“Stato di emergenza per il sistema ospedaliero della Calabria”: la decisione del governo per velocizzare i lavori con i fondi del Pnrr


La “situazione di criticità in atto” nella sanità ha spinto il governo a dichiarare lo “stato di emergenza” per un anno del sistema ospedaliero della Regione Calabria. È un provvedimento capitale quello deciso dal Consiglio dei ministri durante l’ultima riunione a Palazzo Chigi per accelerare l’ammodernamento della rete regionale con i fondi del Pnrr.

La crisi degli ospedali della regione nel mettere a terra i lavori connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza ha spinto il governo a intervenire a gamba tesa dichiarando quella condizione giuridica che solitamente viene attivata in caso di eventi eccezionali, come terremoti e altre crisi improvvise, poiché permette di derogare le norme di legge e i vincoli di bilancio essendo necessario agire con urgenza e con poteri straordinari.

Sarà quindi nominato un commissario straordinario che dovrà approntare un piano per interventi di riqualificazione della rete ospedaliera calabrese, anche infrastrutturali. Il commissario sarà chiamato, in prima battuta, a coordinare il sistema ospedaliero pubblico per velocizzare i lavori del Pnrr così da rispettare i tempi e gli obiettivi. Il nome verrà individuato dal capo della Protezione civile nazionale, Fabio Ciciliano.

La scelta del governo è arrivata dopo la scelta di ritirare un emendamento – molto simile al testo approvato in Consiglio dei ministri – che era stato presentato al decreto Milleproroghe in Senato. La sanità calabrese è già commissariata dal 2010 a causa del mancato rispetto degli adempimenti previsti nel piano di rientro sanitario. Ora arriva, insomma, il commissario dei commissari per velocizzare la messa a terra dei lavori.



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