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(DIRE) Roma, 4 mar. – L’Università degli Studi Guglielmo Marconi sarà partner della Mostra ‘L’Arte dei Papi. Dal Perugino al Barocci’, uno degli eventi istituzionali del Giubileo 2025, promosso dal Centro Europeo Turismo Cultura e Spettacolo (Cet) in collaborazione con il ministero della Cultura. Lo riporta un comunicato.
L’esposizione, che si terrà dal 5 marzo al 31 agosto 2025 presso il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, proporrà un percorso tematico che racconta il rapporto tra i Pontefici e l’arte sacra, attraverso i capolavori di grandi maestri della pittura italiana.
L’Ateneo- spiega il comunicato- contribuirà all’evento con due attività di grande rilevanza: il Restauro conservativo di alcune opere provenienti dalla Galleria Nazionale delle Marche e la redazione di un approfondimento accademico per il catalogo ufficiale della Mostra, a cura dei docenti dell’Ateneo.
Questo impegno si inserisce nella missione più ampia dell’Università, che attraverso il Corso di Laurea in Beni Culturali forma professionisti altamente qualificati nei settori della conservazione, del restauro e della gestione dei beni storico-artistici.
“Partecipare a un evento di questa rilevanza significa mettere a disposizione della collettività il sapere e le competenze della nostra Università- commenta Alessio Acomanni, Presidente dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi- Attraverso questa collaborazione, confermiamo il ruolo attivo dell’università nella valorizzazione del patrimonio culturale e nella trasmissione della conoscenza”.
La Mostra presenterà opere di artisti come Perugino, Annibale Carracci, Pietro da Cortona, Sassoferrato e Federico Barocci, mettendo in luce il ruolo della Chiesa nella promozione dell’arte e della cultura. Uno degli aspetti più significativi sarà la valorizzazione di opere raramente esposte, provenienti dai depositi di prestigiose istituzioni come Palazzo Barberini, Galleria Corsini, Galleria Nazionale dell’Umbria, Accademia di San Luca e Galleria Sabauda di Torino. Questa operazione di recupero- conclude il comunicato- si inserisce in una più ampia strategia di tutela e divulgazione promossa dal ministero della Cultura, con l’obiettivo di restituire al pubblico capolavori di straordinario valore storico e artistico.
(DIRE) Roma, 4 mar. – L’Università degli Studi Guglielmo Marconi sarà partner della Mostra ‘L’Arte dei Papi. Dal Perugino al Barocci’, uno degli eventi istituzionali del Giubileo 2025, promosso dal Centro Europeo Turismo Cultura e Spettacolo (Cet) in collaborazione con il ministero della Cultura. Lo riporta un comunicato.
L’esposizione, che si terrà dal 5 marzo al 31 agosto 2025 presso il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, proporrà un percorso tematico che racconta il rapporto tra i Pontefici e l’arte sacra, attraverso i capolavori di grandi maestri della pittura italiana.
IL CONTRIBUTO DELL’ATENEO
L’Ateneo- spiega il comunicato- contribuirà all’evento con due attività di grande rilevanza: il Restauro conservativo di alcune opere provenienti dalla Galleria Nazionale delle Marche e la redazione di un approfondimento accademico per il catalogo ufficiale della Mostra, a cura dei docenti dell’Ateneo.
Questo impegno si inserisce nella missione più ampia dell’Università, che attraverso il Corso di Laurea in Beni Culturali forma professionisti altamente qualificati nei settori della conservazione, del restauro e della gestione dei beni storico-artistici.
“Partecipare a un evento di questa rilevanza significa mettere a disposizione della collettività il sapere e le competenze della nostra Università- commenta Alessio Acomanni, Presidente dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi- Attraverso questa collaborazione, confermiamo il ruolo attivo dell’università nella valorizzazione del patrimonio culturale e nella trasmissione della conoscenza”.
IN MOSTRA LE OPERE DI PERUGINO, CARRACCI & CO.
La Mostra presenterà opere di artisti come Perugino, Annibale Carracci, Pietro da Cortona, Sassoferrato e Federico Barocci, mettendo in luce il ruolo della Chiesa nella promozione dell’arte e della cultura. Uno degli aspetti più significativi sarà la valorizzazione di opere raramente esposte, provenienti dai depositi di prestigiose istituzioni come Palazzo Barberini, Galleria Corsini, Galleria Nazionale dell’Umbria, Accademia di San Luca e Galleria Sabauda di Torino. Questa operazione di recupero- conclude il comunicato- si inserisce in una più ampia strategia di tutela e divulgazione promossa dal ministero della Cultura, con l’obiettivo di restituire al pubblico capolavori di straordinario valore storico e artistico.
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