Hcap sconfitto dal Kloten dopo una partita dove le occasioni non sono mancate, Juvonen nonostante tutto il migliore tra i leventinesi.
Quinto – Passo falso dell’Hacp nella prima sfida delle due contro il Kloten per un posto nei play-off. Soprattutto inaspettato sotto un certo punto di vista perché in fondo riteniamo il che il Kloten sia, dal punto di vista organizzativo di gioco, una squadra alla portata dei leventinesi. A differenza di un Rapperswil che si è dimostrato negli ultimi anni, ma anche nel corso della regular season, una squadra molto ostica. Sulla stessa falsariga del Tigers. Allo stesso tempo la sfida con gli aviatori è stata molto equilibrata. Ed in fondo la vittoria di misura di quest’ultimi a venti secondi dal fischio della terza sirena in superiorità numerica lo ha dimostrato. Sono stati i dettagli a fare la differenza, quelli piccoli, ed entrambe le squadre hanno palesato sia pregi che difetti.
Biancoblu, reduci dal pareggio/sconfitta in quel di Rapperswil, che hanno faticato più del dovuto. Si pensava che anche sulle ali dell’entusiasmo potessero continuare il loro cammino. Intrapreso ormai negli ultimi due mesi ed invece le solite lacune, i soliti difetti, sono affiorati e hanno comunque sia lasciato il segno. Dopo un primo periodo a reti inviolate dove è regnato l’equilibrio anche dal punto di vista delle occasioni, Virtenen da una parte e Okamäki dall’altra, la rete di Heed aveva un po’ illuso tutto l’ambiente. Ma nel giro di un minuto è arrivato il pareggio di Aberg. Da qui in poi quattro minuti di ordinaria follia dove gli aviatori hanno creato il break con Wolf e ancora Aberg (doppietta, ndr). E sul finale di terzo periodo, al trentaseiesimo, è arrivata la rete di Audette per un parziale di 0-4 che ha marcato il solco.
L’aspetto positivo dell’Hacp è stato il fatto di recuperare con caparbietà tre reti prima con Virtanen, poi con Kubalik e alla fine con Kostner per un 4-4 che ha rimesso tutto in perfetto equilibrio. Tuttavia dalla penalità sul finale di partita è scaturita le rete che ha messo fine alle ostilità, per mano di Audette (doppietta anche per lui, ndr). Ora l’Hcap dovrà giocarsela domani sera in quel di Kloten, per forza di cosa dovrà vincere e con almeno due reti di scarto. Nulla è impossibile ma sicuramente non sarà facile se questi sono stati i presupposti della serata biancoblu.
Focus on: pregi, difetti e rimpianti sono stati gli aspetti usciti dalla sfida tra Hcap e Kloten. I leventinesi da un lato hanno dimostrato come sempre carattere, dall’altro le solite pecche che sembravano essere state limate, ed invece a livello difensivo si sono palesate in un modo crudo è duro. La rete del raddoppio del Kloten ha messo in luce in modo palese come la difesa biancoblu abbia lasciato troppi margini di manovra. Tuttavia sono rimasti sul pezzo senza perdere la “bussola”. E in vista della sfida di domani sera possono giocarsi le loro carte tranquillamente. Con il senno di poi hanno soprattutto limitato i danni, perché dopo 40′ minuti essere sotto di tre reti non lasciava presagire nulla di buono.
Arrivarci con una rete di svantaggio anziché con un pareggio cambia e di molto il corso delle cose. Perché come abbiamo detto, sono proprio i dettagli, quelli piccoli a fare la differenza e si spera che non siano costati troppo caro ai leventinesi. L’Hcap non ha peccato di leggerezza o di superficialità, sicuramente la doppia sfida con il Rapperswil si è fatta sentire anche da un punto di vista fisico. Tant’è che la manovra è apparsa abbastanza legnosa, più che altro si è distinta per spunti individuali piuttosto per il gioco di squadra. Ci può anche stare tuttavia, anche il Kloten era reduce dalla doppia sfida coi i Tigers, ora tutto è nelle mani di dei ragazzi di Cereda. Occorre solo vincere per continuare il cammino.
Inoltre una menzione particolare va fatta per Juvonen, sostituito dopo il parziale di 0-4. Sia ben chiaro non è stata una scelta tecnica punitiva. Perché il buon Janne con tutta onestà si è dimostrato ancora all’altezza della situazione. Sulle reti degli ospiti nulla ha potuto, non si possono attribuirgli colpe, gli è mancata completamente la copertura del reparto difensivo. E i giusti meriti devono essere riconosciuti anche agli aviatori. Il portiere finlandese si è superato con almeno due big save per tenere in partita i suoi compagni altrimenti il risultato avrebbe potuto assumere proporzioni ben peggiori. Senn comunque sia, subentrato nel terzo periodo nel momento cruciale della partita, anche lui è stato sul pezzo, il tutto in una serata che ha lasciato l’amaro in bocca, ma intatte le possibilità di qualificazione.
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