Per ogni leggenda che si rispetti, c’è sempre bisogno di un ordine che la custodisca, ne tramandi il valore e ne alimenti il mito in un passaparola collettivo. Le tradizioni sono il cuore pulsante di una comunità, il filo che lega passato, presente e futuro, costruendo l’identità di un territorio. A Caluso, la figura della leggendaria Ninfa Albaluce è diventata un simbolo imprescindibile, un elemento identitario che si fonde con la storia e la cultura locale.
Proprio per preservare e valorizzare questa tradizione, il 4 maggio 2015, nel cuore di Caluso, si è ufficialmente costituito l’Ordine delle Ninfe Albaluce, un’associazione esclusivamente femminile nata dall’iniziativa di undici ex Ninfe: Federica Actis, Natascia Actis, Barbara Bretti, Maria Rosa Cena, Chiara Chiantaretto, Nicole De Marco, Cristina Gilardi, Giulia Griselli, Martina Ponsetti, Marta Salvetti e Diana Ursa. Donne che, nel corso degli anni, hanno avuto l’onore di impersonare questa figura simbolica e che, con rinnovato entusiasmo, hanno deciso di unirsi per dare continuità a una tradizione che rischiava di sbiadire nel tempo. Così è nata un’associazione che oggi conta oltre trenta Ninfe, di ogni generazione, selezionate attraverso un meticoloso lavoro di ricerca negli archivi storici, risalendo fino al 1948.
Oltre a custodire la memoria della Ninfa Albaluce, l’Ordine ha tre obiettivi fondamentali: la promozione del vino Erbaluce, la partecipazione attiva alla vita culturale e ricreativa di Caluso e la ricerca storica sulla figura della Ninfa, dalle sue origini fino ai giorni nostri. Non un semplice sodalizio, dunque, ma una vera e propria istituzione al servizio della comunità.
Entrare a far parte dell’Ordine non è impresa da poco. Ogni anno vengono selezionate tre giovani donne, di età compresa tra i venticinque e i trentacinque anni, tra cui verrà eletta la nuova Ninfa Albaluce. Il processo di selezione segue un rituale affascinante e rigoroso: un comitato composto da quattro membri dell’Ordine delle Ninfe e quattro rappresentanti della comunità calusiese (Pro Loco, Comune, Parrocchia e Credenza) sottopone le candidate a un colloquio individuale. Alla fine del processo, ogni membro del comitato esprime un voto segreto su un foglio bianco. Le schede vengono poi ritirate dalla Presidente dell’Ordine, Cristina Gilardi, e da un’altra incaricata, l’unica non votante, che ne eseguono lo spoglio e annunciano il risultato.
Il collettivo principale dell’Ordine delle Ninfe
In nome della tradizione, l’identità della Ninfa Albaluce eletta resta segreta fino al giorno della proclamazione. Nemmeno le due candidate escluse conoscono il nome della vincitrice, scoprendolo solo insieme al pubblico. Un elemento di suspense che rende l’incoronazione un evento ancora più atteso e suggestivo. Qualsiasi violazione di questa regola comporta l’immediata squalifica della Ninfa eletta e l’avvio di una nuova selezione.
Essere eletta Ninfa Albaluce non significa solo indossare un abito tradizionale e sfilare durante la Festa dell’Uva. La Ninfa è, a tutti gli effetti, un’ambasciatrice del vino Erbaluce e della cultura calusiese. Deve essere solare, comunicativa, empatica e in grado di rappresentare con fierezza la storia e le tradizioni del suo paese. Non basta il sorriso: la Ninfa deve conoscere la leggenda di cui si fa promotrice, i rioni e le frazioni di Caluso, la storia della città e le caratteristiche dei vini Erbaluce e Passito. Un compito di prestigio che richiede dedizione e passione.
In dieci anni di attività, l’Ordine delle Ninfe Albaluce ha raggiunto traguardi significativi. La presenza ufficiale alle principali manifestazioni di Caluso ha dato nuovo lustro alla figura della Ninfa Albaluce e ne ha rafforzato il valore simbolico all’interno della comunità. La partecipazione ai Carnevali storici di Ivrea, Chivasso e, dal 2024, anche di Castellamonte ha permesso di unire le forze con altre realtà del Canavese in una celebrazione collettiva della cultura locale. L’organizzazione dell’evento “Donne per le Donne” in occasione della Giornata Internazionale della Donna ha permesso di realizzare una serata benefica a sostegno di progetti associativi territoriali. L’edizione 2024, come le precedenti, si terrà in collaborazione con il C.A.R.C. di Rodallo. La creazione di una mostra fotografica permanente sulla Ninfa Albaluce, inaugurata nel 2023 per il novantesimo anniversario della Festa dell’Uva, raccoglie immagini e documenti dal 1948 a oggi. Un viaggio nella storia calusiese che impreziosisce il palazzo comunale.
Per celebrare il decimo anniversario, l’Ordine ha in cantiere due iniziative speciali: una cena di gala e un progetto segreto che sarà svelato in occasione della Festa dell’Uva 2025. Un’ulteriore testimonianza dell’impegno dell’Ordine nel preservare e valorizzare la tradizione.
Oggi, l’Ordine delle Ninfe Albaluce è una realtà consolidata, un punto di riferimento per chi desidera mantenere vivo il legame tra storia, territorio e tradizione. Dentro questa associazione convivono passione, impegno e il desiderio di restituire alla comunità un patrimonio culturale inestimabile. Come sottolinea la Presidente Cristina Gilardi, “Dieci anni di presidenza e non sentirli: la dedizione e l’onore di far parte di questa esperienza associativa sono una costante che non conosce il peso del tempo.” Il futuro della Ninfa Albaluce è più vivo che mai, pronto a scrivere nuove pagine di una storia che continua a emozionare generazioni di calusiesi.
L’investitura nuovo membro dell’Ordine, la domenica mattina
Il momento della cena avvenuta lo scorso anno
Mostra fotografica permanente sulla Ninfa Albaluce
L’Ordine delle Ninfe al Comune di Caluso
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