Napoli-Fiorentina, probabili formazioni e orari tv. Conte con il dubbio McTominay


Napoli, 8 marzo 2025 – Battere la Fiorentina per la classifica ma, ancor prima, per ritrovare quella vittoria che manca dal 25 gennaio, giorno del match interno contro la Juventus: da allora il Napoli ha dovuto fronteggiare diverse difficoltà, alcune delle quali, quelle relative all’infermeria, tuttora offrono grattacapi ad Antonio Conte, che ha presentato nella consueta conferenza stampa della vigilia la gara in programma domenica 9 marzo alle 15 al Maradona.  

Le probabili formazioni

  Napoli (3-5-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano, Gilmour, Lobotka, McTominay, Spinazzola; Lukaku, Raspadori. Allenatore: Conte Fiorentina (3-5-2): De Gea; Pongracic, Marì, Ranieri; Dodò, Fagioli, Cataldi, Ndour, Gosens; Beltran, Kean. Allenatore: Palladino

Orario e dove vedere Napoli-Fiorentina in tv e streaming

  Napoli-Fiorentina (fischio d’inizio alle 15) sarà trasmessa in diretta da Dazn, la cui app è disponibile anche sui dispositivi Amazon Firestick, Google Chromecast, TimVision Box o sulle console PlayStation e XBox. Chi dispone di un abbonamento sia a Dazn che a Sky, inoltre, potrà vedere la partita su canale Dazn 1 (numero 214 di Sky) attivando l’opzione ‘Zona Dazn‘.

A caccia della vittoria perduta

  Nonostante l’astinenza da vittorie, dopo l’1-1 in rimonta dello scorso turno che ha impedito la fuga dell’Inter, Conte si è sbilanciato sul tasto scudetto come forse mai fatto neanche quando il suo Napoli era primo in classifica e reduce da lunghe strisce di successi. “In realtà non è cambiato nulla. Continuiamo a lavorare nello stesso modo, pensando solo ai fatti perché le parole se le porta via il vento. Al di là del risultato, l’ambizione deve essere figlia della fatica. Aver fatto una bella prestazione con l’Inter, la squadra da battere del campionato, ci ha indubbiamente dato fiducia, così come era successo al pareggio della gara di andata, seppur figlio di un match molto diverso. Se invece pensiamo a Como, usciamo indeboliti. Ecco perché dobbiamo essere regolari ed equilibrati anche nell’analisi delle partite: solo così si vincono i campionati”. E si vincono indubbiamente anche ritrovando quel successo che manca da ben 43 giorni. “Il risultato con l’Inter ha fatto felice la piazza, che è un nostro obiettivo, ma resta un pareggio, che per chi è un vincente è una mezza delusione. Dobbiamo quindi migliorare per continuare ad andare a caccia della vittoria. In queste settimane – continua Conte – lo abbiamo fatto in maniera più o meno corretta, ma questo fa parte del normale percorso di un campionato. Momenti così capitano: bisogna stringere i denti e continuare su questa strada, senza preoccuparci eccessivamente”. Nonostante la recente flessione, il feeling tra il Napoli e Napoli non si è interrotto e questo può essere un fattore importante specialmente per un tecnico passionale come quello azzurro. “Nelle mie esperienze da allenatore ho sempre cercato di vivere la città in cui stavo: aiuta a staccare dal lavoro ma anche a capirne meglio le dinamiche. A maggior ragione qui, respirando l’atmosfera si capiscono tante cose dell’intera piazza”. Tra esse, magari, anche quella fame di vittorie che spesso finisce con il mettere involontariamente pressione alla squadra. “Mi sento solo di ringraziare i tifosi per quello che fanno per noi, perché significa che apprezzano il nostro lavoro. Sanno che la maglia viene sudata e sono contenti dei sacrifici che facciamo”.

Dubbio McTominay

  Tutto molto bello, come avrebbe affermato il compianto Bruno Pizzul, ma anche migliorabile: come il dato che vede il Napoli fuori dalla top 5 delle squadre che tirano e segnano di più nel campionato, a fronte comunque di una pericolosità sempre tangibile nell’area avversaria. “Ci sono degli step da effettuare che non si possono fare da un giorno all’altro. Si parla di una squadra che non ha fatto tanti gol e che in rosa non ha giocatori che segnano tanto: possiamo lavorare per migliorare questa cosa, ma è difficile snaturare un giocatore se ha nelle sue corde determinate qualità. L’Inter, per esempio, ha fatto 19 gol da calcio da fermo e questa è una grande dote, perché significa che c’è gente che sa battere bene. Quando si costruisce una squadra bisogna pensare a tanti ingredienti: altrimenti si può lavorare per migliorare le cose e sperare che funzioni”. Tra i giocatori che in casa Napoli segnano tanto c’è Scott McTominay, alle prese con un fastidio muscolare: allo stesso tempo, Billy Gilmour scapita per un posto da titolare a prescindere dalle condizioni del connazionale. “Ha avuto un sovraccarico e da qui alla partita decideremo quale sia la migliore soluzione per il ragazzo. Gilmour contro l’Inter ha fatto una grande prestazione, interpretando bene lo spirito che chiedo alla squadra da qui alla fine: saranno 11 partite e quindi 11 finali“. A cominciare da quella contro una Fiorentina reduce dalla sconfitta in Conference League. “Sono forti, hanno fatto un ottimo mercato a gennaio e poco tempo fa hanno battuto 3-0 l’Inter. Ci daranno filo da torcere e noi dovremo essere pronti a tutto, sapendo che sarà dura e che non avremo sconti. Dovremo mettere in campo tutto quello che abbiamo, cercando di superare ogni ostacolo. Comunque, anche noi siamo ancora in crescita. Rispetto all’inizio abbiamo ampliato le nostre conoscenze e lo abbiamo fatto anche nelle difficoltà”. Conte fa poi un esempio concreto e molto attuale. “Abbiamo variato sistema di gioco e sperimentato nuove tattiche. La necessità è diventata davvero virtù per il Napoli e ne sono contento”. Merito anche delle risorse nascoste in panchina, come Philip Billing, degno sostituto di André-Frank Zambo Anguissa. “Quando cambi devi farlo sempre per migliorare le cose o comunque per non snaturarle e danneggiare un giocatore. Per il resto, le partite vanno giudicate sempre nella loro globalità, andando anche oltre il risultato e i marcatori. Penso alle tante domande che mi sono state fatte sui moduli e sui giocatori: tutte cose che tolgono peso al lavoro che facciamo quotidianamente”.

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