Innovazione nella ricostruzione: badge elettronico e monitoraggio



Nuove misure per sicurezza e legalità post-sisma 2016

Oggi, nella capitale, si è svolta una presentazione significativa riguardante l’implementazione di strumenti digitali per la sicurezza e la legalità nei cantieri di ricostruzione post-sisma del 2016. L’incontro, che ha visto la partecipazione di esponenti del governo e di vari enti coinvolti, ha messo in evidenza l’introduzione del badge elettronico di cantiere e del settimanale digitale, strumenti pensati per garantire una supervisione accurata e trasparente delle attività in corso.

Il badge elettronico, come delineato dall’Ordinanza speciale n. 216, rappresenta un passo avanti nella gestione dei cantieri, permettendo un monitoraggio in tempo reale degli accessi e della manodopera. Questo nuovo sistema è parte di un progetto più ampio che mira a tutelare i lavoratori e a prevenire infiltrazioni mafiose, rispondendo a una necessità sempre più urgente in una fase di ricostruzione che coinvolge circa 28 miliardi di euro e oltre 8.000 cantieri attivi.

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha sottolineato l’importanza di questo cambiamento, affermando che la ricostruzione del Centro Italia rappresenta un laboratorio di buone pratiche. “Vogliamo creare servizi sempre più efficienti per le imprese e i lavoratori. La sicurezza deve essere al centro delle nostre politiche”, ha dichiarato Calderone, evidenziando l’intenzione di garantire un ambiente di lavoro più giusto e sostenibile per le generazioni future.

La presentazione ha visto anche la partecipazione del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, che ha esaltato il lavoro collettivo di tutti gli attori coinvolti nella ricostruzione. “Questa iniziativa non è solo un esempio di buon governo, ma un modello da replicare. La semplificazione delle procedure deve andare di pari passo con il rafforzamento dei controlli e della sicurezza”, ha affermato Prisco, sottolineando l’importanza di un approccio integrato per affrontare le sfide legate alla ricostruzione.

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Il Commissario Straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, ha espresso soddisfazione per i progressi compiuti, evidenziando come il badge elettronico e il settimanale digitale rappresentino il frutto di una lunga consultazione con le parti sociali. “Stiamo finalmente assistendo a un cambio di passo nella ricostruzione. La legalità e la trasparenza sono i nostri principali obiettivi”, ha dichiarato Castelli, sottolineando l’importanza di garantire il rispetto delle normative e la sicurezza nei cantieri.

Il Direttore della Struttura per la prevenzione antimafia, Prefetto Paolo Canaparo, ha enfatizzato il ruolo cruciale del badge digitale nel contrastare le infiltrazioni criminali. “Le infiltrazioni mafiose prosperano in ambienti opachi. Questo strumento ci permetterà di monitorare i flussi di personale e di garantire un accesso controllato ai cantieri, tutelando così i lavoratori e la legalità”, ha spiegato Canaparo, rimarcando l’importanza della cooperazione tra istituzioni e organi di controllo.

Il badge elettronico sarà implementato gradualmente, con scadenze specifiche in base al valore dei lavori nei cantieri. L’adozione di questo sistema è accompagnata da un investimento di tre milioni di euro destinato alla formazione dei lavoratori, per assicurare che siano adeguatamente preparati all’uso delle nuove tecnologie e alle questioni di sicurezza sul lavoro.

L’Ordinanza speciale n. 216 prevede anche la creazione di un Comitato di Coordinamento, presieduto dal Commissario Castelli, che avrà il compito di elaborare progetti volti a potenziare la piattaforma di monitoraggio dei cantieri e a sperimentare nuove tecnologie. Attraverso questa iniziativa, il governo si propone di migliorare la qualità dei lavori, ridurre il lavoro irregolare e ottimizzare i controlli nei processi di ricostruzione.

In conclusione, l’introduzione del badge elettronico e del settimanale digitale rappresenta un importante passo verso la modernizzazione della ricostruzione post-sisma. Con un approccio che combina innovazione, formazione e rigore nel controllo, le autorità sperano di creare un ambiente di lavoro più sicuro e trasparente, ponendo le basi per un futuro migliore per le comunità colpite dal terremoto. La sfida ora è mantenere alta l’attenzione sulla legalità e sulla sicurezza, affinché il processo di ricostruzione possa diventare un modello replicabile per altre situazioni simili nel Paese.

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