Emancipazione e sport, è una corsa… a ostacoli


CREMONA – Lo sport femminile cremonese è in crescita. Il quadro emerge dalla fotografia inserita nell’ultima edizione di Sport Plan di Regione Lombardia, ricerca che mostra i dati e l’analisi relative al sistema sportivo lombardo, in un’ottica di promozione dell’attività come motore di benessere e di crescita sociale. Rispetto alla precedente pubblicazione, gli ultimi numeri mostrano un incremento di sportive nella provincia di Cremona.

Il confronto del quadriennio preso in esame indica appunto questo prospetto incoraggiante proprio in una direzione di sviluppo, tuttavia l’analisi, ampliata in un confronto con il movimento lombardo, conferma altresì uno scenario provinciale con percentuali che si attestano ancora sotto la media regionale. Un secondo aspetto che diventa pertanto segnale della necessità di compiere un ulteriore impegno di progettualità mirato a favorire l’inclusione delle donne all’interno del mondo sportivo.

Prendendo in esame il numero complessivo di tesserati di Federazioni, Discipline associate ed Enti di promozione, sul totale di 82.556 sportivi in provincia, il 35,89% rappresenta la componente femminile. Il rapporto fa riferimento all’elaborazione centro studi Sgplus sugli ultimi dati Coni Lombardia 2022/2023. È un dato positivo per il mondo sportivo locale, con un buon incremento di tesserate in confronto alla percentuale precedente di Sport Plan, nell’edizione del 2020 con riferimento ai numeri dell’anno prima.

In quel quadro, infatti, la percentuale della componente sportiva femminile si attestava al 32,5% sul dato complessivo di oltre seimila tesserati in meno. L’aumento sul territorio rappresenta una prospettiva che fa ben sperare, in un contesto regionale in cui non sono mancate riduzioni nella componente femminile dei singoli quadri provinciali in questo intervallo preso in esame. La percentuale di crescita del territorio cremonese è la terza a livello lombardo nel periodo di confronto, dopo i progressi registrati nelle aree di Mantova e di Sondrio.

Dall’analisi più ampia, a livello regionale, appaiono tuttavia altri aspetti che mostrano un lato dello sport femminile provinciale con indicazione meno positiva nei numeri. Nonostante l’incremento di tesserate, Cremona presenta infatti una presenza ancora bassa di sportive rispetto agli altri territori della Lombardia: il dato in percentuale è infatti il decimo su dodici province. Non solo, ma la componente femminile cremonese nello sport si attesta sotto la media regionale, con una differenza del 3,45%. Un divario che è diminuito rispetto al 2019, ma comunque presenta ancora una incidenza negativa.

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Il quadro territoriale relativo al binomio donne e sport ha pertanto visto fare passi in avanti negli ultimi anni per quanto riguarda la componente in relazione al numero complessivo dei tesserati. Ciò significa che la strada intrapresa ha fatto compiere passi in avanti. Allo stesso tempo, però, mostra la necessità di ulteriore impegno per un concreto lavoro progettuale, su più fronti, per favorire sempre più l’accesso femminile in un mondo sportivo inclusivo, sicuro e paritario. A livello regionale permane la tendenza di una parità di genere nella pratica sportiva sino all’età dell’adolescenza, poi inizia a crearsi proprio il divario tra donne e uomini. Uno dei punti su cui andare a costruire progetti sportivi mira pertanto a favorire il movimento femminile proprio a partire dalla fascia più soggetta all’abbandono.

Il territorio cremonese ha la fortuna di avere campionesse a cui ispirarsi, peraltro protagoniste in più discipline, e la promozione dell’attività sportiva in modo concreto può passare attraverso il loro esempio. Soprattutto però lo deve fare attraverso una rete capace di coinvolgere all’unisono le tante realtà del territorio. Per un messaggio di sport che è non è solamente agonismo, ma è prima di tutto strumento di benessere e di salute. Di uno sport che è inclusione e aggregazione. Di uno sport che è sicuro. I dati della rilevazione di Sport Plan forniscono un riscontro incoraggiante per Cremona, a cui si deve dare seguito, attraverso un’azione concreta che favorisca ulteriormente la crescita della componente femminile nel mondo sportivo.





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