Cubi di gommapiuma, muri di scatole cinesi, un palco rotante e un armadio da cui esce di tutto. Benvenuti allo stravagante hotel Feydeau dove il regista Carmelo Rifici ambienta con un ritmo serrato e avvincente il capolavoro del maestro del vaudeville Georges Feydeau, riadattando insieme a Tindaro Granata «La pulce nell’orecchio», in scena sabato 15 marzo (alle 21) con replica domenica 16 (alle 16). Un’esilarante commedia degli equivoci, scatenati dalla proverbiale ‘pulce’, ovvero quel dubbio che si insinua nella testa di una moglie gelosa e sospettosa dell’infedeltà del marito. Tutto inizia da una lettera anonima, un paio di bretelle sospette e un albergo in quel di Parigi: bastano questi tre indizi a innescare una macchina comica perfetta che ruota intorno a un intricato groviglio di equivoci, una catena di fraintendimenti che indurrà tutti i personaggi a incontrarsi all’hotel Feydeau, dove, tra inaspettati sosia e travestimenti vari, tutti proveranno disperatamente a salvare le apparenze.
sabato 15 marzo, ore 21
domenica 16 marzo, ore 16
LA PULCE NELL’ORECCHIO
di Georges Feydeau
traduzione, adattamento e drammaturgia Carmelo Rifici, Tindaro Granata
con Giusto Cucchiarini, Alfonso De Vreese, Giulia Heathfield Di Renzi, Ugo Fiore, Tindaro Granata
Christian La Rosa, Marta Malvestiti, Marco Mavaracchio, Francesca Osso, Alberto Pirazzini, Emilia Tiburzi, Carlotta Viscovo
regia Carmelo Rifici
scene Guido Buganza
costumi Margherita Baldoni
luci Alessandro Verazzi
musiche Zeno Gabaglio
produzione LAC Lugano Arte e Cultura, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Fabbrica dell’attore – Teatro Vascello di Roma
La rilettura intelligente e raffinata di Rifici, pur mantenendo l’impianto originale del testo di cui rispetta la vocazione, sottolinea lo spirito giocoso della scrittura di Feydeau, ne cerca i piani nascosti, libera i singoli personaggi dal contesto borghese e valorizza i ruoli femminili. «Ho spogliato la scenografia di quell’armamentario tradizionale di camere da letto, porte e suppellettili, invitando gli attori a muoversi allegramente in un luogo infantile fatto di parallelepipedi di gommapiuma, ennesima riprova che un ottimo testo superi sempre il proprio tempo – scrive Rifici fra le note di regia – Una scelta che ritengo rispecchi la mia vocazione al contemporaneo che mi suggerisce di rileggere i classici con la sensibilità del presente».
A muovere i fili del vaudeville, interpretato da un brillante cast di dodici attori (Giusto Cucchiarini, Alfonso De Vreese, Giulia Heathfield Di Renzi, Ugo Fiore, Tindaro Granata, Christian La Rosa, Marta Malvestiti, Marco Mavaracchio, Francesca Osso, Alberto Pirazzini, Emilia Tiburzi, Carlotta Viscovo), è il personaggio di Raimonda che, allarmata dal comportamento freddo del marito, l’assicuratore Vittorio Emanuele, sospetta un’amante. Per mettere alla prova la presunta infedeltà del marito, gli spedirà tramite l’amica Luciana un’appassionata e anonima lettera d’amore impregnata di profumo, dando appuntamento all’uomo proprio in quello stesso albergo. In questa giostra di fraintendimenti, anche la scelta dei costumi per gli attori ha un taglio contemporaneo: tailleur e abiti dalle tinte pastello e sgargianti ma gli elementi sono tutti quelli cari al vaudeville come burlesque, qui pro quo, malintesi, scambi di persona.
Coproduzione Lac Lugano, Piccolo Teatro e Teatro Vascello, «La pulce nell’orecchio» rappresenta anche un gioco linguistico raffinato: i rapporti umani tracciati da Feydeau sono costruiti sulla sagacia delle parole in un orologio di rara precisione che porta i suoi personaggi e il loro modo di parlare oltre il ‘gioco’ linguistico fine a sé stesso, di puro intrattenimento ed evasione, per far emergere il massimo potenziale teatrale e la massima ridicolaggine umana.
Non mancano citazioni cinematografiche per quella che Rifici dipinge come «una commedia agrodolce», con rimandi ad Anna Magnani, Nino Manfredi, Alberto Sordi, Monica Vitti. Menzione speciale per Camillo, cui dà volto Tindaro Granata (oltre a essere con Rifici autore dell’adattamento drammaturgico), con il suo esplicito richiamo a Charlie Chaplin per movenze, baffetti e ingenuità che ne fa un personaggio caratterizzato da un buffo difetto di pronuncia. Con lui, un affiatato cast di attori formatisi in gran parte alla scuola del Teatro del Piccolo.
Il costo del biglietto varia da 20 a 30 euro (riduzione del 50 per cento per under 30 e del 10 per cento per soci Coop). È possibile acquistare i biglietti anche attraverso i circuiti Ticketone o Boxoffice oppure direttamente in biglietteria aperta il martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, il mercoledì dalle 10.30 alle 12.30 (chiusa nel pomeriggio). Prima dello spettacolo serale, possibilità di aperitivo con buffet su prenotazione (15 euro) scrivendo a bar@politeamapratese.it o inviando un messaggio su WhatsApp al numero +393887897303.
Informazioni: www.politeamapratese.it
Teatro Politeama Pratese | Via Garibaldi 33 | 59100 PRATO
+39 0574 603758 | ufficiostampa@politeamapratese.it | www.politeamapratese.it
La pulce nell_orecchio_in primo piano Tindaro Granata sullo sfondo Fausto Cabra_ph. Luca Del Pia
Fonte: Ufficio Stampa
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