Polizza anti calamità: obbligatoria per le imprese dal 1 aprile 2025.


Polizza anti calamità: un nuovo obbligo che ridefinisce la gestione del rischio aziendale

Il quadro normativo.

Il 1° aprile si preannuncia come una data cruciale per il mondo imprenditoriale italiano. A partire da quel giorno, tutte le imprese saranno tenute a stipulare una polizza contro i rischi catastrofali, una misura che ha suscitato dibattiti e preoccupazioni per le sue implicazioni economiche e organizzative.

Il 27 febbraio è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale con le «modalità attuative e operative degli schemi di assicurazione dei rischi catastrofali», copertura resa obbligatoria per gli immobili delle imprese dalla legge 213/2023. Dunque, in questi ultimi giorni si è completato il quadro normativo necessario a rendere operativo l’obbligo: martedì 25 febbraio è stato convertito in legge il decreto Milleproroghe (Dl 202/2024), che ha fissato definitivamente la data di entrata in vigore al 31 marzo prossimo.

Chi sono i soggetti obbligati a stipulare una polizza eventi catastrofali.

  • Le imprese con sede legale in Italia.
  • Le aziende con sede legale all’estero, ma con una organizzazione stabile sul territorio italiano.

La norma, che interesserà circa quattro milioni di aziende, obbliga gli imprenditori a dotarsi di una copertura assicurativa che tuteli da eventi naturali quali terremoti, frane, esondazioni e alluvioni. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questa imposizione non rappresenta uno scherzo, bensì un cambiamento radicale nel sistema di garanzie tradizionali. In passato, lo Stato aveva fornito un sostegno, seppur spesso tardivo, in caso di calamità. Ora, la responsabilità di fronteggiare tali emergenze verrà trasferita in gran parte al settore privato.

Quali beni devono essere assicurati.

Le polizze dovranno coprire le immobilizzazioni riportate nello Stato Patrimoniale (sezione Attivo, voce B-II, numeri 1, 2 e 3). Nello specifico, terreni e fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali o commerciali.

Eventi oggetto della copertura assicurativa obbligatoria: la garanzia opererà per danni causati da alluvioni, inondazioni ed esondazioni, sismi e frane, inclusi gli effetti secondari manifestati entro 72 ore dal primo evento.

Le tempistiche.

L’urgenza di adeguarsi è accentuata dalla finestra temporale estremamente ristretta: le imprese hanno tempo fino al 31/3/2025 per informarsi, valutare le offerte e procedere alla sottoscrizione del contratto assicurativo più adatto alle loro specifiche esigenze. Questo percorso, già di per sé complesso, è reso ancora più arduo dall’impreparazione di alcune agenzie assicurative e dalla mancanza di regolamenti attuativi dettagliati da parte degli organismi ministeriali, che sembrano avere un “senso del tempo” diverso da quello dei comuni imprenditori.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

I costi della copertura.

Da un punto di vista economico, il costo della copertura varia significativamente in base alla dimensione dell’azienda. Per le imprese di minori dimensioni, il premio parte da poche centinaia di euro, mentre per le medie e grandi imprese l’esborso può raggiungere cifre considerevoli. Per attenuare l’impatto di questo obbligo, lo Stato ha stanziato 5 miliardi di euro destinati a permettere alle compagnie di assicurazione di riassicurarsi tramite Sace, coprendo fino al 50% del rischio. Tuttavia, l’assenza finora del portale, atteso dall’Ivass per facilitare il confronto tra le diverse offerte, lascia spazio a ulteriori incertezze e critiche.

Il dibattito intorno a questa misura è acceso. Alcuni la interpretano come un’ulteriore tassa per le imprese, un onere finanziario aggiuntivo in un contesto economico già complesso. Altri, invece, vedono nella novità un’opportunità di ristrutturare il tradizionale rapporto tra Stato e imprese, spostando la gestione del rischio su un piano più dinamico e responsabile. Il nuovo assetto, infatti, intende rendere i risarcimenti più tempestivi ed efficaci, superando i lunghi tempi di attesa che caratterizzavano l’intervento pubblico in caso di calamità.

Le conseguenze per chi dovesse omettere l’adeguamento non sono da sottovalutare: oltre alla perdita di contributi, sovvenzioni e agevolazioni, le aziende si troverebbero a dover fronteggiare interamente i danni derivanti da eventuali eventi calamitosi, con possibili ripercussioni negative sul fronte creditizio, qualora le banche rilevassero un aumento del rischio aziendale.

La proposta di Studio Pucci Studio Pucci Law & Tax Advisors.

Consigliamo agli imprenditori di rivolgersi al proprio assicuratore di fiducia per ottemperare al nuovo obbligo previsto. Il nostro studio rimane a disposizione per consulenze personalizzate mirate alla scelta della polizza più idonea che garantisca un adeguato allineamento alle nuove disposizioni.

Per ulteriori informazioni e per un consulto personalizzato, non esitate a contattarci. Siamo qui per aiutarvi a orientare la vostra impresa in un contesto in evoluzione.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link