Mafia turca, ancora 15 giorni alle difese dei tredici imputati per scegliere il rito


Terrorismo internazionale e criminalità organizzata – Tra loro il trentenne viterbese che faceva da autista e traduttore al boss Baris Boyun e ai suoi sodali durante i domiciliari a Bagnaia

 


Viterbo – (sil.co.) – È ripreso ieri nell’aula bunker del tribunale di Milano con un round a favore delle difese il processo ai 13 presunti sodali del boss curdo Baris Boyun, tra i quali il 32enne viterbese Giorgio Meschini. 

Il gip Domenico Santoro ha accolto le eccezioni procedurali in ordine al deposito di documentazione da parte del pubblico ministero, disponendo di rimettere nei termini per le scelte del rito.

A partire da oggi, quindi, i legali degli imputati hanno 15 giorni di tempo per scegliere il rito da svolgere ovvero abbreviato oppure patteggiamento o procedere con l’ordinario innanzi alla corte d’assise. I legali viterbesi sono orientati verso riti alternativi come l’abbreviato e il patteggiamento che, in caso di condanna, prevedono lo sconto di un terzo della pena. 

Prossima udienza a fine mese, sempre in videocollegamento dal carcere Nicandro Izzo per gli arrestati “viterbesi”. Per l’occasione si deciderà sulle altre eccezioni , ovvero quelle relative all’incompetenza territoriale. Giorgio Meschini è assistito dall’avvocato Remigio Sicilia. Tra i difensori del foro di Viterbo che hanno chiesto un rito alternativo c’è anche l’avvocato Samuele De Santis, che assiste quattro imputati.

Lo scorso 12 novembre il sostituto procuratore Bruna Albertini della direzione antimafia di Milano ha formalizzato al gip Roberto Crepaldi la richiesta di giudizio immediato per i 18 arrestati nel blitz interforze scattato all’alba del 22 maggio 2024, quando è finito in carcere il boss. In dieci furono catturati nella Tuscia, tra Vetralla, Montefiascone, Tuscania e Nepi. In manette finirono anche le due donne del boss, oltre al viterbese e a sei turchi arrestati tra Vetralla, Montefiascone, Tuscania e Nepi.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 


Mafia turca – Da sinistra: il viterbese Giorgio Meschini e il presunto boss Baris Boyun


In carcere, assieme a Meschini, sono finiti i “turchi viterbesi”: Ahmet Durmus, 38 anni, e Firat Cogalan, 30 anni, residenti a Vetralla; Bayram Demir, 33 anni, residente a Nepi; Caglar Senci, 29 anni, residente a Tuscania; Friki Faith Cancin, 43 anni, e Kerem Akarsu, 25 anni, dimoranti a Montefiascone. 

La settimana scorsa, nel frattempo, è finito in manette a Milano, su richiesta della sezione distrettuale antiterrorismo, uil cognato 38enne del boss Baris Boyun, trasferito al 41 bis dopo la scoperta che continuava a impartire ordine ai sodali dal carcere proprio attraverso il parente arrestato. In alto il video.  

Il cognato sarebbe giunto in Italia proprio a maggio dell’anno scorso, a bordo di un Tir, per proteggere il boss da eventuali attentati di gruppi rivali dopo l’attentato subito a Crotone e far fronte alle sue necessità economiche, organizzative e logistiche dopo l’arresto a Bagnaia. Sul territorio nazionale figurava come richiedente asilo, così come due dei turchi arrestati il 22 maggio a Montefiascone, dove erano ospiti di una comunità.


Presunzione di innocenza

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.

6 marzo, 2025

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Mafia turca … Gli articoli

  1. Pizzini in carcere, arrestato cognato del boss di mafia turca
  2. Mafia turca, a processo nell’aula bunker i 13 sodali del boss Boyun
  3. Al via il processo al boss curdo Baris Boyun: 13 sodali, tra i quali un viterbese, chiedono lo sconto
  4. Mafia turca, patteggia e torna in libertà col divieto di espatrio uno dei sodali del boss Baris Boyun
  5. Il boss Baris Boyun, mogli e sodali davanti alla corte di assise di Milano, accolta la richiesta di immediato
  6. Mafia turca, processo lampo per 18 imputati tra cui il viterbese arrestato con il boss Baris Boyun
  7. Mafia e terrorismo, il boss turco Baris Boyun poteva contare su due mogli “devotissime”
  8. Non solo l’arresto di “lady mafia”, nuovi guai in Italia per tre sodali del boss Baris Boyun
  9. Blitz contro la criminalità organizzata turca, in manette “lady mafia” moglie del boss Boyun arrestato a Viterbo
  10. Bouyn a Bagnaia tra proselitismo via social, traffico di migranti dai Balcani, droga e contrabbando
  11. Boss della mafia turca arrestato a Bagnaia, un anno fa il no all’estradizione: “È di etnia curda”
  12. Blitz antiterrorismo per catturare Baris Boyun, clandestini alloggiati per soldi da albergatori viterbesi
  13. Mitragliatori nascosti a Vetralla, uno dei sodali: “Se lo beccano con quelli non escono più per 60 anni dal carcere…”
  14. Armi, stragi, droga e la totale abnegazione dei suoi sodali: “Sacrifico la mia vita per fratello Baris…”
  15. Blitz antiterrorismo, fa scena muta il viterbese “interprete” del boss curdo Baris Boyun
  16. Mafia turca, salgono a venti gli arrestati in carcere
  17. Mafia turca, gli arrestati davanti al gip – Il boss Baris Boyun parlando dei suoi uomini: “Ne farò dei fedayn, dei kamikaze”
  18. Il boss Baris Boyun progettava un attentato e cercava armi, Meschini in missione Cappuccetto Rosso
  19. Maxioperazione contro la mafia turca, arrestato 31enne viterbese “autista” del boss Baris Boyun
  20. Blitz interforze nella Tuscia, finisce in carcere presunto boss della mafia turca





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link