AGI – Volodymyr Zelensky “dovrebbe mostrare più gratitudine” agli Stati Uniti. Lo ha detto Donald Trump, che venerdì si è scontrato verbalmente con il suo omologo ucraino, sottolineando tuttavia che l’accordo sulle terre rare offerto a Kiev a compensazione degli aiuti militari ricevuti può ancora essere concluso. “Penso solo che dovrebbe essere più grato, perché questo Paese gli è stato accanto nella buona e nella cattiva sorte”, ha detto Trump durante una cerimonia alla Casa Bianca. Il presidente Usa ha comunque precisato che non si è ancora parlato di sospendere gli aiuti militari all’Ucraina.
Il tycoon ha comunque dichiarato di aver parlato con i suoi omologhi europei nel fine settimana per discutere di come porre fine alla guerra in Ucraina. “Faremo accordi con tutti per ottenere la fine di questa guerra, inclusa l’Europa e le nazioni europee”, ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca dopo che gli è stato chiesto se stava considerando di revocare le sanzioni alla Russia in caso di accordo di pace. “La maggior parte di loro sono miei amici, i capi di stato, i capi dei vari paesi. Quattro primi ministri e cinque presidenti mi hanno chiamato negli ultimi due giorni e vogliono risolvere la questione”.
Secondo il consigliere alla Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Michael Waltz, il presidente ucraino “avrebbe potuto andarsene con una garanzia economica di cui avrebbe beneficiato l’Ucraina e, penso, il mondo per una generazione, per cui non abbiamo capito perché ci sia stata così tanta ostilità”. Dal canto suo, Zelensky continua a confidare nel sostegno Usa per arrivare alla pace con la Russia. “Continuiamo a lavorare con i partner – ha scritto su X -. Abbiamo già avuto colloqui e altri passi arriveranno presto. E’ molto importante che cerchiamo di rendere la nostra diplomazia davvero concreta per porre fine a questa guerra il prima possibile. Abbiamo bisogno di vera pace e gli ucraini la desiderano più di tutti perché la guerra rovina le nostre città e i nostri paesi. Perdiamo la nostra gente. Dobbiamo fermare la guerra e garantire la sicurezza. Stiamo lavorando insieme all’America e ai nostri partner europei e speriamo molto nel sostegno degli Stati Uniti nel cammino verso la pace. La pace è necessaria il prima possibile”.
Di Ucraina ha parlato anche Giorgia Meloni. “Credo che alla fine, al di là di quello che può sembrare, l’obiettivo è un obiettivo condiviso, alla fine tutti condividono lo stesso obiettivo” che è quello di “portare pace in Ucraina, portare in Ucraina una pace giusta, portare una pace stabile, duratura, io direi definitiva. Quindi la questione centrale è – ha detto la premier a XXI secolo, in onda in seconda serata su Rai 1 – come si fa a costruire una pace che preveda tali garanzie di sicurezza per l’Ucraina” e “fare in modo che non possa tornare la guerra. Questo serve a tutti, serve all’Ucraina, serve ai paesi europei, particolarmente a quelli che si sentono minacciati giustamente dalla Russia e serve a Trump che è un leader forte e che chiaramente non può permettersi di siglare un accordo che qualcuno domani potrebbe violare”. Su quanto accaduto alla Casa Bianca venerdì scorso la premier ha una sua idea: “”Diciamo che non sono dibattiti che normalmente si fanno davanti alle telecamere. Non ha aiutato”. “Sulla proposta di invio di soldati europei avanzata dalla Francia e dalla Gran Bretagna – ha poi spiegato la premier -, l’Italia ha espresso le sue perplessità: secondo me è una cosa molto complessa nella realizzazione, non sono convinta dell’efficacia, è la ragione per la quale, come si sa, abbiamo detto che non manderemo i soldati italiani in Ucraina. Sicuramente è un momento nel quale tutti coloro che fanno delle proposte stanno facendo una cosa utile nel tentativo di cercare una soluzione”.
Intanto, i media ritengono che la Casa Bianca stia pianificando di allentare le sanzioni alla Russia, nonostante non sia ancora stato raggiunto l’auspicato accordo per porre fine alla guerra in Ucraina. E’ quanto scrive il Guardian citando l’agenzia Reuters. Una mossa del genere da parte dell’amministrazione Trump invertirebbe la posizione aggressiva assunta da Joe Biden nei confronti di Mosca dopo l’invasione del suo vicino nel 2022. Non è chiaro cosa voglia Trump in cambio dell’allentamento delle sanzioni, sebbene la mossa sia ancora in fase di pianificazione. Secondo le fonti, la Casa Bianca ha chiesto ai dipartimenti di Stato e del Tesoro di stilare un elenco di sanzioni che potrebbero essere allentate, affinchè i funzionari statunitensi possano discuterne con i rappresentanti russi nei prossimi giorni, nell’ambito degli ampi colloqui dell’amministrazione con Mosca sul miglioramento delle relazioni diplomatiche ed economiche. Gli uffici sanzioni starebbero elaborando una proposta per revocare le sanzioni su determinate entità e individui, tra cui alcuni oligarchi russi. Non è chiaro cosa Washington potrebbe chiedere nello specifico in cambio di un eventuale allentamento delle sanzioni.
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