Trump: «L’Ucraina non ha le carte, ma neanche la Russia. Fermeremo la guerra»


Al via una settimana considerata cruciale per le trattative: Zelensky a Riad, domani la delegazione di Washington incontra quella di Kiev. Il presidente Usa: «Ci saranno risultati piuttosto buoni. Quasi ripresa la condivisione di intelligence»

Si apre una settimana considerata cruciale per le trattative sulla guerra in Ucraina, con la ripresa dei colloqui tra Washington e Kiev dopo lo strappo tra i presidenti Donald Trump e Volodymyr Zelensky. L’incontro tra i rispettivi team è atteso per domani a Riad, ma il presidente ucraino dovrebbe arrivare già oggi in Arabia Saudita per incontrare il principe Mohammad bin Salman. Inoltre, in settimana, sempre a Riad, dovrebbero esserci anche nuovi incontri tra americani e russi.

Trump: dai colloqui tra Usa e Ucraina «mi aspetto risultati piuttosto buoni»

Trump in un briefing con la stampa ha detto ai giornalisti di aspettarsi risultati «piuttosto buoni, faremo molti progressi» dagli incontri con la delegazione ucraina. «Forse non in un futuro lontano, questa settimana avrete dei risultati piuttosto buoni dall’Arabia Saudita», ha detto, aggiungendo che «potrebbero accadere cose molto grandi» e facendo riferimento anche agli incontri con la Russia, sebbene senza condividere alcun dettaglio.

Verso la ripresa delle condivisioni di intelligence

Ma Trump ha portato anche un altro elemento: il possibile superamento della sospensione della condivisione di intelligence con l’Ucraina. «L’abbiamo quasi superato. Voglio dire, abbiamo davvero quasi ripreso. E vogliamo fare tutto il possibile per far sì che l’Ucraina faccia sul serio nel fare qualcosa», ha detto rispondendo a una domanda. Secondo indiscrezioni della Cbs, che aveva citato funzionari statunitensi, gli Usa starebbero ancora condividendo alcune informazioni di intelligence con Kiev.

L’avvertimento: «Kiev non ha le carte, ma neanche Mosca. Bisogna arrivare a un accordo»

«Io dico che gli ucraini non hanno le carte. Nessuno ha davvero le carte. La Russia non le ha» e «quello che bisogna fare è arrivare a un accordo e fermare le uccisioni. È una guerra senza senso e riusciremo a fermarla», ha detto ancora Trump, secondo quanto riportato da Fox News. Ai colloqui di Riad Kiev invia Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente. Per gli Usa, ci sarà in particolare Marco Rubio, segretario di Stato. Ci si aspetta che la ripresa dei contatti favorisca la fumata bianca sull’accordo per le terre rare ucraine. Potrebbe arrivare, ha detto Trump, «in due tre giorni». Kiev, con la firma, darebbe agli Usa l’accesso alle proprie risorse minerarie. Per Trump, l’intesa rappresenta una sorta di risarcimento dopo i 350 miliardi che, secondo il presidente, gli Usa hanno speso dall’inizio della guerra.

Cosa c’è sul tavolo

Ma, secondo quanto riferito da Nbcnews, gli Usa punterebbero a ottenere che Zelensky accetti l’idea di concessioni territoriali a favore della Russia e l’avvio di un percorso che porti il Paese alle elezioni. Secondo una ricostruzione del Financial Times, Kiev sarebbe pronta «a proporre un cessate il fuoco parziale» con la Russia in particolare per fermare gli attacchi con droni e missili a lungo raggio e operazioni di combattimento nel Mar Nero. Una proposta, questa, «nella speranza che i progressi dei colloqui portino Washington a revocare la sua decisione di congelare la condivisione dell’intelligence e le forniture di armi», ha detto una fonte al quotidiano.

La situazione sul campo e la necessità di evitare un effetto Afghanistan

La Russia negli ultimi giorni ha intensificato gli attacchi, colpendo il Donetsk con raid pesantissimi, e ha aumentato la pressione per riconquistare il Kursk, la regione che le forze ucraine hanno invaso da agosto 2024. Il controllo di una porzione del Kursk sarebbe una carta che Kiev potrebbe spendere al tavolo delle trattative. Trump, tra i vari paletti, ha detto e ripetuto che gli Usa si tireranno fuori dal quadro se l’Ucraina non mostrerà disponibilità all’accordo. La prospettiva di un disimpegno americano avrebbe un impatto devastante, ha detto il senatore repubblicano Lindsey Graham a Fox News, aggiungendo che «finché si combatte, se premessimo il grilletto sull’Ucraina sarebbe una situazione peggiore rispetto all’Afghanistan». «Fino al cessate il fuoco, darei all’Ucraina quello che serve in termini di intelligence e di armi. Per quanto riguarda la Russia, varerei sanzioni contro le banche e il settore energetico costringendo Putin a negoziare. Se non si impegnano nel cessate il fuoco e nei colloqui di pace con l’amministrazione Trump – ha concluso – dovremmo introdurre sanzioni pesantissime».



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link