Meteo di Marzo? Stop alla Primavera precoce: venti dall’Artico


Meteo. È una parola che, già da ora, anticipa il GRANDE fermento atmosferico atteso la prossima settimana, quando l’ASSALTO ARTICO potrebbe incidere pesantemente sul quadro climatico. Il rischio di un nuovo deciso ritorno di FREDDO e PERTURBAZIONI appare concreto, e per comprendere la portata di questo evento occorre analizzare con attenzione la situazione barica in evoluzione.

 

Gli ultimi studi previsionali evidenziano l’isolamento di un robusto anticiclone tra l’ISLANDA e il REGNO UNITO, struttura che favorirà la discesa di ARIA FREDDA dal CIRCOLO POLARE ARTICO. Si tratterà di masse d’aria gelida destinate a spostarsi verso l’EUROPA centrale, pronte a scivolare lentamente a ovest. Questo dinamismo meteo appare legato all’influenza di una depressione di origine NORDATLANTICA, che potrebbe richiamare a sé il flusso d’aria rigida, innescando un incremento dell’instabilità atmosferica.

 

Alcune elaborazioni suggeriscono che la bassa pressione, sostenuta dall’ARIA FREDDA, possa approfondirsi progressivamente e penetrare nel MEDITERRANEO. Da questa possibile manovra nascerebbe un’ondata di MALTEMPO rilevante, capace di portare nuove PIOGGE, TEMPORALI e un netto calo delle TEMPERATURE. Le proiezioni meteo, seppur da confermare nei dettagli, indicano che l’impatto termico potrebbe essere notevole, con valori che localmente potrebbero scendere di 5-8°C rispetto alle medie del periodo.

 

La prossima settimana, dunque, l’entrata di ARIA FREDDA nel bacino del MEDITERRANEO potrebbe generare contrasti termici vigorosi. Dopo una breve parentesi più mite, le condizioni meteo virerebbero nuovamente verso la DINAMICITÀ tipica del periodo pre-primaverile. Ciò significa PRECIPITAZIONI copiose e diffuse, con la concreta possibilità di NUBIFRAGI e GRANDINATE nei settori maggiormente esposti ai flussi perturbati. Non mancherebbero, peraltro, rovesci intensi associati a TEMPORALI particolarmente energici, tipici di questa fase di transizione stagionale.

 

La NEVE potrebbe cadere in abbondanza sia sulle ALPI sia sull’APPENNINO, specialmente sopra i 700-1000 metri, ma con oscillazioni locali a seconda dell’ampiezza della colata d’aria gelida. Con l’arrivo di questo ASSALTO ARTICO, lo zero termico potrebbe abbassarsi in modo brusco, favorendo accumuli nevosi consistenti su numerosi settori montani. Non si esclude, inoltre, la formazione di TEMPORALI nevosi in alta quota, un fenomeno non così raro in situazioni di forte contrasto termico.

 

Molti si chiedono quando potremmo tirare un sospiro di sollievo, ma i calcoli più recenti suggeriscono che la fase di MALTEMPO non dovrebbe concludersi prima del 20 marzo. Alcune proiezioni ipotizzano perfino un prolungamento dell’instabilità per gran parte del mese, con correnti perturbate e temperature che resteranno al di sotto delle medie stagionali. Le temperature in pianura potrebbero oscillare intorno a 8-12°C nelle ore più calde, ma con repentini crolli in caso di arrivo di ARIA FREDDA particolarmente incisiva. Non si tratta di uno scenario anomalo: la TRANSIZIONE STAGIONALE tra inverno e primavera può spesso regalare situazioni atmosferiche estreme, come avvenuto altre volte negli anni passati.

 

Sotto il profilo scientifico, un ASSALTO ARTICO in questo periodo può risultare interessante per comprendere i meccanismi della circolazione atmosferica e il ruolo delle grandi figure bariche, come l’anticiclone e le depressioni oceaniche. Si tratta di una configurazione che, se confermata, apporterà un apprezzabile rimescolamento delle masse d’aria su gran parte dell’EUROPA, con effetti che potrebbero estendersi fino alle ISOLE occidentali del continente, nonché a diverse regioni del settore meridionale.

 

Le future proiezioni meteo indicano che potremmo dover fare i conti con un mese di marzo particolarmente TURBOLENTO, caratterizzato da PRECIPITAZIONI intense e da un generale surplus pluviometrico rispetto alle medie. In aggiunta, le temperature massime e minime risentirebbero dell’azione fredda proveniente dal CIRCOLO POLARE ARTICO, mantenendosi su valori scostati dalla normalità stagionale. Va ricordato però che, storicamente, i mesi di marzo sono spesso imprevedibili, con il passaggio repentino da un regime termico moderato a uno spiccatamente invernale.

 

La natura ciclica dell’atmosfera e la complessità delle correnti ci suggeriscono che fenomeni come i TEMPORALI, le GRANDINATE o le NEVICATE tardive possono presentarsi in modo repentino e localizzato. Ogni regione, dai settori alpini a quelli tirrenici, potrà sperimentare condizioni meteorologiche differenti e sarà bene prestare attenzione ai bollettini meteo ufficiali, specie in caso di allerta per NUBIFRAGI o precipitazioni persistenti.

 

Prepariamoci, dunque, a una settimana ricca di spunti di riflessione meteo. La variabilità è la parola chiave di questo periodo e l’ASSALTO ARTICO in arrivo conferma che la stagione è in fase di passaggio. Concludiamo ribadendo che i modelli meteo potrebbero ancora modificare leggermente il quadro, ma rimane altissima la probabilità di vivere un nuovo episodio di forte MALTEMPO. Perciò, l’attenzione meteo dovrà rimanere elevata fino a quando i flussi di ARIA FREDDA non si saranno allontanati definitivamente e il mese di marzo non avrà ritrovato una parziale stabilità. Tuttavia, su aprile ci sarà parecchio da scrivere per le conseguenze della rottura del VORTICE POLARE.

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