Milano, 8 mar. (askanews) – Il Consorzio Franciacorta ha festeggiato 35 anni con una tre giorni di incontri sul lago d’Iseo per discutere di valori condivisi, sinergie strategiche e prospettive future, forte delle 19,1 mln di bottiglie vendute nel 2024, di cui il 12% ha preso la strada dell’estero, dove negli ultimi 15 anni il numero di bottiglie vendute è cresciuto del 130%. Confrontando i dati del 2011 e del 2024 si passa infatti da un mln di bottiglie ai 2,3 attuali, con risultati importanti sul mercato svizzero (22,1%), statunitense (12,6%), giapponese e tedesco (entrambi al 10,8%). Il mercato interno resta nettamente quello più importante in termini di volume, passato negli ultimi 15 anni da 10,6 mln di bottiglie del 2011 ai 16,8 registrati l’anno scorso, con un prezzo medio che si attesta a 24,5 euro, per un giro di affari complessivo che si avvicina ai 500 mln.
Il primo giorno dell’evento ha visto la partecipazione del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha voluto rendere omaggio all’ente consortile, sottolineando, tra l’altro, che “ha saputo affrontare le sfide con determinazione grazie ad un Disciplinare rigoroso che è alla base del successo di questo prodotto apprezzato in tutto il mondo”. Filo conduttore della prima giornata è stato l’importanza di creare sinergie e relazioni di valore con realtà di settori differenti, dal fashion al food, dal lusso all’hotellerie in un dibattito con Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Marco Do, Direttore Comunicazione di Michelin Italia, Enrico Buonocore, Ceo e founder di Langosteria, e Goffredo “Dino” Dell’Appennino, General Manager del Bulgari Hotel Milano.
Il secondo giorno il responsabile di Nomisma Wine Monitor ha illustrato una ricerca da cui emerge, tra l’altro, che il Franciacorta è conosciuto dal 95% dei consumatori italiani e il 61% lo ha bevuto almeno una volta nell’ultimo anno. A lui sono succeduti gli interventi di tre studiosi come Attilio Scienza, Isabella Ghiglieno e Luisa Mattedi che hanno ragionato di sostenibilità, di vocazione territoriale e del ruolo degli agroecosistemi nella qualità della produzione vitivinicola.
Di internazionalità e di mercati stranieri hanno parlato la Master of Wine finlandese, Essi Avellan, e la editor di Decanter, Amy Wislocky, che hanno sottolineato la necessità di aumentare la visibilità del Franciacorta all’estero. Infine il cartografo Alessandro Masnaghetti ha parlato di come la mappatura dettagliata del territorio possa valorizzare ulteriormente la produzione vitivinicola, rafforzandone identità e autenticità. A chiusura della tre giorni, la degustazione ragionata condotta dai tre Master of Wine italiani: Gabriele Gorelli, Andrea Lonardi e Pietro Russo.
Mentre l’assemblea del Consorzio ha dato il via libera alla Unità geografiche aggiuntive (Uga) dando il via all’iter istituzionale, le celebrazioni per il 35esimo compleanno del Consorzio, segnano di fatto la fine del mandato di Silvano Brescianini, che a maggio dopo due mandati dovrà lasciare la presidenza. Chi prenderà in mano le redini avrà a che fare con la terza generazione di produttori, per una stagione che si attende come quella della “maturità”.
Nato su iniziativa di 29 produttori, il Consorzio oggi conta oltre 120 Cantine e più di 200 soci coinvolti nella filiera produttiva delle Denominazioni Franciacorta Docg, Curtefranca Doc e Sebino Igt Il Consorzio volontario per la tutela dei vini Franciacorta viene costituioil 5 marzo 1990 presieduto da Paolo Rabotti (a cui seguiranno Riccardo Ricci Curbrastro, Giovanni Cavalleri, Claudio Faccoli, Ezio Maiolini, Maurizio Zanella, Vittorio Moretti e Silvano Brescianini). L’anno successivo il marchio Franciacorta viene registrato in Italia, mentre nel 1995 arriva la Docg messa in commercio nel 1997. Nel 2000 nasce l’Associazione “Strada del Franciacorta” con l’obiettivo di promuovere le potenzialità turistiche del territorio, in primis la proposta enogastronomica e la prima edizione del “Festival Franciacorta” un appuntamento che continua anche oggi affiancato dal “Festival di Primavera – Cibo e Cultura in Franciacorta”.
Il Franciacorta prende vita in un’area che comprende 19 Comuni in provincia di Brescia per un totale di 20.370 ettari, dei quali 3.634 ettari sono vitati, con una prevalenza di Chardonnay (79%), seguito da Pinot Nero (18,1%), Pinot Bianco (2,6%) e Erbamat (0,3%). Oggi il 56% dei vigneti risultano impiantati tra i 15 e i 30 anni fa, mentre la percentuale di quelli tra i 30 e i 40 anni si ferma al 10% poco di più di quelli con meno di tre anni (8%).
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