Una passerella per Grace, al teatro Cilea di Reggio Calabria storie di donne e resilienza


Ci sono battaglie che si combattono in silenzio, lontano dai riflettori. Si affrontano ogni giorno, davanti a uno specchio che rimanda un’immagine diversa, sotto le luci fredde di una corsia d’ospedale, nelle notti insonni in cui la paura diventa un’ombra pesante. Poi ci sono battaglie che si scelgono di portare in scena, con la schiena dritta e lo sguardo fiero. E quando questo accade, il coraggio diventa un atto d’amore per la vita.

Al Teatro Cilea di Reggio Calabria è andato in scena qualcosa che va oltre la moda, oltre l’apparenza, oltre la semplice bellezza. “Una Passerella per Grace” è stata una celebrazione di ciò che significa resistere, lottare e rinascere. Su quella passerella hanno sfilato donne che hanno guardato negli occhi la malattia e hanno deciso di non abbassare lo sguardo. Hanno scelto di raccontarsi attraverso un abito, un sorriso, il loro passo sicuro. Ogni falcata sul palco è stata un messaggio chiaro, forte, impossibile da ignorare: la bellezza esiste dentro la fragilità, e il coraggio di mostrarsi è già una vittoria.

La terza edizione della manifestazione organizzata dall’Associazione Grace ha trasformato il Cilea in un palcoscenico di emozioni. Luci, musica, applausi, ma soprattutto storie. Storie di donne che non hanno scelto la loro battaglia, ma che hanno deciso come combatterla. In questa serata, l’hanno fatto sfilando, ricordando a tutti che la vita si misura nell’intensità con cui si decide di viverla.

Grace, l’amore che dà la vita: oltre la malattia, la rinascita

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Dietro lo splendore delle luci del Teatro Cilea, dietro gli applausi e l’eleganza di una passerella, c’è un impegno che va avanti ogni giorno. L’Associazione Grace non è soltanto il cuore di questa serata, è una realtà che da anni si dedica alle donne che attraversano momenti di fragilità. Il progetto “Grace, l’amore che dà la vita” nasce per restituire dignità e benessere alle pazienti oncologiche, offrendo loro consulenze estetiche, trattamenti specifici e un sostegno che va oltre la malattia.

L’obiettivo è chiaro: aiutare ogni donna a ritrovare se stessa, a guardarsi allo specchio senza timore, a sentire che la propria identità non è stata cancellata dalla malattia. Il percorso oncologico è spesso una prova durissima, fatta di terapie invasive, effetti collaterali e una percezione del proprio corpo che cambia. Grace si inserisce proprio qui, dove la medicina lascia spazio alla cura dell’anima, offrendo strumenti per sentirsi bene con se stesse, per ritrovare la propria immagine e con essa la propria forza.

Questa edizione di “Una Passerella per Grace” ha avuto il sostegno di istituzioni e partner fondamentali: il Comune di Reggio Calabria, la Città Metropolitana, l’Ufficio Garante della Salute Regionale, l’ASP, il Grande Ospedale Metropolitano, la Breast Unit e la Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia. Un fronte compatto che dimostra quanto il benessere delle pazienti oncologiche sia un tema che merita attenzione, supporto e risorse concrete.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione Nuovi Orizzonti, sottolineando l’importanza di creare una rete solida di sostegno. L’impegno di Grace, infatti, non si ferma alla serata, ma si estende in una missione quotidiana fatta di ascolto, assistenza e progetti sempre più ambiziosi.

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E così, la passerella diventa qualcosa di più: un simbolo di rinascita, un atto di resistenza contro la malattia, un modo per ricordare che la cura passa anche dalla bellezza e dalla possibilità di sentirsi vive, oltre la sofferenza.

Luci, emozioni e coraggio: la serata prende vita

Il sipario si è aperto tra applausi e luci soffuse, dando il via a un evento che ha trasformato il Teatro Cilea in un luogo di pura emozione. Il palco si è riempito di arte, musica e bellezza, ma soprattutto di storie. Ogni momento è stato costruito per celebrare la forza di chi affronta la malattia con dignità e determinazione.

Ad aprire la serata, un’elegante esibizione dell’ASD Studio Danza, che con la leggerezza della danza ha introdotto il pubblico in un’atmosfera intensa e coinvolgente. Subito dopo, le parole di Elisa Barresi, vicedirettore de ilReggino.it e presentatrice dell’evento, hanno dato voce all’anima profonda di questa iniziativa, ricordando come Grace sia una realtà sempre più radicata nel territorio e pronta a crescere ancora.

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Uno dei momenti più toccanti è stato il video backstage, realizzato dal giovane regista Giuseppe Caracciolo. Le immagini dietro le quinte hanno svelato settimane di preparazione, di emozioni condivise, di risate e commozione. Quelle donne, pronte a sfilare con il cuore in gola, stavano per compiere un passo enorme: mostrare al mondo che la bellezza esiste in ogni fase della vita, anche quando il corpo porta i segni della battaglia.

Poi è arrivato il momento più atteso: la passerella. Le modelle hanno sfilato con un’eleganza che andava oltre gli abiti, con una presenza scenica capace di raccontare più di mille parole. Ogni passo ha rappresentato una dichiarazione di forza, un’affermazione di identità, un inno alla vita. Gli abiti di Color in Motion, King Gold, Tandem, Ilaria Speranza Collection e Davida hanno abbracciato i corpi con grazia, mentre i gioielli di Fede Reggina hanno aggiunto un tocco di luce a questa serata già splendente.

L’emozione è cresciuta ancora con il flash mob delle protagoniste, un momento di libertà assoluta, di gioia condivisa, di celebrazione del presente. Pochi giorni prima, lo stesso spettacolo aveva incantato Piazza Duomo, attirando l’attenzione di chi passava. Ora, sul palco del Cilea, quel ballo diventava qualcosa di più: un simbolo di energia, di resistenza e di voglia di vivere.

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La musica ha poi lasciato spazio a un altro linguaggio universale: quello del pianoforte e del violino. Il duo formato da Giuseppe Gullotta e Pasquale Faucitano ha regalato al pubblico una parentesi di pura armonia, un momento sospeso nel tempo, capace di toccare corde profonde.

Tra le performance artistiche, il teatro ha trovato spazio anche per il sorriso. Il comico Pasquale Caprì, insieme a Benvenuto Marra, ha regalato momenti di leggerezza, dimostrando che in serate così intense c’è spazio per ogni sfumatura dell’animo umano.

Ogni istante della serata ha avuto un significato preciso, ogni dettaglio ha contribuito a rendere il messaggio ancora più forte. La bellezza si è fatta strada tra le emozioni, trasformando questa passerella in un manifesto di vita.

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Parole che lasciano il segno

Oltre le emozioni della passerella, “Una Passerella per Grace” è stata un momento di riflessione profonda. Sul palco si sono alternati interventi che hanno dato voce al significato autentico della serata: un racconto corale in cui bellezza, forza e dignità si intrecciano con il sostegno concreto delle istituzioni, del mondo medico e della comunità.

A dare il via alle testimonianze è stata Lidia Papisca, presidente dell’Associazione Grace, che ha raccontato con passione il cammino di questa iniziativa e il suo valore umano: «Quest’anno saranno ancora più attive, anche perché questa edizione è dedicata completamente alle nostre modelle speciali. Dimostreranno che non vincono solo per la loro forza e resilienza, ma soprattutto per la loro bellezza, quella interiore, quella che le mantiene vive e dinamiche nonostante la malattia. Questa è la serata conclusiva di due mesi di lavoro, in cui le nostre modelle hanno dato tutto, dimostrando che si può vincere con la forza, con la resilienza, con la voglia di esserci al di là di ogni difficoltà».

Dello stesso sentire è stata Natia Malaspina, vicepresidente di Grace, che ha sottolineato l’impatto emotivo della serata. «Questa serata è stata straordinaria perché è riuscita a trasmettere quello che queste donne meravigliose volevano comunicare: l’amore per la vita e la speranza. Nei momenti di fragilità hanno saputo trasformare la loro forza interiore in un messaggio per gli altri. Credo che stasera ci siamo riusciti: è stato uno spettacolo meraviglioso ed emozionante. Abbiamo riso, abbiamo pianto, e volevamo esattamente questo».

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Accanto all’amministrazione comunale, il sostegno del settore sanitario è stato determinante, come ha spiegato Salvatore Costarella, direttore sanitario del Grande Ospedale Metropolitano: «Essere qui stasera è per me un’emozione particolare. Abbiamo visto sfilare la bellezza, ma non intesa come estetica, quanto come riflesso della forza interiore. Queste donne portano sulla passerella un messaggio importante, che estendono a tutta la comunità. Con il coraggio e la determinazione si può vincere una malattia, e questo è un segnale che merita di essere ascoltato».

Il messaggio istituzionale è stato rafforzato anche dalle parole di Carmelo Romeo, assessore del Comune di Reggio Calabria, che ha voluto sottolineare come l’impegno del Comune vada ben oltre questa singola serata. «Oggi celebriamo la terza edizione di “Una Passerella per Grace”. Come Comune siamo onorati e orgogliosi di collaborare con questa iniziativa, perché Grace è molto più di questa sfilata. È un impegno che dura tutto l’anno. Continueremo a sostenere la presidente Lidia Papisca e tutte le attività future dell’associazione, perché il coraggio e la determinazione che trasmette sono un esempio per tutti».

A dare un’ulteriore chiave di lettura della serata è stata Natalia Spanò, direttrice artistica dell’evento, che ha raccontato cosa significhi portare in scena uno spettacolo di questo tipo: «”Una Passerella per Grace” è stato uno spettacolo emozionante. È stato bellissimo coordinare queste donne straordinarie, modelle in erba che hanno saputo calcare il palcoscenico con eleganza e determinazione. La loro presenza ha reso il pubblico partecipe di un messaggio di solidarietà, speranza e amore per la vita».

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Una voce che arriva lontano

Un evento come “Una Passerella per Grace” non vive solo sul palco. Le emozioni, le storie, i messaggi hanno bisogno di arrivare a quante più persone possibili, perché la sensibilizzazione è parte integrante del cambiamento. In questo, il ruolo della comunicazione è stato essenziale.

“Una passerella per Grace”, a Reggio Calabria una sfilata di modelle speciali diventa un inno alla vita. La serata ha ricevuto il prezioso supporto del Gruppo Editoriale Diemmecom e del Network LaC
“Una passerella per Grace”, a Reggio Calabria una sfilata di modelle speciali diventa un inno alla vita. La serata ha ricevuto il prezioso supporto del Gruppo Editoriale Diemmecom e del Network LaC

“Una passerella per Grace”, a Reggio Calabria una sfilata di modelle speciali diventa un inno alla vita. La serata ha ricevuto il prezioso supporto del Gruppo Editoriale Diemmecom e del Network LaC

La serata ha potuto contare sul supporto fondamentale del Gruppo Editoriale Diemmecom e del Network LaC, che hanno dato visibilità all’evento, amplificandone il messaggio e rendendo tangibile la portata del progetto. Grazie all’impegno del presidente del Gruppo Editoriale Diemmecom Domenico Maduli e della direttrice editoriale Maria Grazia Falduto, questa edizione ha trovato una risonanza ancora più ampia, portando il messaggio di Grace oltre i confini del Teatro Cilea.

Attraverso un lavoro attento e approfondito, LaC Tv realizzerà uno speciale dedicato alla Passerella per Grace, permettendo a un pubblico ancora più vasto di rivivere le emozioni della serata. Le immagini, le interviste e i momenti più significativi troveranno spazio in un racconto televisivo capace di dare ancora più forza a questa iniziativa.

La comunicazione ha reso possibile qualcosa di più grande di un semplice evento: ha trasformato una passerella in una voce capace di ispirare, informare e sensibilizzare. Diemmecom e LaC Network hanno dimostrato quanto sia fondamentale dare spazio e visibilità a iniziative come questa. Raccontare il territorio significa anche raccontare le persone che lo rendono migliore con il loro impegno e il loro coraggio. E la Passerella per Grace è stata la dimostrazione di quanto un messaggio, quando viene amplificato nel modo giusto, possa raggiungere cuori e coscienze ben oltre le mura di un teatro.

Il futuro di Grace: Roma e oltre

“Una Passerella per Grace” è molto più di un evento annuale. È un progetto che cresce, che si evolve, che non si ferma mai. Quella andata in scena al Teatro Cilea è stata una serata straordinaria, ma per Grace rappresenta solo un capitolo di un percorso che guarda sempre avanti. L’obiettivo è quello di espandere questo messaggio di forza e speranza anche oltre i confini di Reggio Calabria, portandolo a una dimensione ancora più ampia.

Un passo concreto in questa direzione è già stato fatto: Grace arriverà a Roma. Il progetto, che ha già ottenuto importanti riconoscimenti, è stato presentato alla Camera dei Deputati e si prepara a consolidarsi nella Capitale con nuove iniziative e una rete di sostegno sempre più forte. Un traguardo che non è solo simbolico, ma rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo di consapevolezza e sensibilizzazione.

A raccontare questa importante espansione è stata Valentina Squillacioti, coordinatrice di Grace a Roma: «Stiamo cercando di creare nuove relazioni, portando l’energia e il messaggio di Grace anche oltre i confini di Reggio Calabria. Stiamo organizzando tantissimi eventi anche a Roma e presto potremo annunciare date certe. Questo percorso ci permette di raggiungere ancora più persone, allargando la nostra rete di sostegno e portando la bellezza della Passerella per Grace sempre più lontano».

La forza di una passerella che non si spegne mai

Ci sono eventi che si concludono con gli applausi e poi svaniscono, lasciando solo il ricordo di una bella serata. Poi ci sono eventi che continuano a esistere anche dopo che le luci si spengono, perché quello che hanno generato non si può fermare. “Una Passerella per Grace” appartiene a questa seconda categoria. Quello che è accaduto al Teatro Cilea è stato un atto collettivo di resistenza, un inno alla vita, un segnale che nessuna battaglia viene affrontata da sola.

Le modelle che hanno calcato la passerella hanno raccontato storie, battaglie, vittorie quotidiane. Ogni passo compiuto sul palco ha avuto il peso di una scelta precisa: illuminare il buio della malattia con la luce della propria forza. La moda ha assunto un significato più profondo, trasformandosi in un linguaggio attraverso cui affermare la propria identità e la propria voglia di esserci.

Ogni sguardo scambiato, ogni lacrima versata tra il pubblico, ogni abbraccio alla fine della serata ha avuto il peso di qualcosa di vero. Questa è vita reale. È la vita di donne che hanno dovuto affrontare il dolore, la paura, la malattia, e che hanno scelto di illuminare il palco con la loro presenza, di farsi vedere e ascoltare.

E mentre il sipario si è chiuso, qualcosa è rimasto aperto. Un cammino, una promessa, un progetto che non si fermerà. Grace è diventata qualcosa di più grande di un’associazione: è una voce che cresce, che si rafforza, che sta già guardando avanti, verso nuove città, verso nuove storie da raccontare.

L’eco di questa passerella continuerà a vibrare. Non è stato solo uno spettacolo. È stata una lezione di vita. Una passerella che continua a brillare negli occhi di chi l’ha vissuta e nel cuore di chi, anche da lontano, ha sentito il suo messaggio arrivare forte e chiaro.



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