Il Tribunale Regionale Federale della 1ยช Regione (TRF-1) brasiliano ha ribaltato una sentenza di primo grado e ripristinato un’ingiunzione imposta dal Consiglio Amministrativo per la Difesa Economica (Cade) nei confronti di Apple, nell’ambito di un’indagine per presunto abuso di posizione dominante nel mercato delle applicazioni per dispositivi iOS.
Secondo quanto riportato da Valor International, la decisione impone ad Apple di modificare le sue politiche entro 90 giorni, consentendo agli sviluppatori di app di informare gli utenti su metodi di acquisto alternativi e, potenzialmente, di permettere in Brasile il sideloading, ovvero l’installazione di applicazioni al di fuori dell’App Store ufficiale.
DECISIONE E PROCEDIMENTO ANTITRUST
A novembre 2023, la Sovrintendenza Generale di Cade aveva avviato un’indagine per valutare se Apple stesse limitando la concorrenza nel mercato della distribuzione di applicazioni. L’ente ha quindi imposto una serie di misure cautelari, tra cui il diritto per le app di segnalare agli utenti altre modalitร di pagamento e la possibilitร di installare software senza passare obbligatoriamente dall’App Store.
Apple aveva inizialmente ottenuto un provvedimento favorevole dal Tribunale Federale del Distretto Federale, che aveva annullato l’ingiunzione. Tuttavia, come riferisce Valor International, il giudice Pablo Zuniga del TRF-1 ha ribaltato quella decisione il 5 febbraio, ritenendo che l’ecosistema chiuso di Apple giustifichi l’intervento dell’autoritร antitrust.
“La struttura chiusa di iOS e le restrizioni imposte sulla vendita di app di terze parti sono esattamente i fattori che rendono necessaria l’azione preventiva di Cade. Mantenere queste limitazioni senza intervento potrebbe ostacolare nuovi concorrenti e impedire il ripristino della concorrenza nel settore”, ha scritto il giudice nella sentenza.
Inizialmente, Cade aveva imposto un termine di 20 giorni per implementare le modifiche, ma il tribunale ha concesso ad Apple un’estensione a 90 giorni.
IL SOSPETTO DI PRATICHE ANTICONCORRENZIALI
L’indagine su Apple รจ iniziata nel 2022, a seguito di una denuncia presentata da Mercado Livre, colosso del commercio elettronico in America Latina. La societร ha accusato Apple di abuso di posizione dominante, sostenendo che l’azienda imponga restrizioni eccessive agli sviluppatori per le transazioni effettuate all’interno delle applicazioni.
Secondo Cade, Apple e altre Big Tech limitano la concorrenza vietando agli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso metodi di pagamento alternativi e impedendo il sideloading โ ovvero la possibilitร di installare app senza passare obbligatoriamente dall’App Store, come avviene su Android.
LA RISPOSTA DI APPLE E IL RICORSO
In una dichiarazione rilasciata a Valor International, Apple ha espresso preoccupazione per l’ingiunzione ripristinata dal TRF-1, sostenendo, come giร fatto in altre occasioni, che le misure imposte da Cade potrebbero compromettere la privacy e la sicurezza degli utenti. L’azienda ha annunciato l’intenzione di fare appello contro la decisione.
“Apple crede in mercati dinamici e competitivi, in cui l’innovazione puรฒ prosperare. Affrontiamo la concorrenza in ogni segmento e giurisdizione in cui operiamo, e il nostro focus รจ sempre la fiducia dei nostri utenti” ha dichiarato la societร .
APPLE SEMPRE PI๏ฟฝ SOTTO PRESSIONE
La decisione brasiliana si inserisce in un quadro piรน ampio di regolamentazione delle grandi aziende tecnologiche, con pressioni sempre maggiori per consentire il sideloading e aprire i loro ecosistemi chiusi. L’Unione Europea, con il Digital Markets Act (DMA), ha giร imposto a Apple l’obbligo di consentire il sideloading e store di terze parti su iPhone, a partire da iOS 17.4.
Come sottolineato da Valor International, Apple ha giร dovuto adottare misure simili in altri paesi senza subire danni significativi al proprio modello di business. Tuttavia, la societร continua a difendere la chiusura del suo ecosistema, mentre le autoritร antitrust spingono per una maggiore apertura del mercato. L’esito dell’indagine di Cade potrebbe influenzare le politiche di Apple in altri mercati emergenti, rendendo sempre piรน difficile per l’azienda mantenere il controllo esclusivo sulla distribuzione delle app per i suoi device.
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