CS | “Familiar-mente, il valore della Cura”: in Calabria la consegna dei diplomi


(AGENPARL) – Roma, 5 Marzo 2025

(AGENPARL) – mer 05 marzo 2025 Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca quiIn Calabria, AISLA e Regione: un esempio virtuoso di collaborazione Pubblico e Privato per la formazione degli Assistenti Familiari
Catanzaro, 5 marzo 2025 – Si è svolta oggi, presso la Cittadella Regionale “Jole Santelli”, la cerimonia ufficiale di consegna degli attestati ai nuovi assistenti familiari formati nell’ambito del progetto “Familiar-mente, il valore della cura”, frutto della collaborazione tra AISLA e la Regione Calabria. Il progetto si conferma come un modello virtuoso di co-progettazione nel settore socio-sanitario, capace di rispondere efficacemente ai bisogni emergenti della popolazione e dei pazienti con SLA e altre patologie neurologiche complesse.
“Questo progetto rappresenta un esempio concreto di come la sinergia tra istituzioni e terzo settore possa tradursi in opportunità reali per i cittadini e il territorio. Formare assistenti familiari qualificati significa investire in un welfare che risponde alle esigenze delle famiglie e dei pazienti con SLA”, ha dichiarato Caterina Capponi, Assessore alle Politiche sociali della Regione Calabria.
Nel marzo dello scorso anno, il corso di formazione per assistenti familiari è stato lanciato con lo slogan “specializzati in altruismo, il lavoro più bello che ci sia”, sottolineando l’importanza di una preparazione qualificata per rispondere alle esigenze dell’assistenza domiciliare a persone non autosufficienti e con patologie complesse. La co-progettazione tra Regione Calabria e AISLA ha dato vita a un’iniziativa che, valorizzando il Terzo Settore, affronta le difficoltà nell’accesso a operatori qualificati per l’assistenza a persone con SLA. Un concetto ribadito durante la tavola rotonda moderata da Mario Gatto, funzionario Regione Calabria dove i Dirigenti Saveria Cristiano e Cosimo Cuomo del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria hanno sottolineato: “questo progetto risponde ai bisogni del territorio e valorizza le competenze del Terzo Settore, essenziale per intercettare e rispondere alle necessità specifiche della popolazione”.
AISLA, da oltre 40 anni punto di riferimento per la comunità SLA in Italia, sottolinea che “formare assistenti familiari significa garantire cure qualificate e dignità ai pazienti, offredo un supporto concreto alle loro famiglie” ha dichiarato Francesca Genovese, Presidente AISLA Reggio Calabria.
Il corso, suddiviso in 72 ore di formazione teorica, ha trattato temi cruciali come bioetica, comunicazione non verbale, gestione delle problematiche respiratorie, nutrizione domiciliare enterale, supporto psicologico e cure palliative. I docenti, tra cui esperti dei Centri Clinici NeMO come Amelia Conte (neurologa),  Michela Coccia (fisiatra), Elisa Giove (specialista in comunicazione non verbale), Elisabetta Roma (pneumologa) e Michela Mazzacani (infermiera nurse coach), hanno fornito una preparazione multidisciplinare. A sorpresa, i professionisti hanno realizzato un video messaggio per i discenti, sottolineando l’importanza di concetti chiave come “ascolto”, “personalizzazione” e “squadra”, valori fondamentali nell’assistenza domiciliare ad alta intensità.
“Il progetto ha dimostrato un impegno concreto verso un welfare più equo e inclusivo, attraverso una selezione partecipata dei destinatari e un coinvolgimento attivo delle famiglie. La cultura della cura e della relazione sono i principi fondamentali dell’articolo 55 del Codice del Terzo Settore”, hanno dichiarato Daniela Nocera e Anna Mancuso, Dipartimento Salute e Welfare Regione Calabria.
I discenti hanno completato il loro percorso formativo con esperienze pratiche fondamentali. I tirocini residenziali si sono svolti presso la clinica S. Vitaliano a Catanzaro, mentre i tirocini domiciliari sono stati attivati in collaborazione con i provider Home Medicine, Vivisol e l’ASP di Reggio Calabria, coinvolgendo 11 famiglie. Questi tirocini hanno reso concreta l’esperienza dell’assistenza domiciliare per pazienti ad alta complessità.
“Il lavoro di cura non è solo un servizio: è un atto di responsabilità collettiva, un ponte tra fragilità e dignità”, ha dichiarato Stefania Bastianello, Direttore Tecnico di AISLA. “Investire nella formazione degli assistenti familiari non è solo una necessità etica, ma una necessità per un futuro realmente accessibile e inclusivo.”
La collaborazione tra AISLA e la Regione Calabria si conferma quindi un esempio di impegno sociale e innovazione, capace di costruire un welfare partecipato, fondato sulla professionalità e sull’umanità nella cura.
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