Il mercato dell’auto in Italia sta vivendo una fase di stagnazione, con una crescente difficoltà per le auto elettriche di affermarsi nel panorama nazionale. Secondo l’Unrae, nel 2024 sono state immatricolate solo 65.626 auto elettriche, corrispondenti a un modesto 4,2% del totale, che si attesta a 1,559 milioni di unità. Questo rappresenta una lieve diminuzione rispetto all’anno precedente e un forte calo del 18,7% rispetto al periodo pre-pandemia, quando nel 2019 le immatricolazioni avevano raggiunto le 1,917 milioni.
Anche le vetture ibride plug-in, considerate un’alternativa alla mobilità sostenibile, non stanno riuscendo a conquistare il mercato, fermandosi al 3,4% del totale delle immatricolazioni. Questa scarsa diffusione di auto ecologiche ha portato a un valore medio delle emissioni di CO2 per le nuove immatricolazioni che si attesta a 119,1 g/km, ben lontano dalla media degli altri 27 Paesi europei, che è di 107,8 g/km. Analizzando i principali mercati europei, l’Italia si posiziona come fanalino di coda per le auto “green”, superata da paesi come Spagna, Regno Unito, Francia e Germania.
Le ragioni del divario
Secondo l’Unrae, le motivazioni alla base di questo divario non sono legate esclusivamente a questioni di reddito, ma piuttosto a una serie di fattori strutturali. Ecco alcune delle principali ragioni:
- Incentivi statali inefficaci per l’acquisto di veicoli elettrici.
- Infrastruttura di ricarica carente: con 54.000 punti di ricarica, l’Italia si colloca al 16° posto in Europa.
- Bassa penetrazione delle auto aziendali: in Germania, le vetture aziendali rappresentano il 67,6% del mercato, mentre in Italia questo valore è sotto il 26%.
L’Unrae ha quindi lanciato un appello per la definizione di un piano pluriennale che supporti la domanda di veicoli a zero o bassissime emissioni, oltre a politiche che promuovano lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica e una riforma del regime fiscale per le auto aziendali.
L’invecchiamento del parco circolante
Mentre il numero di immatricolazioni di flotte aziendali è in calo, il mercato delle auto private ha visto un incremento, superando le 900.000 unità e raggiungendo una quota del 58,5%. Un dato preoccupante è che il 46,2% delle nuove immatricolazioni è intestato a persone con oltre 55 anni, con un incremento dello 0,8% per la fascia 55-65 anni e dell’1,9% per quella over 65. Questo fenomeno indica non solo un invecchiamento della clientela, ma anche un invecchiamento del parco circolante, che alla fine del 2024 ammonta a 40,57 milioni di veicoli, con una media di età di 12,8 anni.
Degli oltre 40 milioni di veicoli circolanti, oltre 8,8 milioni (21,8%) sono ante Euro 4, il che significa che hanno più di 19 anni. Le auto a benzina e diesel continuano a dominare il mercato, rappresentando l’83% del totale, mentre si registra una crescita delle ibride (6,8%) e delle GPL (6,7%). Le auto elettriche e ibride plug-in insieme raggiungono appena 568.000 unità, ovvero solo l’1,4% del totale.
Il mercato dell’usato
In contrasto con il mercato del nuovo, il mercato dell’usato mostra segni di vivacità, con 5,4 milioni di passaggi di proprietà registrati nel 2024, corrispondente a un incremento del 7,4%. Questo dato implica che per ogni auto nuova venduta ce ne sono state due usate acquistate, un valore che rimane comunque inferiore rispetto ai mercati europei più sviluppati. Le auto passate di mano nel 2024 avevano mediamente 10,6 anni, leggermente inferiori ai 10,7 dell’anno precedente, evidenziando una preferenza per il mercato dell’usato da parte dei consumatori italiani.
Infine, un aspetto più leggero del mercato automobilistico è rappresentato dai colori delle auto nuove. I dati mostrano come i colori più popolari siano ancora il grigio, il bianco e il nero, che insieme coprono il 77,6% del mercato. Seguono l’azzurro e il rosso, dimostrando una certa continuità nelle scelte cromatiche degli italiani quando si tratta di acquistare un’auto nuova. La preferenza per i colori neutri potrebbe riflettere una ricerca di maggiore praticità e una maggiore rivendibilità nel mercato dell’usato.
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