Nello scorso mese di gennaio è stato presentato, presso la Camera dei Deputati, il corso di formazione di“Commissari dell’Ospitalità” del Turismo delle radici, promosso dal Dipartimento Sviluppo e Cooperazione Italia-Brasile, Campus Città del Sapere Polo di Napoli, l’Università degli Studi di Roma, il Touring Club Italiano e dal team di Italea-Turismo delle radici.
Commissari dell’Ospitalità
Il programma si inserisce nell’ambito del progetto PNRR, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con l’obiettivo di potenziare il turismo delle radici e formare professionisti in grado di offrire servizi mirati ai turisti che arrivano in Italia alla ricerca delle proprie origini e alla scoperta del passato delle comunità.
Nuove figure professionali
La necessità di formare figure professionali competenti deriva dal crescente numero di italiani all’estero e italo-discendenti che desiderano scoprire i luoghi, le tradizioni e la cultura delle loro radici italiane. Attraverso il programma “Commissari dell’Ospitalità”, le figure professionali già operanti nei comuni italiani, come operatori turistici e guide, e nuove figure professionali legate al turismo e al marketing territoriale riceveranno la formazione necessaria per diventare esperti nell’accoglienza dei turisti delle radici. Il corso si propone di fornire competenze specifiche su come agevolare il viaggio, il soggiorno e l’esperienza turistica di chi desidera riconnettersi con le proprie origini italiane.
Sviluppo del turismo
Una nuova proposta di formazione specialista che nasce dall’esperienza del progetto ITALEA, dedicato alla promozione del turismo delle radici, e che si distingue per il suo approccio innovativo e digitale. Italea è ispirato alla pratica della “talea”, che simboleggia la propagazione delle radici. Come le piante checontinuano a crescere e a prosperare in nuovi luoghi, così anche le migrazioni rappresentano un viaggio che permette alle persone di portare con sé la cultura e le tradizioni di origine, creando nuovi legami e radici nei territori che li accolgono.
Le finalità turistiche del progetto, finanziato dal programma Next GenerationEUe parte integrante della strategia di sviluppo del turismo italiano, si rivolge a chi, consapevole delle proprie origini italiane, intende scoprire i luoghi che hanno segnato la storia della propria famiglia. Ma anche a chi non ha ancora identificato le proprie radici, con la possibilità di usufruire della rete di genealogisti qualificati per ricercare la propria storia familiare e conoscere meglio la tradizione del Bel Paese.
L’obiettivo di ITALEA e del corso “Commissari dell’Ospitalità” è quello di rafforzare il legame tra l’Italia e i suoi connazionali all’estero, attraverso un turismo esperienziale che riscopre e valorizza la memoria storica e culturale dei luoghi.
Sono tanti i Comuni italiani che stanno portando avanti un progetto di promozione del territorio per attrarre i connazionali all’estero. In primo piano le regioni Campania,Toscana, Lazio.
Il borgo di Galluccio (Ce) e il Québec
In Campania, nel Parco regionale di Roccamonfina si trova il piccolo comune di Galluccio (CE), 2000 abitanti e altrettanti all’estero, di cui molti continuano a mantenere un legame stretto con le origini tornando in paese almeno una volta all’anno.
Nell’ambito della promozione del turismo delle radici, il locale Museo del Fungo ha ospitato un importante convegno con un focus particolare sulla comunità italiana residente a Montreal e nel Québec. L’incontro ha avuto l’obiettivo di rafforzare i legami tra il Comune di Galluccio e i suoi concittadini all’estero, promuovendo i prodotti tipici locali e le bellezze naturali del territorio.
Presenti tutte le autorità locali e le associazioni del territorio. L’incontro è stato organizzato in concomitanza della venticinquesima Sagra della Castagna IGP e del Fungo Porcino P.A.T., due prodotti tipici che rappresentano il cuore della tradizione enogastronomica di Galluccio e del Parco di Roccamonfina. Il vino, i funghi e le castagne di Galluccio, insieme alle bellezze naturali del Parco di Roccamonfina, sono stati identificati come elementi centrali per attrarre turisti e rafforzare il legame con i residenti di Galluccio in Canada. La comunità di origine, residente a Montreal, continua a tenere vive le tradizioni italiane.
Treppignana celebra l’emigrazione toscana
Nel mese di febbraio, l’antichissimo borgo di Treppignana, nel cuore della Garfagnana in provincia di Lucca ha ospitato una straordinaria iniziativa che ha emozionato residenti e visitatori. Il 28 febbraio, grazie a una collaborazione tra Italea Toscana, l’Unione Comuni Garfagnana, il Comune di Fosciandora e l’associazione culturale Toast Project, è stata inaugurata un’installazione luminosa unica che ha illuminato il campanile della storica Chiesa di San Martino, offrendo un tributo visivo all’emigrazione toscana all’estero. L’installazione, progettata dall’artista Davide Sgambaro, fa parte della serie “Hey there you, looking for a brighter season” e trasmette messaggi in alfabeto Morse tramite luci stroboscopiche che, ogni sera, illuminano il campanile. Questo spettacolo di luci, che dura pochi minuti, evoca un legame profondo tra chi è partito alla ricerca di una vita migliore e chi è rimasto, simboleggiando l’incontro tra passato e presente. Poco prima del tramonto, una frase evocativa, scelta dall’artista insieme alla comunità di Treppignana, appare attraverso le luci, raccontando la storia di un legame che attraversa il tempo e le distanze. Questo gesto simbolico vuole celebrare l’emigrazione toscana, rendendo omaggio a tutte le persone che, partendo da queste terre, hanno cercato fortuna altrove, mantenendo comunque viva la connessione con la propria terra d’origine. L’iniziativa ha suscitato l’entusiasmo della comunità locale, che ha accolto con calore questo atto di memoria e riflessione. L’installazione rappresenta anche un’occasione per rilanciare il legame tra arte, storia e comunità, valorizzando un territorio come la Garfagnana, che ha da sempre visto il flusso di emigranti, ma che conserva anche un forte senso di appartenenza e di identità.
“Le Radici Maglianesi”: il legame con la Comunità di Manchester
A Magliano Sabina, piccolo centro in provincia di Rieti,Lazio, il 28 febbraio si è svolto con successo l’evento “Le Radici Maglianesi”, dedicato alla storia dell’emigrazione dalla cittadina di Magliano Sabina. L’iniziativa ha avuto luogo presso il Teatro Manlio, in un pomeriggio ricco di emozioni, storia e riflessioni sul legame profondo che unisce il borgo di Magliano con le sue comunità emigranti all’estero, in particolare con la città di Manchester del New Hampshire, Stati Uniti.
La mostra dedicata agli emigranti
È stata inaugurata una mostra documentale intitolata “Gli emigrati maglianesi”, curata dalla dottoressa Caterina Placidi, responsabile dell’Archivio Storico Comunale. La mostra ha raccolto testimonianze e documenti che raccontano le storie dei tanti maglianesi che nel corso dei decenni sono partiti per cercare fortuna oltre oceano, diventando un simbolo della storia migratoria del nostro Paese. presenti tutte le Autorità locali e rappresentanti istituzionali. Tra i presenti gli studenti dell’Istituto omnicomprensivo Statale “Sandro Pertini”, che hanno presentato i lavori realizzati sul tema “I piatti della nostalgia”, un’analisi culturale dei legami tra la cucina e la memoria dell’emigrazione.
Un importante momento di riflessione è stato rappresentato dalla presentazione del bozzetto di un’opera permanente dedicata all’emigrazione, realizzata dal maestro Luciano Minestralla, che diventerà un simbolo tangibile di memoria per le generazioni future.
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