Il Commissario per l’Agricoltura Christophe Hansen ha annunciato l’imminente presentazione di un pacchetto di misure per garantire la resilienza e la competitività del settore
Il settore vitivinicolo europeo è al centro di un’importante riforma che promette di fornire strumenti di lungo termine per affrontare le sfide del mercato e dei cambiamenti climatici. Il Commissario per l’Agricoltura e l’Alimentazione, Christophe Hansen, ha annunciato l’imminente presentazione di un pacchetto di misure, che è attualmente in fase di consultazione interna alla Commissione europea e che dovrebbe essere adottato formalmente ad aprile.
Questo pacchetto, basato sulle raccomandazioni dell’High-Level Group (HLG), mira a garantire la resilienza e la competitività del settore, fornendo soluzioni legislative per sostenere la produzione, migliorare la gestione del potenziale produttivo e rafforzare la posizione dei viticoltori nella filiera.
Mercati volatili e cambiamento climatico
Negli ultimi anni, il vino europeo ha dovuto affrontare una serie di difficoltà: calo dei consumi, tensioni commerciali internazionali, pressioni geopolitiche e, non da ultimo, eventi climatici estremi sempre più frequenti. Il mercato del vino è in continua evoluzione e le nuove generazioni mostrano una tendenza verso un consumo più moderato, mentre le esportazioni risentono dell’incertezza economica globale.
Di fronte a queste sfide, il pacchetto di riforme proposto dalla Commissione intende fornire strumenti adeguati agli Stati membri per sostenere il settore e mantenere viva l’economia delle aree rurali, dove la viticoltura rappresenta un pilastro fondamentale.
Le principali novità del pacchetto
Il pacchetto normativo prevede modifiche a diversi regolamenti esistenti (Reg. 1308/2013, 2021/2115, 251/2014) e introduce nuove misure mirate, tra cui:
- Maggiore flessibilità per le autorizzazioni di impianto e reimpianto: le autorizzazioni per nuovi impianti potranno essere estese fino a tre anni (o otto per i reimpianti), con la rimozione delle sanzioni amministrative per il mancato utilizzo delle autorizzazioni rilasciate prima del 2025. Inoltre, sarà data ai viticoltori la possibilità di richiedere un’autorizzazione di reimpianto valida per tre anni (o sei se sullo stesso appezzamento).
- Riforma dell’etichettatura: la proposta prevede la standardizzazione delle etichette elettroniche con QR code per ridurre i costi amministrativi, in particolare per i piccoli produttori.
- Promozione dei vini a basso contenuto alcolico: il regolamento aggiornerà la classificazione e le denominazioni dei vini a basso contenuto alcolico o analcolici a livello europeo, includendo semplificazioni nelle pratiche di dealcolizzazione e l’estensione delle categorie di prodotti ammessi.
- Maggiore sostegno per l’adattamento al cambiamento climatico: gli aiuti finanziari dell’UE per investimenti in tecnologie e pratiche sostenibili potranno coprire fino all’80% dei costi. Inoltre, verranno introdotti strumenti di gestione delle crisi, come la distillazione di emergenza e la vendemmia verde, su base volontaria o obbligatoria.
- Sostegno alla promozione internazionale: la durata delle campagne di promozione all’estero sarà estesa da tre a cinque anni, con un aumento della quota di finanziamento europeo per le attività di marketing.
Un settore in evoluzione: tradizione e innovazione
Il settore vitivinicolo europeo è un equilibrio tra tradizione e innovazione. Da un lato, si vuole preservare il valore storico e culturale del vino, rafforzando la protezione delle indicazioni geografiche (IG) e garantendo la qualità dei prodotti. Dall’altro, è essenziale adattarsi alle nuove tendenze di mercato e ai cambiamenti climatici, promuovendo la sostenibilità e incentivando l’adozione di pratiche produttive innovative.
Le riforme in discussione rappresentano un’opportunità per modernizzare il settore e garantire che il vino europeo mantenga il suo ruolo di eccellenza nel mondo. Tuttavia, sarà fondamentale il coinvolgimento attivo degli operatori del settore affinché le nuove norme rispondano realmente alle esigenze di produttori e consumatori.
Un futuro da scrivere insieme
La riforma del settore vitivinicolo non è solo una questione di regole e finanziamenti, ma riguarda il futuro di migliaia di aziende agricole e di interi territori che dipendono dalla viticoltura. La sfida sarà trovare un equilibrio tra la necessità di innovare e la volontà di preservare l’identità di un settore che è parte integrante della cultura europea.
Il dibattito è aperto e i prossimi mesi saranno cruciali per definire il volto della viticoltura europea nei prossimi anni. L’auspicio è che il nuovo pacchetto di misure possa realmente fornire al settore gli strumenti per affrontare le sfide del futuro con maggiore sicurezza e competitività.
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