Il Consorzio Franciacorta: 35 Anni di Crescita e Innovazione e per il futuro più Identità e Biodiversità. Nascono le Uga


Consorzio Franciacorta – il Presidente del Consorzio Franciacorta Silvano Brescianini

di Antonella Amodio

Il Consorzio Franciacorta celebra il suo 35° anniversario, un traguardo che segna l’evoluzione di un territorio che ha saputo imporsi non solo nel mondo del vino, ma anche in ambiti come l’arte, la moda, il cinema e gli eventi sportivi. Nato nel 1990 da 29 produttori, il Consorzio è oggi composto da oltre 120 cantine e più di 200 soci, simbolo di una crescita che è andata di pari passo con l’affermazione internazionale della denominazione. A tal proposito, il Consorzio si impegna a tutelare e preservare il territorio, vigilando e salvaguardando i suoli, affrontando con gli strumenti adeguati i vari cambiamenti, tra cui quelli geopolitici, climatici e, non da ultimo, quelli legati alla comunicazione. Tra i temi cruciali si trovano la zonazione, la sostenibilità e la ricerca, che contribuiscono a fare in modo che ciò che si versa nel calice diventi simbolo di vocazione e identità.

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La Franciacorta, zona geografica nel cuore della Lombardia, affacciata sul Lago d’Iseo in un’area di circa 200 chilometri quadrati della provincia di Brescia, è il centro vitale della viticoltura, con i vigneti che coprono quasi un quinto dell’intero territorio, con la superficie vitata pari a 3.634 ettari e con ampio margine di impianti nuovi dove in futuro si potrà puntare alla biodiversità, identificando gli areali più idonei con lo studio di zonazione partito da diversi anni, che ha portato all’approvazione di 134 Uga: unità geografiche aggiuntive, con vigne da duecento anni e un nuovo disciplinare di produzione che vedranno le prime bottiglie in commercio non prima del 2030. Un lavoro complesso fatto con Alessandro Masnaghetti. Durante i tre giorni di celebrazione, dal 5 al 7 marzo, il Consorzio ha presentato i risultati di un lavoro che ha saputo coniugare tradizione e modernità. Con il 56% dei vigneti impiantati negli ultimi 30 anni, la Franciacorta è un esempio di come la viticoltura possa evolversi rispettando la storia, che affonda le radici fino al 1270, anche se solo da poco più di trenta anni si è affermata grazie alla vision di alcuni produttori che ci hanno creduto e oggi raccolgono il successo della denominazione che, nell’arco dell’ultimo ventennio, ha dato prova della grandezza dei suoi vini. I dati parlano chiaro: la produzione di Franciacorta ha avuto un incremento del 130% nelle esportazioni di bottiglie tra il 2011 e il 2024, affrontando molti mercati: “Il consumatore che sceglie Franciacorta è lo stesso che beve Champagne”, come ha dichiarato Silvano Brescianini, Presidente del Consorzio Franciacorta, nei saluti introduttivi della tavola rotonda “Identità e Prospettive per il Vino del Futuro”, moderata dal giornalista Gianluca Semprini, con interventi di docenti universitari, giornalisti ed enologi.

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In un mondo sempre più attento alle tematiche ambientali, la sostenibilità è al centro delle azioni del Consorzio. Diversi progetti ecologici sono stati avviati per monitorare e ridurre l’impatto ambientale della produzione vinicola. Dalla valutazione delle emissioni di gas serra a studi sulla biodiversità nei vigneti, l’obiettivo è sviluppare pratiche più sostenibili. Un passo importante in questo nuovo cammino è rappresentato dal recente Laboratorio di Microvinificazione, destinato alla formazione di giovani professionisti in grado di coniugare qualità e rispetto per l’ambiente, con un impegno verso l’eccellenza che continua a fare della Franciacorta un esempio di successo internazionale.

Statistiche di Denis Pantini Nomisma – Consorzio Franciacorta

Un Territorio che Cresce e Si Rinnova

Il 35° anniversario del Consorzio Franciacorta segna un punto di svolta in un percorso fatto di trasformazioni e sfide vinte. La costante crescita dei vigneti, che oggi coprono una porzione significativa del territorio, è solo uno degli aspetti che definiscono il successo del Consorzio, affiancata alla zonazione come arma della “vocazione” dei terreni atti alla viticoltura, con una mappatura completa. Le Uga e non solo. “La sostenibilità è il cuore pulsante di ogni progetto, rappresenta la direzione futura per il Consorzio”, precisa il Presidente Silvano Brescianini, in scadenza di mandato. Puntare alla comunicazione diventa però necessario, come ha dimostrato Denis Pantini di Nomisma, che segnala la mancanza di informazione da parte dei consumatori. Essi, Avellan Master of Wine, Sparkling Specialist and Author, e Amy Wislocky, Magazine Editor di Decanter, hanno sottolineato che il Franciacorta ha bisogno di messaggi pertinenti che avvicinino il pubblico a questo grande vino italiano. Lo storytelling, dunque, come arma per raccontare storia e progetti futuri, visto che il trend dei vini sparkling nel periodo post-Covid 2023 non ha tenuto, con una flessione nel 2024 e in salita a livello globale nel 2025. I principali driver di consumo in Italia per il futuro sono: sostenibilità, territorio e salutismo.

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Degustazione Franciacorta

Cosa ci riserva oggi il Franciacorta nel calice?

Il Franciacorta Metodo Classico offre perfezione, profondità e longevità, come dimostrato dalla degustazione condotta dai tre Master of Wine italiani: Gabriele Gorelli, Andrea Lonardi e Pietro Russo.

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Silvano Brescianini, Gabriele Gorelli, Pietro Russo e Andrea Lonardi – Degustazione Franciacorta

Tre focus su Franciacorta Sàten, Franciacorta Rosè e Franciacorta Riserva per un confronto alla cieca e senza evidenziare i produttori. Le parole utilizzate dai Master of Wine che hanno descritto i Franciacorta, sono state “succosità e seduttività”. La versione Sàten, cremoso e avvolgente, rappresenta come tipologia un’identità valoriale “franciacortina” dove la prospettiva ampelografica verte al rinnovo e rimpianto delle varietà, introducendo in futuro una varietà autoctona. Il Rosè, in generale è tra le categorie di vini di difficile gestione, iniziando dalla sfumatura di colore alla chiave di interpretazione. L’eleganza è sicuramente l’arma di questo vino. Infine, il Franciacorta Riserva si distingue per la sua complessità e longevità, offrendo un livello di profondità che incarna perfettamente lo stile italiano del Metodo Classico. Con una sosta sui lieviti minimo di 66 mesi e senza dosaggio, esprime in modo chiaro le caratteristiche del Franciacorta.

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Consorzio Franciacorta

Via G. Verdi, 53 Erbusco (BR)

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