Recensione di Alberto Cossu – Vision & Global Trends. Progetto Società Italiana di Geopolitica
Il libro di Stefano de Falco, “Il Progresso Muskilista: Rischi e minacce del potere delle tecnologie gestite da uomini-Stato” (Gamberini Editore, 2025), esplora le complesse intersezioni tra tecnologia, potere e società, con un’attenzione particolare al ruolo di figure influenti come Elon Musk e alla visione “uomo-Stato” che spesso guida lo sviluppo tecnologico. De Falco invita il lettore a una riflessione critica sul futuro del progresso, sollevando interrogativi fondamentali sul ruolo dell’umanità in un mondo sempre più plasmato dalla tecnologia.
De Falco utilizza il concetto di “progresso muskilista” inteso come un modello di sviluppo tecnologico caratterizzato da una concentrazione di potere nelle mani di pochi individui e da una visione individualista e spesso maschilista dell’innovazione. Elon Musk è stato accusato infatti di molestie sessuali nei confronti di dipendenti delle sue società, anche se non risultano dichiarazioni pubbliche in cui discrimini apertamente le donne. Scrive l’autore “le politiche interne di alcune aziende di Musk sono state criticate per discriminazione di genere e ambienti lavorativi ostili alle donne”.
L’autore mette in guardia contro i pericoli di un progresso tecnologico “sregolato” e guidato da logiche puramente economiche, che rischia di esacerbare le disuguaglianze sociali, minare i valori democratici e compromettere la sostenibilità ambientale.
La capacità di De Falco di integrare l’analisi teorica con esempi concreti e contemporanei caratterizza il libro. L’autore esamina criticamente il ruolo di Elon Musk e delle sue aziende (Tesla, SpaceX, Neuralink) come esempi emblematici di un modello di progresso tecnologico che, pur apportando innovazioni significative, solleva interrogativi profondi sul rapporto tra potere, responsabilità e bene comune. Come afferma De Falco, Musk è diventato l’emblema di un percorso intrapreso dal pianeta, “imposto con modi maschilisti o anche ‘Muskilisti “.
De Falco non si limita alla critica, ma propone alternative, sostenendo un modello di progresso tecnologico più democratico, inclusivo e sostenibile, che ponga al centro i bisogni e i valori dell’umanità. L’autore distingue tra “progresso” e “sviluppo”, sottolineando come quest’ultimo sia spesso ridotto a mera crescita economica e materiale, a scapito dei valori umani, delle identità culturali e della sostenibilità ambientale.
In questo contesto, invita a ripensare il modello di sviluppo dominante e a promuovere un progresso autentico, radicato nella crescita culturale, morale ed etica della società. “Per Pasolini, il progresso rappresenta un fenomeno positivo e autentico, profondamente radicato nella crescita culturale, morale ed etica di una comunità”, scrive De Falco, sottolineando l’importanza di un approccio che valorizzi il passato e promuova una trasformazione consapevole e rispettosa delle specificità umane.
Un altro momento centrale del libro è l’analisi critica del concetto di “mano invisibile” di Adam Smith, spesso invocato per giustificare la deregolamentazione del mercato e l’assenza di intervento pubblico nell’economia. De Falco mette in guardia contro i rischi di applicare questo principio in un contesto dominato da innovazioni tecnologiche senza precedenti, dove la concentrazione di potere nelle mani di pochi attori può generare disuguaglianze e rischi sistemici.
“Nel pensiero di Adam Smith, la mano invisibile opera meglio in un mercato libero, dove la concorrenza e l’autonomia degli attori economici generano innovazione e crescita”, riconosce De Falco, ma avverte che nel contesto contemporaneo, questa idea è stata spesso associata a politiche di deregolamentazione che possono portare a conseguenze indesiderate.
L’autore sottolinea come la tecnologia sia un motore fondamentale del progresso umano, influenzando ogni aspetto della società, dalla medicina all’istruzione, dall’economia all’ambiente. Tuttavia, De Falco avverte che l’adozione della tecnologia non è priva di sfide. L’accesso diseguale alla tecnologia rischia, infatti, di ampliare il divario tra Paesi ricchi e poveri e tra aree urbane e rurali e l’uso della tecnologia in campi sensibili come la medicina e l’intelligenza artificiale richiede normative rigorose per evitare abusi e garantire che i benefici siano equamente distribuiti.
De Falco evidenzia la necessità di un pluralismo democratico relativo alle scelte di adozioni tecnologiche, senza che venga brandito il baluardo dello spauracchio della assenza di alternative. L’autore evoca gli anni ‘80, e la celebre frase di Margaret Thatcher “ There Is No Alternative (TINA), un principio che giustificava le sue politiche neoliberiste, sostenendo che il mercato e il capitalismo erano l’unica via possibile per il progresso economico e sociale. Oggi possiamo osservare un fenomeno simile, dove il paradigma tecnologico imposto dalle sue imprese – Tesla, SpaceX, Starlink – rischia di trasformarsi in un nuovo “TINA” globale.
Il libro si distingue per uno stile di scrittura chiaro, rigoroso e accessibile. De Falco riesce a trattare temi complessi con un linguaggio comprensibile anche ai non esperti, senza rinunciare alla profondità e alla precisione dell’analisi. L’opera è corredata da un’ampia bibliografia e da un apparato di note che testimoniano la solidità della ricerca e la serietà dell’approccio scientifico dell’autore.
La metodologia adottata da De Falco è di tipo interdisciplinare, combinando elementi di economia, sociologia, filosofia, storia e scienze politiche. L’autore attinge a diverse fonti e prospettive teoriche per offrire una visione a 360 gradi del fenomeno del “progresso muskilista” e delle sue implicazioni.
Il libro si distingue per l’originalità del tema: l’analisi critica del “progresso muskilista” rappresenta un contributo innovativo al dibattito sul rapporto tra tecnologia, potere e società; la profondità dell’analisi: l’autore affronta il tema con rigore scientifico e con una visione interdisciplinare, offrendo una panoramica completa e articolata delle diverse sfaccettature del fenomeno.
La chiarezza dello stile: il libro è scritto in un linguaggio accessibile e comprensibile, che lo rende fruibile anche ai non esperti; L’attualità del tema: le riflessioni proposte da De Falco sono di grande rilevanza nel contesto contemporaneo, segnato da una rapidissima evoluzione tecnologica e da crescenti disuguaglianze sociali.
Accanto a questi aspetti positivi bisogna sottolineare un’eccessiva focalizzazione sulla figura Elon Musk. Potevano essere esaminati altri personaggi del mondo delle tecnologie sia statunitensi che di altri paesi che invece la figura di Musk oscura non consentendo di evidenziare altri aspetti rilevanti del fenomeno del progresso tecnologico e della concentrazione di potere.
In questo senso si ricorda l’esperienza di Facebook e del fondatore Mark Zuckerberg che è stato spesso al centro del dibattito sulla responsabilità delle piattaforme social. Lo scandalo di Cambridge Analytica ha evidenziato, inoltre, la questione della privacy dei dati e dell’uso improprio delle informazioni personali degli utenti, mentre Amazon è stata criticata per le condizioni di lavoro nei suoi magazzini, con accuse di sfruttamento e mancanza di rispetto dei diritti dei lavoratori.
Inoltre, bisogna dire che l’autore mette una certa enfasi sugli aspetti negativi del modello di progresso Muskilista. L’analisi critica del “progresso muskilista” potrebbe apparire eccessivamente pessimista, senza adeguatamente valorizzare i benefici e le opportunità offerte dalla tecnologia che invece sono in qualche modo in secondo piano.
In conclusione, “Il Progresso Muskilista: Rischi e minacce del potere delle tecnologie gestite da uomini-Stato” è un libro che offre una prospettiva critica e stimolante sul futuro del progresso tecnologico. De Falco invita a una riflessione approfondita sulle implicazioni sociali, economiche ed etiche del progresso e a promuovere un modello di sviluppo più democratico, inclusivo e sostenibile.
L’invito a considerare la responsabilità etica, intesa come coscienza delle conseguenze implicate dalle scelte tecnologiche, è certamente un aspetto che valorizza ulteriormente la prospettiva indicata dall’autore. Il libro si distingue per l’originalità del tema, la profondità dell’analisi, la chiarezza dello stile e l’attualità delle riflessioni proposte. Si tratta di una lettura consigliata a tutti coloro che si interessano al futuro della tecnologia e della società.
Stefano De Falco, ingegnere e dottore di ricerca in ingegneria elettrotecnica, si occupa di temi di ricerca legati alla geografia dell’innovazione. E’ docente associato di Geografia Poilitica ed Economica presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove è anche direttore dell’IRGIT (Istituto di ricerca sulla geografia della innovazione territoriale) e direttore del laboratorio “Strabone” di geografia umana digitale. Dal 2011 è inoltre presidente della AICTT – Associazione italiana cultura per il trasferimento tecnologico.
Stefano De Falco
Il progresso Muskilista- Rischi e minacce del potere delle tecnologie gestite da uomini-stato
Gambini Editore
ISBN: 979-12-81805-23-1
Pagine 222
Euro 17
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