Latte bufalino, sostegno agli allevatori e contrasto alla povertà alimentare nel Lazio


La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, alla Sovranità Alimentare e al Bilancio, Giancarlo Righini, ha approvato una delibera finalizzata al contrasto alla povertà alimentare attraverso la distribuzione, nelle mense di indigenti, negli empori della solidarietà gestiti da enti del terzo settore o da enti religiosi, dei prodotti provenienti dalla lavorazione e trasformazione di latte bufalino di origine laziale, come mozzarelle DOP e non DOP, formaggi freschi e stagionati, yogurt e dessert.

«L’obiettivo dell’intervento è duplice – spiega l’assessore Righini – da un lato dà sostegno agli allevatori della Regione che da tempo lamentano una grave riduzione del prezzo di acquisto del latte bufalino alla stalla, causato da un eccessivo accumulo di scorte giacenti negli impianti di trasformazione. A questo aspetto è anche strettamente collegato un calo dei consumi nei mesi invernali, in particolare della mozzarella di bufala, che ha costretto alcuni produttori a fare contratti a prezzi addirittura inferiori ai costi di produzione. Dall’altro lato consente di dare un contributo concreto a tutti coloro che vivono in uno stato di disagio economico. L’iniziativa rappresenta, infine, anche un’opportunità per valorizzare la filiera dei prodotti caseari ottenuti da latte bufalino, che rappresenta una componente di eccellenza del comparto agroalimentare della Regione».

La prima fase del progetto prevede la pubblicazione di una manifestazione di interesse per individuare gli Enti disposti a partecipare all’iniziativa. Successivamente, si aprirà l’evidenza pubblica per la presentazione delle domande a sportello, a cui seguirà la sottoscrizione dell’atto di impegno con i beneficiari dell’intervento e, in ultimo, l’erogazione dei contributi.

Latte bufalino a supporto della povertà alimentare, il commento di Maura

Quando una delibera produce effetti benefici per due categorie di soggetti, è davvero difficile non riconoscerle grande utilità. È il caso di quella votata in Giunta Regionale del Lazio che, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Giancarlo Righini, ha approvato una delibera che intende contrastare la povertà alimentare attraverso la distribuzione nelle mense di indigenti e negli empori solidali gestiti da enti del terzo settore o da religiosi, di prodotti provenienti dalla lavorazione e dalla trasformazione del latte bufalino di origine laziale. Mozzarelle, dop e non dop, formaggi freschi e stagionati, yogurt e dessert finiranno così sulle tavole di soggetti bisognosi e a trarne ristoro saranno anche gli allevatori della Regione, che da tempo si vedono costretti a gestire situazioni di disagio, con grave riduzione del prezzo di acquisto del latte.

Ad annunciarlo è il consigliere regionale Daniele Maura, membro della commissione agricoltura che ringrazia il presidente Rocca e l’assessore Righini per questa lodevole iniziativa, da lui stesso sostenuta con vigore dopo le sollecitazioni arrivate dagli allevatori bufalini della Valle dell’Amaseno. “Se si pensa che alcuni produttori sono stati costretti a vendere la mozzarella di bufala a prezzi addirittura inferiori ai costi di produzione, ben si comprende la portata del problema. Valorizzare la filiera dei prodotti caseari ottenuti da latte bufalino è una priorità, che la Regione ha tenuto ben presente. Peraltro i prodotti in questione rappresentano da sempre un’eccellenza del comparto agroalimentare del Lazio. Quanto all’opportunità di aiutare chi fatica ad alimentarsi, ritengo non sia nemmeno il caso di porre un margine di dubbio”.

“Ora – prosegue Daniele Maura – si darà il via a una prima fase, che prevede la pubblicazione di una manifestazione d’interesse affinché vengano individuati gli Enti che intendono prendere parte all’iniziativa. Seguiranno l’evidenza pubblica per la presentazione delle domande a sportello e poi la sottoscrizione dell’atto d’impegno e l’erogazione dei contributi. Da tanto seguo le vicende dei nostri allevatori della Valle dell’Amaseno e conoscendone la dedizione, la serietà e l’amore che mettono nel loro lavoro, ritengo importante tendere loro una mano, salvaguardando un settore che è sempre stato un fiore all’occhiello del territorio. Ancora un grazie al presidente Rocca e all’assessore Righini per questa delibera di grande importanza”. 

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