La Lazio pareggia 1-1 contro l’Udinese, sfuma il sorpasso alla Juventus al quarto posto


La Lazio non riesce a vincere e manca il sorpasso alla Juventus. I biancocelesti hanno pareggiato 1-1 contro l’Udinese e sono quinti in classifica a quota 51 punti. A decidere la gara le reti di Thauvin e Romagnoli, entrambe nel primo tempo.

PAGELLE LAZIO DIFESA

PROVEDEL 6,5

Non ha responsabilità sul gol friulano, non preciso come al solito sui rilanci lunghi che dovrebbero finire agli esterni d’attacco. In volo mette in angolo una punizione di Zemura.

LAZZARI 4,5

E’ l’ultima speranza quando il pallone danza davanti a Provedel e finisce sul suo destro pronto per essere allontanato. Invece lui la rimette in gioco, non si sa con quale postura, e per Thauvin è un gioco da ragazzi segnare l’1-0. Colpevole. Sui cross dal fondo nessun miglioramento.

GILA 5

Perde in modo clamoroso il duello con Lucca all’altezza della panchina di Baroni dando il via all’azione del vantaggio friulano. In netto anticipo, si fa beffare dalla fisicità del centravanti: poteva anche spendere un fallo o addirittura un giallo per non far partire il suo rivale.

ROMAGNOLI 7

Travestito da Ciro Immobile, segna il secondo gol consecutivo, dopo quello di Plzen, nascosto sul secondo palo. Zampata vincente, da vero laziale. Non esente da colpe anche lui sull’1-0 ma c’erano margini per recuperare.

MARUSIC 6

A sinistra ancora una volta al posto di Taveres si mette a disposizione ma non può incidere in fase offensiva. Dignitoso in fase difensiva.

PATRIC NG

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CENTROCAMPO 

GUENDONZI 6,5 

Assiste Vecino e, colpito duro, rischia di uscire all’intervallo. Ma lui non molla mai e resta in campo a combattere fino all’ultimo secondo con le ultime energie rimaste.

VECINO 6,5

Decisiva la sua spizzata di testa sull’angolo di Isaksen: il pallone cade proprio sul sinistro di Romagnoli come fosse stato telecomandato. In precedenza molto lento e poco preciso nei passaggi, l’assenza prolungata gli ha arrugginito la mente e i muscoli. Ammonito, viene esentato da Baroni.

BELAHYANE 6

Entra con la timidezza di chi si è sentito ancora una volta bocciato.

ATTACCO

ISAKSEN 6,5

Sempre vivo, conquista falli e ammonizioni: nessuno lo assiste in attacco e i suoi cross finiscono nel nulla.

DIA 4,5

Non si sente e non si vede, fuori dalla partita con la testa e con le gambe: un problema per Baroni in vista dello spareggio di Bologna.

ZACCAGNI 5,5

Un attimo prima del pareggio, a tu per tu con Okoye, s’incanta e non fa esplodere l’Olimpico. Era la sua mattonella, grande parata sul destro a giro, ma il capitano poteva fare meglio. Dall’angolo, nasce l’1-1. Messo davanti alla riga di porta da Noslin in avvio di ripresa, riesce a farsi anticipare da Kamara. Sospetto rigore.

TCHAOUNA 4

Quarto tentativo in stagione da centravanti e quarto fallimento totale.

Arriva al tiro soltanto partendo dalla posizione di Isaksen ma la conclusione non preoccupa Okoye.

NOSLIN 5,5

Subito una palla gol a Zaccagni davanti alla riga di porta, poi affoga in mezzo ai centrali friulani.

PEDRO 5,5

Era difficile fare peggio di Dia: si mette alle spalle di Noslin e cerca di sostenerlo senza successo.

Pogba, la squalifica per doping finisce domani: il francese può tornare a giocare. Tutte le ipotesi per il futuro

ALLENATORE

BARONI 5,5

Ancora uno stop all’Olimpico dove ha vinto solo contro il Monza nelle ultime sette partite. Boccia Belahyane e parte con Tchaouna centravanti, soluzione che poi stravolge all’intervallo con l’inserimento di Noslin.

PAGELLE UDINESE DIFESA

OKOYE 6,5 

La lesione al polso gli ha fatto saltare interamente dicembre, gennaio e febbraio. Rientra tra i pali dopo 100 giorni esatti, sostituendo l’infortunato Sava e il quasi 40enne Padelli, che aveva ben figurato domenica col Parma. Strepitoso alla mezz’ora su Zaccagni, ma il prodigio è reso vano dal pari immediato sugli sviluppi del corner seguente. Inoperoso nella ripresa.

KRISTENSEN 5 

Come già accaduto a Napoli su David Neres, è il deputato a prendere a uomo il pericolo numero uno Zaccagni, seguito come un’ombra a tutto campo. L’arbitro lo perdona in 4 casi nei primi 45’. Commette l’ingenuità da cui nasce il calcio d’angolo del pareggio, lasciando tutto solo Zaccagni da ultimo uomo. Il meno puntuale della retroguardia.

SOLET 7 

A gennaio l’ex Salisburgo ha avuto un impatto strepitoso sul campionato. L’esperienza di Bijol gli consente spesso di prendere l’iniziativa con le spalle coperte: ha personalità e non butta via un pallone. Perde il duello aereo con Vecino sul corner dell’1-1, ma è solo una piccola macchia di una gara favolosa. Imprendibile in progressione.

BIJOL 6 

Miglior difensore in Italia per rendimento negli ultimi 2 mesi, ha enormi meriti sugli ultimi 3 clean-sheet consecutivi del club. Rende ogni giocata estremamente semplice. Cancella dal campo Tchaouna, non soffre Noslin nel secondo tempo. Ordinaria amministrazione.

EHIZIBUE 6 

Una vita tra Olanda e Germania, il mastodontico terzino destro di Runjaic ha prepotenza fisica e malizia dalla sua parte. Un treno a destra, è poco lesto sulla zampata di Romagnoli. Gioca una gara intensa e molto dispendiosa, di grande applicazione. Sufficiente. DAL 90′ RUI MODESTO SV – Gioca soltanto il recupero, si guadagna un angolo che allenta la tensione. Non giudicabile.

KAMARA 6,5 

Il 31enne ivoriano è lo stacanovista della corsia sinistra bianconera, il vis-à-vis con l’altro velocista Lazzari è avvincente. Nonostante il giallo al 7’ per frenare Isaksen, non si fa condizionare e continua a fare su e giù sulla catena mancina. Provvidenziale in chiusura su Zaccagni a mezzo metro dalla porta in avvio di ripresa: ha salvato un gol fatto. DAL 65′ ZEMURA 6 – Un buon ingresso e un calcio di punizione insidioso che deve far sporcare i guanti a Provedel. Affidabile.

CENTROCAMPO

LOVRIC 6,5 – Eleganza e visione di gioco, è la pedina indispensabile dello scacchiere di Runjaic. Quando Thauvin si abbassa a ricevere, lui si butta in area rivale creando scompiglio. Il centrocampo poco folto della Lazio lo aiuta: a tratti ha delle praterie da percorrere. Nella ripresa si prende un giallo immediato e Runjaic lo toglie. DAL 65′ PAYERO 6 – Entra subito con le cattive e si prende un giallo per un gomito alto su Noslin. Comunque nel vivo dell’azione, si incarica dei piazzati e li calcia anche discretamente.

EKKELENKAMP 5 – Reduce dal miglior mese in carriera – a febbraio ha segnato 3 gol pregevoli a Napoli ed Empoli – il classe 2000 scuola Ajax disputa un primo tempo da pesce fuor d’acqua. In ombra anche al rientro dagli spogliatoi. Un fantasma. DAL 65′ ATTA 6,5 – Entra col piglio giusto, duetta con Thauvin e impegna Provedel. Funambolo in area avversaria, crea il panico in due circostanze grazie alla sua agilità col pallone tra i piedi.

ATTACCO

THAUVIN 7 – In stato di forma psico-fisico clamoroso, atleticamente non è mai stato così bene in A. Alla vigilia la Lazio era la sua vittima preferita, al 22’ arrotonda il bottino portando avanti i suoi con l’8° gol in campionato: eguagliato il suo record personale col Marsiglia (2020/21). Regista offensivo, il suo mancino fatato è un rebus irrisolto per la Lazio. Cala alla distanza. DALL’81’ DAVIS SV – Abile e astuto a prendersi qualche calcio di punizione nel finale di gara.

LUCCA 6,5 – Inscena con Gila un duello tra pesi massimi, andando al contrasto sistematico senza alcun timore reverenziale. Lo vince in occasione dell’1-0 friulano, assistendo Thauvin. La retroguardia biancoceleste lo soffre da morire, al 41’ va col destro a un palmo dal vantaggio. Nella ripresa si vede poco, ma fa sempre salire la squadra.

ALLENATORE

RUNJAIC 7 – L’ennesima scommessa della proprietà friulana si è fin qui rivelata sorprendentemente vincente. Imbattuto da 43 giorni, l’ex tecnico del Legia Varsavia schiera un 11 compatto e coraggioso, nonché il più fisico del campionato. Le marcature preventive impeccabili non fanno giocare la Lazio, che si allunga e si espone alle offensive bianconere. Nella ripresa gli manca la lucidità per tentare il colpaccio. Ma l’Udinese non era così in alto da ben 12 anni.





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