Continuano le polemiche dopo l’approvazione alla Camera del Ddl Spazio e sul presunto ruolo svolto da Elon Musk. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha duramente criticato il governo Meloni per la gestione dell’articolo 25 del decreto, sostenendo che l’esecutivo abbia piegato il dibattito parlamentare alle pressioni di Musk, esercitate tramite il suo rappresentate, Andrea Stroppa.
“Insieme a tutte le opposizioni abbiamo chiesto alla Camera di correggere l’articolo 25 del dl spazio che lo stesso Musk aveva rilanciato condividendo un tweet dello scorso 23 settembre come il modo per trasformare Starlink nel sistema di backup dell’Italia” ha dichiarato Schlein, sottolineando come il dibattito sull’articolo ( che avrebbe previsto che la riserva di capacità trasmissiva nazionale non fosse affidata a starlink) fosse stato inizialmente aperto anche all’interno della maggioranza, salvo poi subire un brusco stop.
La leader dem denuncia il repentino cambio di rotta da parte di Fratelli d’Italia, che in Commissione aveva approvato due emendamenti proposti dalle opposizioni, per poi chiudere a qualsiasi ulteriore modifica. A determinare questa marcia indietro, secondo Schlein, sarebbe stato un intervento diretto di Stroppa, che avrebbe richiamato all’ordine il partito di Meloni, minacciando di interrompere i rapporti su convegni e altri eventi nel caso avessero continuato a dialogare con il Pd sulle modifiche al decreto.
“Le contestazioni di Salvini confermano le difficoltà del governo nell’onorare un impegno preso con Musk che non va nell’interesse del paese e che è stato evidentemente assunto già prima che si avviasse il confronto parlamentare sul tema” ha aggiunto la segretaria del PD, sostenendo che la norma sia stata concordata ben prima dell’avvio del confronto parlamentare.
Il nodo della questione, secondo le opposizioni, è chi realmente detti le regole su un tema strategico come la sicurezza nazionale e il futuro delle telecomunicazioni in Italia: il Parlamento o le pressioni di Musk? Schlein ha incalzato direttamente la presidente del Consiglio, mettendola di fronte a una scelta politica netta: “A questo punto è necessario che Giorgia Meloni chiarisca da che parte sta? È al servizio di Musk o del paese? Le leggi si decidono su X o in parlamento?”.
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