Uno dei punti più contestati era la rigidità nella verifica annuale del rispetto dei limiti di CO2 imposti ai costruttori. La Commissione ha ora proposto una modifica che prevede controlli su base triennale, anziché annuale, per dare maggiore respiro all’industria senza compromettere gli obiettivi ambientali. “Gli obiettivi rimangono invariati”, ha precisato von der Leyen, “ma questo significa più chiarezza e flessibilità per il settore“.

Questa apertura sembra soddisfare una delle richieste principali dei costruttori, che da tempo chiedono un approccio più graduale e pragmatico nell’applicazione delle norme sulle emissioni.

Revisione del bando ai motori endotermici nel 2035

Un altro tema caldo riguarda lo stop ai motori endotermici previsto per il 2035. Von der Leyen ha confermato che la Commissione accelererà il lavoro sulla clausola di revisione, sottolineando la volontà di garantire neutralità tecnologica. Questo potrebbe tradursi in un riesame delle tempistiche e delle modalità del bando, aprendo la porta a eventuali soluzioni alternative come i carburanti sintetici.

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La Commissione ha inoltre confermato che il Piano d’Azione per il settore automotive, atteso per mercoledì, non rappresenterà un punto di arrivo, ma un primo passo di un confronto continuo con i costruttori. Nuovi incontri sono già stati programmati prima della pausa estiva per definire ulteriori misure a supporto del settore.

Spinta su guida autonoma e batterie europee

L’incontro con i rappresentanti dell’automotive ha portato anche a nuove iniziative per rafforzare la competitività europea nel settore della guida autonoma e delle batterie.

Sul primo fronte, la Commissione ha annunciato il sostegno alla creazione di un’alleanza industriale per lo sviluppo di software e tecnologie di guida autonoma. L’obiettivo è accelerare l’introduzione dei veicoli autonomi sulle strade europee, con progetti pilota su larga scala e nuove normative per facilitare i test e la diffusione di questa tecnologia.

Per quanto riguarda le batterie, von der Leyen ha evidenziato il problema della dipendenza dalle importazioni, con prodotti extraeuropei spesso più economici di quelli realizzati nell’UE. Per contrastare questa tendenza, Bruxelles valuterà sostegni diretti ai produttori di batterie europei e l’introduzione di requisiti minimi di contenuto europeo per le celle delle batterie e i componenti, in modo da proteggere la competitività delle aziende del continente.

Il settore automotive europeo sta attraversando una fase di trasformazione epocale, con sfide legate alla transizione ecologica e alla concorrenza globale. La Commissione UE, pur ribadendo la necessità di ridurre le emissioni e rispettare gli obiettivi climatici, ha aperto a una maggiore flessibilità nelle tempistiche e nei criteri di applicazione delle norme.

Le prossime settimane saranno decisive per capire se queste concessioni saranno sufficienti a rassicurare i costruttori o se saranno necessarie ulteriori modifiche al Piano d’Azione per l’automotive. Il dialogo tra Bruxelles e l’industria resta aperto, con l’obiettivo di garantire una transizione sostenibile senza penalizzare la competitività europea.



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