Partecipazione e conoscenza, i numeri degli ITS ancora non brillano


Chi sono gli studenti che stanno frequentando un corso ITS dopo aver conseguito la maturità nel 2023? Lo rivela la XIX Indagine degli esiti a distanza dei diplomati, il rapporto 2025 di AlmaDiploma.

Nel 2023, solo il 4% degli studenti che hanno superato l’esame di maturità si è iscritto a un corso ITS. La percentuale sale all’8,1%, se si restringe il campo di indagine ai soli diplomati che hanno frequentato delle scuole tecniche, o al 6,3% tra i diplomati degli istituti professionali. Quasi nulla la partecipazione da parte dei liceali (1,1%).

Osservando questi dati, di certo non si può sottovalutare quanto dichiarato nella nota metodologica del report. La quota maggiore di rispondenti è stata rilevata tra i liceali, dato che i diplomati professionali sono meno interessati a partecipare al sondaggio. Quindi i dati riportati potrebbero essere una sottostima dei numeri reali di diplomati che si sono iscritti presso gli ITS.

Lo stesso dicasi per le date di rilevazione dei diplomati alle scuole superiori antecedenti al 2022. È inoltre da sottolineare il fatto che nei report antecedenti a questa data, i corsi ITS non sono trattati in modo distinto rispetto agli IFTS. Quindi il dato non è perfettamente confrontabile con quello degli ultimi due rapporti.

Le note metodologiche sottolineano anche una maggior partecipazione delle donne al sondaggio rispetto agli uomini.

Occorre anche aggiungere che l’indagine AlmaDiploma si focalizza sugli studenti ITS che hanno finalizzato l’iscrizione a un ITS entro un anno dal diploma di maturità. Mentre il Monitoraggio Indire mette in evidenza come gli iscritti per il biennio 2020-2022 fossero composti da un 43% di studenti tra i 20 e i 24 anni (quindi non neodiplomati), un 10% tra i 25 e i 29 anni e un 9% che ha dai 30 anni in su.

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L’identikit del diplomato che sceglie l’ITS

Sono figli di genitori non laureati e hanno ottenuto un voto basso al diploma di maturità. Insoddisfatti del proprio percorso scolastico, per la maggior parte hanno dichiarato di voler entrare subito nel mondo del lavoro. Poi però hanno cambiato idea iscrivendosi a un ITS.

Occorre sottolineare che questi dati si riferiscono ai tecnici superiori che hanno già concluso gli ITS e che non si sono successivamente iscritti a un corso universitario.

Ma che cosa succede a tre anni dal diploma di maturità? E in quanti sono riusciti a concludere un ITS? Il 5,8% dei diplomati nel 2021 dichiara di aver terminato un corso ITS nel 2024. Solo l’1% deve ancora concludere il percorso. Mentre si conferma la provenienza dalle scuole superiori: coloro che hanno conseguito il diploma di tecnico superiore, il 10,8% proviene da un tecnico, l’11,3% da un professionale.
Nel 68,8% dei casi, questi diplomati ITS hanno già ottenuto un’occupazione. Potrebbe essere interessante conoscere anche le motivazioni di chi ha deciso di proseguire i corsi di studio, magari riscoprendo proprio grazie a un ITS il desiderio di approfondire alcune conoscenze. Anche perché è l’11,9% dei diplomati ITS a coniugare lavoro e studio universitario.

Per fare un confronto con il Monitoraggio Indire occorre prendere il report di AlmaDiploma dell’anno precedente. Infatti, coloro che hanno fatto la maturità nel 2020 potrebbero essere tra quelli che hanno terminato un ITS nel 2022 e che quindi rientrano nella rilevazione Indire. AlmaDiploma rileva un 70% di occupazione dopo il diploma di tecnico superiore, mentre il Monitoraggio Indire riporta un 87%. Di nuovo, dobbiamo considerare il fatto che nel Monitoraggio Indire sono inclusi studenti di più fasce di età che hanno concluso gli ITS, mentre nel report AlmaDiploma ci sono solo quelli che hanno fatto la maturità nel 2020.

In generale, occorre però sottolineare come i dati sulla percentuale degli occupati al termine del percorso ITS siano molto confortanti: i giovani che non hanno frequentato un ITS lavorano solamente nel 23,6% dei casi dopo il diploma di maturità.

I diplomati 2024 e le loro scelte per il futuro

Il 20,6% dei diplomati alla maturità 2024 è interessato a conoscere l’offerta formativa degli ITS. Questo vale soprattutto per gli studenti che escono da istituti professionali e istituti tecnici, rispetto ai liceali (15,8%).

Tra tutti i diplomati, tuttavia, il livello di conoscenza di questi percorsi è variabile. In media, solo il 10% dei neodiplomati conosce bene la realtà degli ITS. E tra questi, il 15% sta pensando di iscriversi. Poi vi è un 28% dei diplomati che non sa nemmeno che cosa sia un ITS. Un 34% degli studenti, invece, li ha sentiti nominare ma non ne ha un’approfondita conoscenza.

Tra gli studenti interessati a proseguire la formazione presso un ITS il 28,6% proviene da istituti professionali, il 21,5% dai tecnici e il 7,6% dai licei (ma, afferma il report, si distinguono i diplomati del liceo artistico che si discostano positivamente dalla media con una quota pari al 16,3%).

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Dalla XIX Indagine dell’indagine sui profili dei diplomati, il rapporto 2025 di AlmaDiploma.

Che tipo di occupazioni hanno i diplomati ITS

Forse per chiarire meglio quali sono i punti di forza di un percorso ITS, vale la pena soffermarsi sulle opportunità di lavoro.

I tecnici superiori lavorano soprattutto nell’industria (40.7%) contro il 19,6% tra chi non ha frequentato un ITS. Il 19,1% di coloro che sono occupati nel comparto industriale, lavora nel settore del metalmeccanico e nella meccanica di precisione.

I contratti sono a tempo indeterminato nel 36,5% dei casi. Il 24,3% ha contratti di formazione. I contratti non regolamentati hanno una diffusione inferiore (2,4%) rispetto a chi non ha frequentato un ITS (13,6%).

La paga dei diplomati ha un tasso di crescita dello 0,35 in più rispetto alla paga di una persona che non ha frequentato un ITS. Per parlare di cifre, un diplomato ITS a tre anni dal diploma di maturità guadagna in media 1.297 euro mentre chi non ha svolto un ITS arriva a percepire 962 euro.

Vale la pena approfondire questo tema dando un’occhiata alle assunzioni di inizio anno.



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