Pagamento assegno di inclusione marzo 2025: quando arriva l’accredito?


Quali sono le date da segnare in calendario per il pagamento dell’assegno di inclusione di marzo? Manca poco al primo accredito

Ancora pochi giorni alla prima data utile per il nuovo pagamento dell’assegno di inclusione: l’importo sarà erogato il 15 e il 28 marzo 2025.

Come da calendario calendario INPS, a ricevere l’ADI a metà mese sono i cittadini e le cittadine che hanno firmato il patto di attivazione digitale (PAD) nel mese di febbraio e quindi accedono per la prima volta alla misura.

Il sussidio sarà, invece, erogato a fine marzo per chi ha già presentato la domanda, firmato il PAD, ottenuto almeno una mensilità del sostegno e continua a mantenere i requisiti per riceverlo.

Pagamento assegno di inclusione marzo 2025: quando arriva l’accredito?

Sta per arrivare il primo pagamento di marzo 2025 per i beneficiari dell’assegno di inclusione.

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Nel calendario dei pagamenti per l’intero anno fornito dall’INPS, come di consueto si fa distinzione tra chi accede alla misura per la prima volta e chi invece riceve le mensilità successive alla prima.

Per quanto riguarda il pagamento di marzo 2025, sono quindi due le date da segnare in calendario:

  • il 15 marzo;
  • il 27 marzo.

Sono queste, dunque, le giornate in cui l’INPS provvederà ad erogare il sostegno economico nei confronti delle famiglie con almeno un minore, una persona disabile, con più di 60 anni oppure in condizioni di svantaggio.

La data di metà mese interessa i beneficiari che accedono all’assegno di inclusione per la prima volta. Il primo pagamento, infatti, viene precaricato direttamente sulla carta di inclusione da ritirare in ufficio postale, il giorno 15 del mese successivo a quello di sottoscrizione del patto di attivazione digitale.

La data del 27 marzo riguarda, invece, tutti i beneficiari che che hanno già ottenuto almeno una mensilità del sostegno economico e continuano a mantenere i requisiti di accesso alla prestazione.

Per effetto delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, da quest’anno si applicano i nuovi requisiti ISEE ed economici per l’accesso all’ADI. Il limite ISEE è passato a 10.140 euro, mentre quello relativo al reddito familiare è salito a 6.500 euro.

Di conseguenza è cresciuto anche l’importo massimo che è possibile ottenere. Nel 2025 con l’assegno di inclusione le famiglie possono ricevere fino a 6.500 euro annui (erano 6.000 nel 2024), moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. A tale somma è possibile aggiungere anche l’eventuale contributo per l’affitto, massimo 303 euro mensili (280 nel 2024).

Se il nucleo familiare è composto interamente da persone con almeno 67 anni oppure da persone con più di 67 anni e da altri familiari disabili o non autosufficienti, il limite aumenta rispettivamente a 8.190 euro annui (7.560 nel 2024) e 1.950 euro annui (1.800 nel 2024).

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Pagamento assegno di inclusione marzo 2025: come funziona la carta di Poste Italiane

Tutti i cittadini e le cittadine che beneficiano dell’assegno di inclusione riceveranno come di consueto l’accredito della mensilità di marzo 2025 sull’apposita carta.

La Carta di Inclusione funziona in modo molto simile alla vecchia carta utilizzata dai beneficiari del reddito di cittadinanza.

Si tratta di una normale carta di debito, fatta eccezione per alcune specifiche limitazioni, relative in particolar modo ai beni acquistabili e ai bonifici che si possono effettuare, ad esempio non è possibile comprare prodotti legati al gioco d’azzardo o fare acquisti online.

Come si controlla il saldo della carta?

È possibile procedere in diversi modi:

  • presso gli ATM Postamat, inserendo la carta e digitando il PIN;
  • rivolgendosi agli sportelli di Poste Italiane;
  • tramite il servizio di lettura telefonica disponibile:
    • al numero verde 800.666.888 gratuito da telefono fisso;
    • al numero +39 06.4526.6888 per le chiamate da telefono cellulare e dall’estero (il costo della chiamata è determinato in base al piano tariffario dell’operatore).

Ricordiamo, infine, che la domanda per l’ADI non comporta l’erogazione dell’assegno unico come invece accadeva per il reddito di cittadinanza. Per ottenere la prestazione per i figli a carico è necessario presentare un’apposita domanda all’INPS.

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