10 Marzo 2025
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Lo scorso dicembre, Bernie Ecclestone aveva sorpreso tutti annunciando che avrebbe messo in vendita l’intera sua collezione di monoposto di Formula 1, comprendente 69 pezzi di grande prestigio e valore storico-sportivo. Del resto, come aveva ammesso l’ex gran capo del “Circus” e deus ex machina dell’inarrestabile crescita di popolarità di questa disciplina motoristica, non gli rimangono molti anni davanti e non era il caso di lasciare, un domani, alla moglie Fabiana l’incombenza di gestire tutte queste preziose vetture. Problema risolto, in quanto l’intero “lotto” è stato aggiudicato dal 32enne Mark Mateschitz, figlio del fondatore della Red Bull, Dietrich Mateschitz.
Monoposto mitiche e vincenti. Una collezione che comprende molte Ferrari, dalla 375 F1 vincitrice del GP d’Italia 1951 con Alberto Ascari, alle monoposto capaci di portare al Campionato del mondo Mike Hawthorn, Niki Lauda e Michael Schumacher. Ci sono poi quelle del team Brabham, del quale Bernie era proprietario, con la maggior parte di esse mai viste in pubblico perché, alla conclusione delle rispettive stagioni di gara, entravano direttamente nel suo garage. Tra queste non si possono dimenticare le monoposto che permisero a Nelson Piquet di conquistare due titoli mondiali piloti, ma anche la famosa (e bellissima) BT46B “ventilatore”, con cui Lauda dominò il GP di Svezia 1978 e che venne bandita dalla Federazione Internazionale terminando istantaneamente la sua carriera sportiva.
Solo il meglio raccolto in 50 anni. Nel lotto c’è, in pratica, la storia della Formula 1 e non poteva essere diversamente, visto che a comporre questa raccolta nell’arco di 50 anni è stato colui che l’ha trasformata in un fenomeno globale. Il 94enne inglese, infatti, ha dichiarato: “Ho sempre acquistato solo i migliori esemplari. Mentre molti altri collezionisti nel corso degli anni hanno optato per le auto sportive, la mia passione è sempre stata per i gran premi e le macchine di Formula 1”. “Una monoposto di Formula 1 è molto più importante di qualsiasi vettura stradale o altra forma di auto da corsa, in quanto rappresenta l’apice di questo sport e tutte le auto che ho acquistato nel corso degli anni hanno un fantastico pedigree sportivo e sono rare opere d’arte”.
Ora nelle mani del figlio del fondatore della Red Bull. Come detto, ad aggiudicarsi l’intera collezione, a un prezzo che non è stato rivelato – ma che, nelle parole di Tom Hartley Jnr, incaricato della vendita, «…è il più alto mai raggiunto per una collezione di auto d’epoca” – è stato il 32enne Mark Mateschitz, figlio del fondatore della Red Bull, Dietrich Mateschitz. Oltre ad avere tra le mani un vero e proprio tesoro (ci sono anche una Maserati 250F e la Vanwall che si aggiudicò il primo titolo Costruttori della storia della Formula 1) il miliardario austriaco ha anche una grossa responsabilità. Fortunatamente, pare che sia intenzionato a rendere visibili al pubblico le preziose monoposto, magari allestendo un vero e proprio museo, e rendendole disponibili per esibizioni e raduni come Goodwood o i Gran Premi riservati alle Formula 1 storiche. Non avrebbe che l’imbarazzo della scelta.
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