Matteo Bruni: “Con gli ascoltatori è come se fossi di famiglia” – Cagliaripad.it


Il più delle volte i sardi sono coinvolti dal suo sorriso. Matteo Bruni sorride e parla agli ascoltatori alla radio in maniera del tutto naturale e amichevole, e sembra che le paure spariscano. Diventa un amico, anche se non lo conosci direttamente.

È il potere della radio. E della tv. Ma anche degli eventi, delle discoteche. Delle tante esperienze messe in fila in questi 26 anni in Sardegna. Lui, di Varese, che si innamora dell’isola e con l’isola stringe un rapporto lungo e entusiasmante.

La sua carriera dice tanto. Da Radiolina a Radio Sintony, fino a Radio Super Sound e Radio Sardegna. Ma anche, appunto, la tv e gli eventi. La sua voce ad accompagnare tantissime persone, ogni volta. In qualunque istante: con la pioggia o col sole, nei momenti tristi e in quelli felici, in luoghi diversi ma che, in qualche modo, hanno sapore di “casa” per due ore o poco più.

Se ripensi a quando eri piccolo, quando è stato il primo contatto con la radio? Cosa ascoltavi e cosa ti attirava?

Conto e carta

difficile da pignorare

 

In realtà ero molto concentrato sul tennis. La radio per me era un accompagnamento dove mettavamo le cassette di Zucchero, dei Platters, di Elvis in tanti viaggi coi miei. Quindi è stato un mezzo che mi ha trasferito gioia. La prima volta che ho ascoltato una voce alla radio, sono rimasto incantato. Come succede alle volte, sono rimasto poi deluso dalla parte estetica di chi parlava.

La prima volta davanti a un microfono che sensazione hai avuto?

La prima volta è stata elettrizzante. Ma non penso di aver fatto il mio miglior provino. Chi mi valutò, con cui ho lavorato successivamente, mi disse “forse non è il tuo mestiere, devi cambiare strada”. Io sapevo che, nonostante fosse andato male, sapevo di avere le doti per farlo. Non mi feci abbattere da quella porta in faccia.

Vivi da tanti anni in Sardegna. Cosa ti è entrato nell’anima di questa terra?

Io credo di aver acquisito tutto. Forse parlare la lingua mi manca, ma comprendo tutto. Comprendo anche il nuorese visto che mia moglie è di Nuoro. Della Sardegna sento la mancanza quando vado fuori, mi manca terribilmente. Ho preso il bello di sapere che se hai un’ora libera, a dieci minuti da casa esiste il Poetto. Ti sembra di essere in California. Abbiamo la grande fortuna di avere un mare spettacolare. La Sardegna è il posto che amo.

Nel corso del tempo i luoghi in cui ascoltare musica sono cambiati. Dalla discoteca ai club cosa credi sia mutato?

È mutata la gioventù. La discoteca non appartiene più tanto ai ragazzi. O se appartiene, appartiene come per noi era andare a fare la serata goliardica. Oggi è vissuto come un luogo in cui ballare la techno, che in questo periodo va tanto. Gli anni 90 vanno in piazza: ormai le piazze hanno preso il posto delle discoteche. Un po’ perché ci sono meno soldi (è gratis e si divertono lo stesso). E un po’ perché è cambiata la forma mentis dei ragazzi, che non vedono più la discoteca come luogo di aggregazione o luogo figo. È cambiata anche la fruizione della musica: una volta aspettavamo di ascoltare la radio per ascoltare i singoli nuovi o in discoteca per vedere cosa proponeva il dj. Adesso ci sono le playlist di Spotify. Uno sa tutto prima.

Grazie alla radio, alla tv e agli eventi hai creato un rapporto stretto con chi ti segue. Hai un aneddoto particolare vissuto coi tuoi ascoltatori?

Prestito personale

Delibera veloce

 

E’ vero, ho creato un rapporto familiare con gli ascoltatori. Mi portano dolci o vengono a trovarmi in studio sebbene io vada in onda dalle 7 alle 10 del mattino, quindi molto presto, prima di andare a lavorare. Ti sentono come uno di famiglia e ti coinvolgono nelle cose che fanno, magari ti fanno fare gli auguri al padre o alla madre che ti seguono o ti hanno seguito da quando stavo a Radiolina, poi Sintony e adesso a Super Sound e Radio Sardegna. C’è un rapporto coi sardi ovunque. Anche a Sanremo sono stato fermato da un sacco di sardi che vivono lì e ci ascoltano in app. Per me gli ascoltatori sono veramente famiglia, li vivo come persone che fanno parte della mia quotidianità. Perché con alcuni poi si stabilisce un rapporto vero di amicizia. Molto spesso loro mi ricordano cose che ho detto e che io non ricordo più.

Sono tanti i progetti che hai sviluppato in questi anni. Ma c’è un sogno che vorresti esaudire?

In effetti ho fatto un bel po’ di cose in questi 26 anni in cui vivo in Sardegna. Però ti devo confessare che prima di Natale ho fatto una intervista con Simona Molinari alla Music Academy di Isili, una accademia che ha grandi sbocchi anche fuori dall’Italia. Chiacchieravamo e lei ha anche suonato, dovevamo fare un’ora e invece ne abbiamo fatte due. Tanto è stato bello e tanto il pubblico ha partecipato. Mi piacerebbe fare in tv un programma con artisti nazionali e locali in cui si suona e si chiacchiera. Prima o poi vorrei arrivarci.

Di recente eri presente a Sanremo durante la kermesse musicale. Puoi raccontarci cosa vuol dire vivere quella settimana?

Vuol dire entrare in una lavatrice che centrifuga tantissimo. Avere a che fare con mille situazioni. Il mondo intero che cammina per le vie, quindi passare da un punto all’altro col truck di Radio Sardegna e Super Sound, andare a vedere le prove, fare delle conoscenze. In sala stampa poi le conferenze coi cantanti. E’ un grande circo che dopo averti centrifugato ti sputa come se avessi il fuso orario dell’Australia. Ci metti qualche giorno a trovare un equilibrio. E’ entusiasmante e estenuante, una settimana che vale come un mese ma unica al mondo.

Quali sono gli artisti che hai avuto modo di conoscere a Sanremo e che ti hanno sorpreso?

Su tutti Lucio Corsi. Di un talento, di una carineria e di una sensibilità rari che si è trovato nella ribalta della notorietà quasi improvvisamente. Anche Andrea Settembre, che ha vinto nelle Nuove Proposte. Un ragazzo “a modo”. Molto carino Gabbani, Brunori che ha portato una vena cantautorale sul palco.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link