Compliance fiscale: 7,5 milioni di avvisi previsti entro il 2027


L’Agenzia delle Entrate rafforza l’invio delle lettere di compliance, con un piano che prevede 7,5 milioni di avvisi entro il 2027. L’obiettivo è favorire il recupero delle imposte e ridurre il tasso di evasione fiscale attraverso strumenti avanzati di analisi dei dati e la promozione dell’adempimento spontaneo.

Compliance fiscale: l’Agenzia delle Entrate intensifica l’invio delle lettere di avviso

L’ente tributario della Pubblica Amministrazione italiana ha deciso di intensificare l’utilizzo degli avvisi di compliance fiscale, con un piano che prevede l’invio di 7,5 milioni di avvisi ai contribuenti entro il 2027. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di agevolare la regolarizzazione delle dichiarazioni fiscali, consentendo ai cittadini e alle imprese di correggere eventuali anomalie senza incorrere in sanzioni più gravose. Nel dettaglio, il piano prevede l’invio di 2,7 milioni di notifiche nel 2025, seguite da 2,4 milioni all’anno nel 2026 e nel 2027.

Questa strategia si inserisce in un processo più ampio di modernizzazione e digitalizzazione dell’azione fiscale, come specificato nel documento programmatico firmato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. L’obiettivo principale della manovra è quello di migliorare l’efficienza del recupero dell’evasione, in particolare per quanto riguarda l’Iva e le imposte dirette, attraverso l’utilizzo di strumenti avanzati di analisi dei dati. Questo approccio consente di affinare il sistema di prevenzione e monitoraggio delle irregolarità, promuovendo un modello di fiscalità più collaborativo e meno repressivo.

Lettere di avviso: 4,2 miliardi di euro recuperati nel 2023

L’analisi dei dati disponibili evidenzia come l’impiego delle lettere di compliance fiscale abbia già prodotto risultati significativi negli ultimi anni. Nel 2023, le somme recuperate grazie a questo strumento hanno raggiunto i 4,2 miliardi di euro, rappresentando il 13,4% del totale dei recuperi da evasione fiscale. Si tratta di una crescita costante rispetto agli anni precedenti: nel 2018, il numero di lettere inviate era di 1,9 milioni, mentre nel 2024 è salito a 3,2 milioni.

Va precisato che le lettere di compliance non costituiscono una contestazione formale, ma rappresentano un semplice invito a verificare i propri dati dichiarativi e i versamenti effettuati. Questa strategia si allinea all’ottica del Fisco amico, in cui la collaborazione tra cittadini e amministrazione finanziaria diventa centrale per garantire un sistema tributario equo ed efficiente. I contribuenti hanno quindi la possibilità di correggere spontaneamente eventuali discrepanze, evitando onerose sanzioni e contribuendo a migliorare la trasparenza del sistema fiscale.

Monitoraggio dell’evasione e nuove aree di intervento

Nel piano strategico dell’Agenzia delle Entrate, previsto per il triennio 2025-2027, le lettere di compliance fiscale si affiancano ad altri strumenti di monitoraggio e prevenzione dell’evasione. Tra questi, particolare rilievo viene attribuito alla tempestività delle risposte agli interpelli, con l’obiettivo di fornire chiarimenti entro 80 giorni dalla richiesta, e all’efficienza nel trattamento delle domande di adesione al regime di cooperative compliance.

Microcredito

per le aziende

 

Un altro settore su cui si concentreranno le verifiche riguarda la cessione del credito e lo sconto in fattura, con l’obiettivo di raggiungere un livello di 90% di controlli preventivi entro il 2027. L’analisi delle comunicazioni inviate negli anni precedenti ha permesso di individuare le principali aree critiche, tra cui spiccano le violazioni legate all’Iva e le dichiarazioni incomplete o mancanti dei redditi, che rappresentano l’87% degli avvisi trasmessi ai contribuenti.

In particolare, l’incrocio tra le fatture elettroniche e gli scontrini telematici con le liquidazioni periodiche dell’Iva consente di individuare in tempo reale eventuali discrepanze. Questo sistema offre alle imprese e ai professionisti la possibilità di correggere tempestivamente eventuali irregolarità, prevenendo l’applicazione di sanzioni più severe.



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