Federazione Italiana Di Atletica Leggera


06 Marzo 2025

Lando, Sioli, Bruni, Molinarolo: grande Italia nei salti ad Apeldoorn. Semifinale per Carmassi (7.98) e Di Lazzaro (8.05) negli ostacoli. Diretta RAI e Sky Sport.

È in corso la prima giornata dei Campionati Europei indoor di Apeldoorn (Olanda) con 14 azzurri in gara: diretta tv su RaiSport e Sky Sport Arena. Bellissima qualificazione dell’alto, con Manuel Lando e Matteo Sioli (entrambi 2.23) promossi alla finale di sabato sera (eliminato, come primo degli esclusi, Eugenio Meloni). Tra gli altri atleti italiani impegnati stasera, qualificazione del salto in lungo con il bronzo olimpico Mattia Furlani, batterie dei 60hs per l’argento mondiale indoor Lorenzo Simonelli.

LA CRONACA DELLE GARE (in aggiornamento)

60hs donne – Batterie – Doppia promozione alle semifinali della gare sugli ostacoli per le azzurre. Elisa Di Lazzaro apre la danza italiana tra le barriere con una prova eccellente: Q maiuscola e primato stagionale, un 8.05 che è ad un solo centesimo dal limite personale. L’azzurra è superlativa in partenza (0.126, miglior tempo di reazione della batteria), e difende poi con le unghie e con i denti dal ritorno delle avversarie la qualificazione diretta alle semifinali di venerdì sera (davanti a tutte, Visser centra subito un notevole 7.89). Ma è Giada Carmassi che lascia a bocca aperta, capace com’è di un superlativo 7.98, quarta prestazione italiana di sempre, a soli 4 centesimi dal record italiano di Veronica Borsi datato 2013. Anche per lei, come già per la Di Lazzaro, super partenza (0.132), e manciate di aggressività nella corsa, con un secondo posto nella batteria (alle spalle della polacca Skrzyszowska, 7.88) che vale almeno quanto l’ammissione alla semifinale europea. Bravissime.

Lungo uomini – Qualificazione – Il primo salto di Furlani è notevole. Grande rincorsa, ed esecuzione, come sempre, di altissimo livello tecnico. Il romano di Rieti lascia solo qualcosa allo stacco, centimetri che peseranno nella misurazione: il 7.95 che ne scaturisce manca infatti, di poco, la promozione diretta (fissata a 8.00). Questione formale, perché nella realtà, il salto di Furlani vale già un buon pezzo di finale.

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1500m uomini – Batterie – Disco rosso per Federico Riva nel primo round dei 1500 metri. Il romano, alle prese con una prova tattica di complicata lettura, battaglia fino ad un giro dalla fine, quando deve però arrendersi nella volata finale. Per lui, quinto posto parziale (3:45.60)

1500m donne – Batterie – Poca fortuna, per Marta Zenoni, nel primo round del miglio metrico. L’azzurra, reduce da qualche problema di natura fisica, corre bene la prima parte di corsa, sempre in seconda ruota, sulle tracce della spagnola Guerrero. Quando il ritmo si accende, però, la lotta spalla a spalla con la svizzera Wind e con l’olandese Damink, finisce per spingerla fuori dal terzetto destinato alla qualificazione. Per la Zenoni settimo posto finale (4:19.49). 

Asta donne – Qualificazione – Ancora una doppietta. Roberta Bruni (quinta, 4.55) ed Elisa Molinarolo (ottava, 4.45) centrano l’appuntamento con la finale dell’asta, portando altre due bandiere tricolore (dopo quelle della finale dell’alto maschile) nella serata di sabato. Nulla da fare per la terza italiana in gara, Virginia Scardanzan (4.30).
Si parte da 4.10. Scardanzan, unica azzurra impegnata a questa quota, sbriga la pratica senza difficoltà. Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo scelgono di passare: il via è a quota 4.30, ma anche in questo caso non si manifestano problemi. A 4.45 Molinarolo vola subito oltre l’asticella, aggiungendo un tassello importante sulla strada verso la finale (con lei, altre cinque atlete riescono al primo tentativo). Bruni e Scardanzan sbagliano, con la reatina che si issa ben oltre la barra ma finisce per colpirla in fase di discesa. La luce verde, per Bruni, si accende al secondo salto, mentre Scardanzan si arrende. Ai successivi 4.55, la Bruni affonda il colpo, riuscendo immediatamente a volare oltre la barra. Molinarolo sbaglia, è ottava, a rischio per un salto valido, uno qualunque, delle quattro inseguitrici. L’attesa è lunga, ma alla fine la veneta ce la fa (decisivo il 4.45 realizzato alla prima prova), aggiungendosi alla Bruni nella finale continentale della specialità. Appuntamento alle 19:35 di sabato 8 marzo (peraltro, il giorno del compleanno di Roberta Bruni). “ll mio regalo di compleanno? Voglio che sia un salto veramente alto – dice la romana – Oggi bene, c’è stato soltanto un brivido nel primo salto sbagliato a 4,45 perché ho rischiato di rompermi un dente. Nonostante quell’errore, la qualificazione andata come volevo e ora devo restare concentrata per sabato, senza pensare al 4,70 di venerdì scorso”. Molinarolo aggiunge gradi di soddisfazione: “Sarà la mia prima finale europea indoor, due anni fa ero stata la prima delle escluse, oggi è andata meglio. Sto attraversando un periodo difficile tecnicamente parlando, e si è visto. Ma sabato si riparte da capo”.

Alto uomini – Qualificazione – Grande serata dei saltatori in alto azzurri, che centrano la finale con due dei tre uomini scherati. Manuel Lando è perfetto, nessun errore e tre soli salti nello score (2.13, 2.18, 2.23), unico capace del percorso netto nella qualificazione dell’Europeo; dietro di lui, al secondo posto parziale (con l’ucraino Doroschuk), il 19enne Matteo Sioli, una sola prova fallita, a 2.18, ma glaciale poi a quota 2.23, nel salto che vale il clamoroso 1-2 tricolore. Va fuori, davvero per un soffio, Eugenio Meloni, nono (e primo degli esclusi), con un ultimo salto a 2.23 fallito di un nulla. Cadono in tanti, nella trappola del round di ammissione: l’olandese Amels, l’israeliano Kapitolnik, il belga Carmoy, ad impreziosire la bella prova dei “fratellini” di Gimbo Tamberi.
I tre alfieri azzurri (Manuel Lando, Eugenio Meloni e Matteo Sioli) cominciano bene il percorso di gara. Meloni valica 2.08 e 2.13 alla prima prova a disposizione, Lando e Sioli partono da 2.13, misura superata agevolmente. A 2.18 le prime difficoltà: Meloni e Sioli abbattono l’asticella nel primo dei tre tentativi, come la maggior parte degli avversari, mentre Lando mette a segno un colpo importante: è tra i cinque che mettono a referto la misura al primo giro, e tre i tre (con il ceco Stefela, uno dei favoriti per le medaglie, ed il turco Acet) senza errori, in testa. Meloni e Sioli si aggiungono al gruppo al secondo tentativo. In quattordici attaccano i successivi 2.23. Sioli e Lando, bravissimi, riescono alla prima prova, issandosi ai vertici della classifica (Lando in testa in virtù del percorso netto, Sioli secondo). Meloni, purtroppo, fallisce sia il secondo sia il terzo salto (quest’ultimo davvero di un’inezia), ed esce dalla top eight che vale la finale. Sarà il primo degli esclusi, alla fine, a causa dell’errore commesso alla prima prova a 2.18.

 

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