ALESSANDRIA – Alessandria è la prima provincia in Piemonte per percentuale di imprese femminili sul totale delle aziende. Le imprese femminili nell’Alessandrino, al 31 dicembre 2024, erano 9.157 sulle 39.523 totali in provincia, pari quindi al 23,2%. Il dato è superiore alla media del Piemonte, pari al 22,4%.
Anche in provincia di Alessandria, come nel resto del Piemonte, le imprese femminili continuano a diminuire. In quattro anni l‘area Alessandria-Asti ha registrato un calo del 6,3% di imprese femminili (-952 imprese) e, nello specifico, Alessandria ha perso 6,1% di aziende guidate da donne e Asti il 6,6%. Nell’ultimo anno (confronto 2023 e 2024) le aziende femminili della provincia di Alessandria sono diminuite dell’1,1%.
“Il calo del numero delle imprese è un fenomeno che dura da tempo – commenta Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria-Asti – Le cause sono da ricercarsi in diversi fattori, non ultimo la difficoltà del fare impresa. Da dieci, quindici anni, le fisiologiche difficoltà dell’essere imprenditore si sono accresciute notevolmente, in primis per la natura dei mercati: globali, liquidi (secondo una terminologia che ben ne rappresenta la natura mutevole), ipercompetitivi. La Camera di commercio, per sua natura, ha sempre guardato con grande attenzione a chi fa impresa ma, oggi, l’attenzione è aumentata perché riuscire a stare sul mercato è davvero un’impresa! Le difficoltà sono presenti anche nelle imprese femminili, addirittura in misura maggiore a causa dell’impegno delle donne su altri fronti, non solo di business. Iniziative come la certificazione della parità di genere, alla quale come sistema camerale stiamo lavorando da tempo, sono proprio finalizzate a conferire maggior equilibrio al mondo economico”.
Le attività guidate da donne nella nostra provincia sono soprattutto imprese individuali. Si concentrano nei settori commercio, agricoltura, attività dei servizi di alloggio e ristorazione, manifattura, attività immobiliari.
Le imprese femminili per settore
Riguardo i settori di attività, commercio e agricoltura assorbono in misura analoga le donne imprenditrici alessandrine (1.992 e 1.866 imprese), comprendendo il 42% delle imprese femminili provinciali. Commercio, agricoltura, ristorazione e manifattura sono settori in sofferenza circa il numero di imprese negli ultimi 4 anni: -10,6% per il commercio, -11,1% per l’agricoltura, -7,6% per le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, -8,2% per la manifattura; +1,6% per le attività immobiliari.
Fra i settori meno dimensionati crescono le attività professionali, scientifiche e tecniche, che passano da 269 imprese nel 2021 alle 302 attuali: +12,3%.
Le imprese femminili per classe di natura giuridica
L’analisi per classe di natura giuridica evidenzia il netto primato delle imprese individuali (67,7%), seguite dalle società di capitale e dalle società di persone. Nell’arco degli anni 2021-2024, le imprese individuali e le società di persone sono diminuite, rispettivamente, del 7,5% e del 15,7% e le società di capitali sono cresciute dell’8,2%. Un fenomeno, quest’ultimo, riscontrato in tutte le imprese.
Le imprese femminili straniere, per settore e per classe di natura giuridica
Le imprese femminili straniere alla fine del 2024 erano 1.216, pari al 13,1% del totale delle imprese femminili in provincia (l’incidenza percentuale delle imprese straniere tout court sul totale imprese della provincia è pari al 12,6%). Sono concentrate prevalentemente in quattro settori: commercio (287), ristorazione (183 imprese), noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (90) e costruzioni (85); tutti i principali settori sono in crescita rispetto al 2021, con le punte del noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese che cresce del 26,8%; costruzioni, +7,6%. Rispetto al 2021, le imprese femminili straniere crescono complessivamente del 12,2%.
L’analisi per classe di natura giuridica mostra – come per le imprese femminili in generale – una netta concentrazione delle imprese femminili straniere nella classe delle imprese individuali: 942 imprese sulle 1.216 totali (77,5%). Quanto alla provenienza delle imprenditrici straniere, con riferimento alle sole imprese individuali5, le titolari di impresa individuale nate in paesi UE ed extra-UE, considerando i primi 4 Paesi di nascita6, provengono da Romania, Cina, Albania, Marocco.
Le imprese femminili giovanili, per settore e per classe di natura giuridica
Sempre fino al 31 dicembre del 2024, le imprese femminili giovanili erano 792, pari all’8,6% del totale delle imprese femminili in provincia (l’incidenza percentuale delle imprese giovanili tout court sul totale imprese della provincia è pari al 5,8%). Sono concentrate prevalentemente in 3 settori: commercio (178), agricoltura (99), ristorazione (92 imprese). Rispetto al 2021 sono diminuite dell’8%. L’analisi per classe di natura giuridica mostra – come per le imprese femminili in generale – una netta concentrazione delle imprese femminili giovanili nella classe delle imprese individuali: 647 imprese sulle 792 totali (81,7%).
Le imprese artigiane femminili, per settore e per classe di natura giuridica
Le imprese artigiane femminili nel 2024 ammontavano a 1.877, pari al 20,5% del totale delle imprese femminili in provincia. Sono concentrate prevalentemente in tre settori: manifattura (406), noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (161), costruzioni (118). Rispetto al 2021 sono diminuite del 4%. L’analisi per classe di natura giuridica mostra – come per le imprese femminili in generale – una netta concentrazione delle imprese artigiane femminili nella classe delle imprese individuali: 1.589 imprese sulle 1.877 totali (84,7%).
(in copertina foto tratta da sito Unsplash)
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