Autoparco il Faldo, a rischio il futuro dei 67 lavoratori HcLog


Il futuro dei 67 lavoratori della HcLog, società che gestisce in appalto per Autotrade & Logistics il servizio di movimentazione auto nell’autoparco Il Faldo a Collesalvetti, è a rischio. Come fatto sapere sia da Filt-Cgil che Usb, l’azienda ha comunicato l’intenzione di risolvere il contratto a causa delle difficoltà economiche del committente. Il 31 marzo rischia di diventare l’ultimo giorno di lavoro per gli operai e per questo lunedì 10 e mercoledì 12 marzo sono stati indetti stato di agitazione e sciopero per l’intera giornata. I sindacati vogliono quindi che sia fatta chiarezza su quanto sta accadendo all’interno dell’autoparco; da una parte Filt-Cgil chiede alle “istituzioni di vigilare” mentre Usb non vuole assistere ad nuovo “modello Bertani” ovvero “costringere la società in appalto a dichiarare licenziamenti per poi giustificare e far ingoiare ai lavoratori un accordo peggiorativo”. 

A rischio il futuro dei lavori HcLog all’interno dell’Autoparco Il Faldo, la ricostruzione di Usb

Ma perché l’Unione sindacale di base teme che possa accadere quanto successo alla Bertani? La sezione logistica prova a fare chiarezza: “La comunicazione di HcLog della disdetta alla committenza Autotrade è un atto dovuto in quanto la nuova proprietà, anche se non ufficialmente proprietaria, ha già fatto capire che non è intenzionata a proseguire nel rapporto commerciale. Basti pensare che il proprietario di XCA la scorsa settimana era presente sul piazzale a Collesalvetti e ha incontrato tutti meno che HCLog. Oggi e come ieri i licenziamenti, di fatto, non esistono. Esiste invece un problema di rapporti commerciali tra soggetto appaltatore e in appalto”.

Secondo il sindacato il lavoro sia da Bertani che al Faldo non manca: “La movimentazione da entrambe le parti ripartirà a pieno regime ecco perché bisogna chiarire fin da subito che il ricatto dei licenziamenti non dovrà portare a condizioni peggiorative. I lavoratori HCLog hanno anche la ‘fortuna’ di sapere già quale sarà la mossa successiva. Bertani – contiuna Usb -,ha presentato un’ipotesi di accordo di secondo livello, che vede già la firma della Filt Cgil, in cui si formalizza il mancato pagamento dei primi 3 giorni di malattia, l’istituzione di una banca ore al posto di pagare gli straordinari, l’azzeramento dei rol e delle ex festività e la possibilità di assumere lavoratori al sesto livello. Tutto questo per garantire all’azienda di ‘stare sul mercato’ e garantire efficienza e produttività. Sulla carta, al di là delle belle intenzioni espresse in prefettura, Bertani potrebbe andare avanti con proroghe anche fino a due anni”.

“Combattere gli accordi al ribasso”

Usb è pronta ad appoggiare lo sciopero indetto a patto che “le parole d’ordine siano chiare: nessuna agenzia interinale, nessun peggioramento delle condizioni economiche e normative e, soprattutto, nessun posto di lavoro perso. Con questa linea siamo già in prima fila nella vertenza insieme ai lavoratori dell’altro appalto al Faldo e cioè Quickpoint. Con questa linea ribadiamo che da Bertani i lavoratori hanno già pagato abbastanza e il contratto integrativo proposto, nonostante veda già la firma della Cgil, va rispedito al mittente”.

“La Hclog fatica a pagare gli stipendi”

La Filt-Cgil sottolinea anche un altro aspetto: “HcLog da mesi fatica a pagare gli stipendi, tanto da dover ricorrere al fondo di integrazione salariale dalla fine del 2024. Le incertezze sul passaggio di gestione del Faldo, che avrebbe dovuto avvenire all’inizio del 2025, rendono lo scenario ancora più instabile”. Inoltre se Usb dà praticamente per certo il passaggio della gestione del Faldo, così non lo è per Filt-Cgil: “Ancora non si sarebbe concretizzato e proprio questa incertezza pesa come un macigno sulla testa dei 67 dipendenti della HcLog. Venendo meno l’appalto di Autotrade & Logistics o di una nuova proprietà, l’azienda rischia di rimanere senza lavoro, con tutto ciò che di negativo ne consegue nei confronti dei lavoratori: una parte rischia infatti di essere trasferito in altre città mentre un’altra di perdere il posto di lavoro. Invitiamo pertanto le istituzioni a vigilare sulla situazione e a fare tutto il possibile a difesa dell’occupazione”. 

Conto e carta

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