Inusuale querelle tra il referente italiano del numero 1 del DOGE e via Solferino. Botta e risposta a suon di post su X e articoli in prima pagina
Andrea Stroppa proprio non ce la fa a rispettare la consegna del silenzio che pure si era imposto a metà gennaio e, poche ore dopo aver imbarazzato l’esecutivo – che provava a scrollarsi di dosso le accuse delle opposizioni per le quali il Ddl Spazio sarebbe un regalo a Elon Musk e alla sua Starlink – ringraziando pubblicamente il vicepremier Matteo Salvini per la fiducia dimostrata nelle aziende dell’ex startupper di Pretoria, ha avviato una querelle col Corriere della Sera.
Che succede tra Andrea Stroppa e il Corriere della Sera
Tra il nostro connazionale più chiacchierato del momento, anche solo per il fatto che non si comprendono i suoi numerosi via vai dai palazzi delle istituzioni spesso in compagnia di “un” Musk (talvolta con l’originale, di recente anche col fratello Kimbal di cui sappiamo solo che va in giro vestito come se fosse un protagonista di Dallas) e via Solferino i rapporti erano già tesi da parecchio.
Ma la situazione è peggiorata ieri quando, naturalmente via X – piattaforma di Musk, (quello per capirci – senza cappello da cow boy che si limita a imbracciare di continuo una motosega) Stroppa ha scritto un lungo post per lamentare le attenzioni sgradite di un giornalista in particolare del Corriere.
Il coinvolgimento della moglie del giornalista è stato senza dubbio una mossa inelegante, in perfetto stile trumpiano, in cui i social diventano il pulpito per lanciare sfottò, avvertimenti e insinuazioni. Per il Corriere, che ha risposto a stretto giro con un articolo molto duro, si tratta perfino «mafioso», lagnandosi pubblicamente di un post senz’altro cafoncello ma contribuendo al tempo stesso a farne da megafono.
La replica del Corriere della Sera
«È un metodo – scrivono dalla redazione – che in Italia si definisce mafioso: diffamare, alludere, coinvolgere i familiari. Il Corriere e i suoi giornalisti non si sono lasciati intimidire da minacce ben più serie e certamente molto più gravi. Non sarà – chiosano da via Solferino un qualunque signor Stroppa ad impedirci di raccontare ciò che accade esprimendo le nostre opinioni». Sarà, ma intanto ciò che dice un qualunque signor Stroppa assume importanza capitale, finisce sulle pagine del più importante quotidiano nazionale e tutto ciò – inutile dirlo – lo eleva a interlocutore privilegiato, sebbene non si sia ancora capito chi sia e perché di colpo si parli così tanto di lui.
Nuovo post di Andrea Stroppa contro la moglie del giornalista
Galvanizzato da tanta notorietà che si traduce in una rapida crescita dei follower – ormai il solo metro di valore in una società di influencer – e in piena trance agonistica per l’incontro di boxe scatenato con una testata solitamente molto moderata nei modi, Andrea Stroppa rilancia ancora: «Prendersi cura del proprio marito – scrive sempre su X tornando sull’uscita assai infelice di coinvolgere chi era del tutto estranea alla vicenda – è una cosa bellissima, specialmente quando a farlo è una donna estremamente talentuosa che ha lavorato per il Ministero degli Esteri, la Presidenza del Consiglio, il Ministero del Lavoro, il Senato della Repubblica, la Presidenza del Senato e ora per Invitalia».
E, ancora: «Sono persino d’accordo con il dottor Roncone quando critica aspramente coloro che vivono grazie alla politica, percependo grandi stipendi lavorando nei posti pubblici più esclusivi, mentre la popolazione continua a veder ridotti i propri diritti e le proprie capacità economiche.» Altra gragnola di allusioni infelici rivolti a una signora del tutto estranea alla contesa social. Con buona pace del fatto che proprio ieri fosse l’8 marzo.
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