di Stefano Fabrizi
Al Fermo Forum, durante il convegno inaugurale di Tipicità 7 marzo 2025, i quattro rettori delle università marchigiane, Giorgio Calcagnini di Urbino, Graziano Leoni di Camerino, John McCourt di Macerata e Gian Luca Gregori di Ancona si sono confrontati su temi cruciali per il futuro degli atenei marchigiani. Presente l’assessore alla Cultura regionale Chiara Biondi. A portare i saluti il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e il patron di Tipicità Angelo Serri.
L’evento, moderato da Giancarlo Laurenzi, direttore del Corriere Adriatico, ha posto al centro del dibattito il tema delle connessioni, intese come legami tra le università e il territorio, ma anche come rapporti con il mondo accademico nazionale e internazionale.
I rettori degli atenei marchigiani: Giorgio Calcagnini di Urbino, John McCourt di Macerata, Graziano Leoni di Camerino e Gian Luca Gregori di Ancona
Tutti i “magnifici” hanno sottolineato l’ importanza dell’internazionalizzazione , dei corsi di lingua inglese e dei collegamenti con il territorio locale. Hanno anche evidenziato le sfide poste dai tagli alle risorse e la necessità di una strategia chiara per attrarre studenti internazionali , in particolare dall’Asia . I rettori hanno espresso preoccupazioni sulla concorrenza delle università private e online e hanno discusso possibili soluzioni, come il marketing collettivo e una maggiore collaborazione tra le università. La conferenza ha anche toccato l’ idea di unire le università, ma le opinioni erano divise su questo tema. L’ assessore regionale alla cultura e all’università, Chiara Biondi, ha menzionato i recenti finanziamenti per creare collegamenti tra il mondo accademico, i giovani , gli studenti di dottorato e il settore produttivo.
Parola d’ordine:
connessioni
L’impegno della Regione Marche
L’assessore Chiara Biondi: la Regione Marche ha stanziato 3 milioni di euro per l’anno accademico 2024-2025, finanziando 40 borse di dottorato innovative a carattere industriale. L’obiettivo è creare connessioni tra università, giovani dottorandi e il tessuto economico regionale. Le università marchigiane sono chiamate a rafforzare la collaborazione, aprirsi all’internazionalizzazione e rinnovare il loro rapporto con il territorio per affrontare le sfide del futuro e contribuire allo sviluppo della regione. Il progetto prevede la creazione di cluster in cui le imprese partecipano attivamente, affiancando i dottorandi con tutor aziendali e universitari. Questo favorisce l’innovazione aziendale e offre ai giovani l’opportunità di applicare le proprie competenze in contesti produttivi. L’iniziativa ha riscosso successo, con una forte motivazione da parte dei dottorandi e un’ottima risposta dalle imprese, che hanno riconosciuto il valore strategico di questa collaborazione. Pertanto, la Regione ha deciso di investire ulteriori 3 milioni di euro per l’anno accademico 2025-2026.
Parola d’ordine: connessioni
Sfide e opportunità
Il futuro degli atenei marchigiani
In sintesi
Il convegno di Fermo ha evidenziato la volontà degli atenei marchigiani di aprirsi al mondo e collaborare, pur nel rispetto delle proprie specificità, per affrontare le sfide del futuro e valorizzare il capitale umano del territorio.
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