L’ex presidente della regione Abruzzo solleva la polemica, chiesti chiarimenti in merito all’accordo con il Napoli.
Nell’estate del 2025 il Napoli andrà in ritiro a Castel Di Sangro per il quinto anno consecutivo. Un accordo con il Comune abruzzese che sarà valido anche per i prossimi 7 anni che sta scatenando una polemica enorme da parte da alcune istituzioni locali. In particolare è Luciano D’Alfonso, ex presidente della regione Abruzzo, ad aver messo in dubbio il contatto stipulato con il club di Aurelio De Laurentiis.
Al centro dell’attenzione ci sono i 15 milioni di euro complessivi che il Comune di Castel Di Sangro sborserà nelle casse azzurre con pagamenti già programmati per i prossimi tre ritiri. Luciano D’Alfonso ha stilato una lista di 16 domande a Marco Marsilio, attuale presidente della regione Abruzzo, nella quale si chiedono chiarimenti.
Napoli-Castel Di Sangro: le 16 domande sui dubbi relativi al ritiro azzurro
Di seguito le domande poste dall’ex presidente della regione Abruzzo per chiedere chiarimenti in merito ai 15 milioni di euro complessivi previsto dall’accordo con il Napoli:
1. La Regione ha adottato provvedimenti per finanziare l’accordo milionario facendo ricorso al riconoscimento del debito fuori bilancio. Ma questo debito, una volta riconosciuto, è davvero legittimo? O si tratta di un escamotage per aggirare le regole e far quadrare i conti?
2. È stato valutato attentamente il rapporto costi-benefici di questa operazione? Oppure si è proceduto alla “come va, va” senza preoccuparsi delle conseguenze per le casse pubbliche?
3. Quali sono state le reali ricadute positive sul territorio in questi cinque anni dei ritiri precampionato della squadra partenopea? Esistono dati concreti o ci si basa solo su dichiarazioni generiche e autocelebrative?
4. Sono stati ipotizzati e confrontati con questo progetti alternativi con le medesime finalità?
5. Sono state prese in considerazione altre squadre potenzialmente interessate? O il Napoli è stato scelto senza alcuna valutazione comparativa?
6. I fondi utilizzati non potevano essere destinati a priorità più urgenti come scuole, trasporti per i bambini o impianti sportivi nei piccoli Comuni? Non sarebbe stato più utile investire in infrastrutture che migliorassero la vita quotidiana dei cittadini abruzzesi?
7. E’ stato valutato se i risultati che ha conseguito la Regione Abruzzo siano stati tanto positivi da giustificare questo consistente esborso di denaro pubblico anche per i prossimi anni?
8. È stata effettuata una valutazione seria degli effetti sul comparto turistico ed economico del territorio generati dalla presenza del Napoli calcio? O ci si accontenta di slogan e proclami?
Proseguono le domande
9. Si è pensato a promuovere l’intero territorio regionale con strumenti più equi ed efficaci rispetto alla sola concentrazione di risorse su Castel di Sangro?
10. I fondi FSE destinati a questa iniziativa non potevano essere utilizzati per altre emergenze o progetti più efficaci e inclusivi per tutta la regione? Siamo certi che tali fondi debbano fare fronte a questo genere di iniziative?
11. L’urgenza di dare una risposta al Napoli calcio era tale da non consentire di valutare altri progetti i cui costi-benefici fossero meno onerosi?
12. Perché si è deciso di prolungare il contratto fino al 2032 con così largo anticipo? Cosa ha spinto la Regione a impegnarsi per altri otto anni senza prima verificare i risultati ottenuti finora? Si è rinnovato “a prescindere” come diceva Totò?
13. Certamente vanno fatti i complimenti al sindaco di Castel di Sangro per aver intercettato fondi per il suo Comune. Ma si può dire che la Regione – concentrando risorse così ingenti a favore di uno solo – abbia effettuato una scelta oculata ed equa verso tutto l’Abruzzo?
14. Sono stati creati i “pacchetti integrati di vacanza attiva che coniughino sia la parte sportiva che la parte culinaria e culturale” previsti dall’articolo 2 punto 9 della convenzione? Se sì, quali risultati hanno prodotto?
15. È stata realizzata la Abruzzo Card prevista nello stesso articolo, con la quale “si ha diritto all’uso gratuito di tutti i mezzi pubblici per spostamenti all’interno della Regione Abruzzo e altresì ingresso libero nei musei regionali”? Se sì, quante card sono state emesse e quali vantaggi hanno portato ai turisti e alla comunità locale?
16. Sempre in base all’articolo 2 punto 9 della convenzione, si è dato corso alla “campagna promozionale della Regione Abruzzo sulle principali reti televisive campane”? E perché per tali campagne è previsto che il costo sia a carico della Regione mentre la parte redazionale sarà gestita dal Napoli calcio? Non era il caso di concepire qui la parte redazionale, visto che a pagare è la Regione?
Last Updated on 10 Mar 2025 – 15:22 by Giorgio D’Andrea
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