«Una Quaresima dal messaggio sponsale»


Dopo il messaggio per la Quaresima 2025, debutto in Cattedrale nel celebrare una messa per il vescovo Claudio Palumbo, che ha officiato due sere fa, nel Duomo, la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri, che segna appunto l’ingresso nel periodo che porterà alla Pasqua, domenica 20 aprile. «Questa Quaresima ha tutto il sapore sponsale – ha affermato il presule nell’omelia – è vero che c’è un percorso di penitenza, preghiera, digiuno, elemosina. Ma tutto questo non gli abiti di un funerale, ma della nuzialità, dello sposo e della sposa. È un abbraccio di salvezza e di risurrezione. Ha ragione il Santo Padre quando parla del Cristianesimo in termini di gioia, vedete nel suo magistero quanti documento portano il nome della gioia». Come ha evidenziato nel suo messaggio quaresimale: «Il Mercoledì delle Ceneri, segna l’inizio di questo cammino, conducendoci nel deserto quaresimale, protesi alla gioia pasquale. La Parola di Dio, lampada che brilla in un luogo scuro (Cf 2Pt 1,19), ci prende per mano per farci uscire dal nostro Egitto e accompagnarci verso la terra promessa. Siamo sospinti dallo Spirito con Gesù nel deserto per vincere le nostre passioni, perché Egli ci ricorda che al vincitore darò la stella del mattino (Cf Ap 2, 26-28). Siamo invitati a rileggere e a vivere con gioia, con il Risorto presente nei nostri cenacoli, la Grande domenica, che esplode nel canto dell’Alleluia e sfocia nella solennità della Pentecoste. Ma dove agganciare il tutto? Nella Eucarestia, carissimi fratelli e sorelle! Attraverso di essa, infatti, il Signore Gesù coglie i nostri bisogni e offre la sua risposta. Offre sé stesso come risposta: è il pane che sostiene le fatiche del corpo; è il sacramento dell’amore, che riempie e sazia i bisogni del cuore».
«Sì, è un momento festoso, perché è la festa della Misericordia di Dio, che abbraccia la sua creatura con tutte le sue fragilità questo mistero grande dell’amore di Dio e sappiamo che ogni battezzato ogni credente ogni persona è chiamata alla Santità i santi si sono realizzati nel momento in cui si sono resi conto proprio di tutto questo come nonostante le mie fragilità, nonostante i miei cocci. Nonostante i miei limiti questo Dio mi ama e mi abbraccia comunque a prescindere. Quindi Il Profeta Gioiele nella prima lettura della Santa Messa ha parlato dello sposo della sposa, perché è così, è una festa nuziale, di un Dio che ci sposa, sposa la nostra condizione umana, è nato in mezzo agli uomini, proprio perché l’uomo potesse assurgere alla vita di Dio. Questo è il Mistero grande che la santa chiesa ogni anno pone sotto i nostri occhi». Poi sulla ricerca della pace attraverso la preghiera, «La nostra è una storia di peccato e di grazia che corrono secondo l’insegnamento di Gesù della parabola del buon grano e della zizzania, dunque, non ci deve meravigliare questa condizione incarnata però il nostro impegno deve essere proprio su questo. Cioè accogliere questa grazia questo perdono questa Misericordia che il Signore mi elargisce abbondantemente perché solo nel momento in cui avrò fatto esperienza di questo amore di Dio che mi Risana mi abbraccia mi avvolge sarò capace a mia volta di amare il prossimo sarò capace a mia volta di perdonare il prossimo la pace non è solo questione di contratti di accordi. La pace deve nascere Innanzitutto nel cuore ma nasce nel cuore quando nel cuore accogliamo il signore che è il principe della Pace questo deve essere anche un po’ l’impegno di ogni credente nel proprio piccolo nella quotidianità a farsi missionario a farsi portatore di questa esperienza di grazia di pace di liberazione e di amore che è il Signore solo così ecco il bene scioglie poco alla volta il male Francesco un papa amato Anche i grandi esponenti delle altre religioni hanno evocato un pensiero di affetto di conoscenza e di preghiera per Papa Francesco. Sì perché sotto gli occhi di tutti come il Santo Padre con il suo insegnamento ma vorrei dire soprattutto con la sua testimonianza di vita è veramente un Messaggero di pace che ci esorta ci spinge a nostra volta ad essere artigiani della pace ma di quella pace però ripeto che Gesù ci ha portato E questo non può sfuggire alle menti anche di quanti pur non essendo credenti però ecco sanno leggere sanno cogliere il valore di una testimonianza e di un insegnamento perciò preghiamo che il Signore continui a donare a Santo Padre salute energia per poter continuare il suo cammino ma illumina anche gli occhi della nostra mente per poter far tesoro di quando il Santo Padre ci testimonia ci insegna con il suo stile di vita e con la sua parola con la sua testimonianza».



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