dall’abbigliamento al food, dalle banche alla telefonia passando per la galleria d’arte


MESTRE – Una decina di nuovi negozi in piazza Ferretto. Era da tempo che nel cuore di Mestre non c’era un’animazione commerciale simile. Cibo e abbigliamento la fanno da padrone, ma anche telefonia, banche e una nuova galleria d’arte. Partendo da quest’ultima, aprirà presto nella galleria di calle del Sale dove c’è un grande spazio con più vetrine chiuso da tempo: sarà un luogo dedicato ai giovani artisti che potranno esporre le loro opere e trovare committenti e soprattutto mecenati che abbiano voglia di lanciarli.

È uno degli effetti della nuova Emeroteca dell’Arte, l’edificio ristrutturato dalla Giunta Brugnaro e da poco riaperto al pubblico con bistrot, bar, sala convegni e lettura e, soprattutto, residenze per giovani artisti che potranno vivere nel cuore cittadino e creare opere senza l’assillo di dover pagare l’affitto. Se Mestre si apre alla produzione artistica, dunque, è il momento propizio anche per creare dei luoghi dove esporre e far conoscere e quindi creare un mercato. Rimanendo in zona Calle del Sale, proprio vicino alla nuova galleria riaprirà lo storico bar Giacomuzzi: diventerà un bacaro cicchetteria di qualità con tanto di piazzetta per consumare all’aperto. In piena calle del Sale, infine, ha appena aperto “Anna abbigliamento”, marchio fashion per le donne.

LA BOUTIQUE

Entrando in piazza Ferretto c’è un altro negozio di abbigliamento pronto ad aprire, si tratta di Raphaelle Boutique che ha deciso di fare il salto e passare da Calle del Sale, angolo con via Lazzari, direttamente sotto ai portici della piazza. Altro shop di abbigliamento aprirà ancora in piazza e sarà specializzato nei costumi da bagno. Galleria Barcella è finalmente al completo: pronti ad aprire una filiale di Cherry Bank e un nuovo negozio di telefonia. Sempre in Galleria Barcella, dopo alcune indecisioni, ha rinnovato il contratto di affitto il grande store di Stefanel. Manca l’ex Casa del Caffè, l’edificio indipendente con piazzetta la cui attività era stata chiusa a febbraio 2024: se l’è aggiudicato la famiglia Scarpa per Krudo, una pescheria, bistrot, bar per ostriche, gastronomia e punto di degustazione del caviale. Avrebbe dovuto aprire lo scorso febbraio ma ancora non si vedono segnali.

«Confermo che inaugurerà il locale entro giugno» risponde Paolo Zatta, il consulente immobiliare che da qualche anno segue anche le attività commerciali di piazza Ferretto e dintorni, e che ha avuto pure l’incarico di valorizzare la vicina galleria Matteotti. Il fatto è che, aprendo a giugno, gli Scarpa si faranno “bruciare” dalle Papere, il marchio di pesce creato dal ristoratore trevigiano Guido Albertini, con un’esperienza di cinquant’anni nel settore: seleziona, sguscia e pulisce artigianalmente il pesce per proporre fritture, gastronomia di mare e specialità di stagione. Assieme ai figli Filippo e Alessandro si sistemerà in piazza al posto dell’ex Geox, a fianco del negozio di abbigliamento più antico di Mestre, Zancanaro chiuso ormai da due anni; chi ha acquistato l’immobile non ha ancora deciso cosa farne.

«L’ex Zancanaro e il cinema Excelsior sono tra i miei impegni più importanti: – afferma Zatta – sto lavorando con vari brand per trovare una quadra. Intanto anche in galleria Matteotti, dove ci sono due negozi chiusi, ci sono trattative avanzate per riaprirli presto. E quanto a piazza Ferretto, per l’estate spero di completarla». Questo per quanto riguarda i locali che ha in affidamento il consulente immobiliare, perché poi ce ne sono altri chiusi da anni dei quali non se ne sta occupando, come ad esempio quelli della famiglia Vedovato che proponeva abbigliamento di firma con Otto Marzo, Macelleria, Indigoblue, Fresbee, tutti abbandonati a causa degli affitti troppo alti. Tornando alla famiglia Albertini, non si limiterà alle Papere, ma aprirà anche una “casa del Tiramisù” probabilmente nell’angolo vicino al Duomo dove c’era Luisa Spagnoli.

LA NOVITÀ

Restando nell’ambito del food, al posto dell’ex Dentix, vicino all’ex Zancanaro, due giovani si cimenteranno con una “bubble tea room”, attività che sta spopolando in giro per il mondo: noto anche come Boba, è una bevanda rinfrescante a base di tè creata e inizialmente diffusa a Taiwan negli anni ’80 e amata dai giovanissimi; la ricetta originale prevede la soluzione di tè freddo con latte, aromi e dolcificanti (come il miele o lo zucchero) ai quali si aggiungono perline di tapioca, ghiaccio ed estratti alimentari (talvolta anche gelatina di frutta), ma che oggi è proposta con altre tantissime versioni. Infine c’è Pizzium, la catena di pizzerie nata a Milano, che lo scorso ottobre ha inaugurato una sede sotto ai portici nel locale dove per decenni aveva operato la prima pizza al taglio della città, e che per la bella stagione aprirà anche il plateatico in piazza e arricchirà lo staff con nuovo personale.
 





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