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Pubblicato il: 04/03/2025 – 19:13
CATANZARO Si chiama tecnicamente “concorso alla finanza pubblica” o anche “obbligo di contributo alla finanza pubblica”, in realtà è una “gabella” che incombe sulle casse delle Regioni, compresa la Calabria, con un peso sicuramente ragguardevole però per la Calabria, che notoriamente non può contare su un bilancio particolarmente florido. Anche quest’anno lo Stato bussa a quattrini per incassare questo contributo, previsto dalla Finanziaria 2020, e la Regione Calabria si è già premunita in sede di approvazione dell’ultimo documento contabile stanziando le risorse ad hoc per il 2025: secondo quanto riporta un decreto dirigenziale del Dipartimento Economia e Finanze, stavolta la Cittadella concorrerà alla finanza pubblica per una cifra pari a oltre 7,8 milioni. Per il momento il decreto dipartimentale ha disposto l’assunzione dell’impegno di spesa, ma poi si procederà alla liquidazione e al pagamento in favore dello Stato. Perché comunque lo Stato non si dimentica, e se le Regioni – come la Calabria – non adempiono entro il 31 marzo lo Stato “provvederà al recupero delle somme non versate mediante corrispondente riduzione delle risorse a qualsiasi titolo spettanti a ciascuna Regione”, per come si legge in una nota recapitata alla Cittadella dal Mef nei giorni scorsi. (a. c.)
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