Una richiesta chiara quella delle associazioni di categoria (Cna, Confeserenti e Confartigianato): ora che si è fuori dal pre-dissesto prioritario deve essere arrivare a una riduzione delle tasse che da troppo tempo, lamentano, pesano sulle imprese della città, ma anche con lo scopo di rendere più attrattiva Pescara e far sì che nuove attività aprano i battenti.
Ad ascoltarla il presidente della commissione Finanze Giuseppe Bruno (FI) che ha audito i rappresentanti delle tre sigle e cioè Luciano Di Lorito, Marina Dolci e Fabrizio Vianale raccogliendo sì le loro istanze, ma lasciando intendere che tutte le valutazioni si faranno a tempo debito. Una sua volontà quella di incontrare le realtà del territorio per confrontarsi proprio sulla possibilità di ridurre le imposte locali, sottolinea. Dai sindacati alle associazioni, spiega Bruno, l’intenzione è quindi quella di raccogliere tutte le proposte. Poi, aggiunge “dovremo valutare se cè la possibilità di accogliere e se si può ipotizzare un minore introito derivante dalle imposte che servono a garantire i servizi ai cittadini”.
Decisamente più impellente per le associazioni di categoria arrivarci a quella riduzione e proprio della possibilità della loro sostenibilità si è discusso. Ridurre Tari, Imu e tassa sull’occupazione pubblica, rimarcano quindi Di Lorito, Dolci e Vianale, “sarebbe un segnale importante e lungimirante verso il mondo delle imprese, soprattutto di dimensioni più piccole”.
Il tema, ricordano, è stato ampiamente trattato durante la lunga sessione di bilancio, ma “non si era tradotta in alcuna effettiva posta di bilancio”, ricordano. Il tema però con l’incontro avuto anche in commissione torna dunque a tenere banco e seppur non nell’immediato l’impegno per le associazioni di categoria va preso.
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Ai partiti infatti gli esponenti delle tre sigle associative che rappresentano artigianato, commercio e servizi, hanno ricordato il peso che grava attualmente sul sistema delle imprese, ad esempio per gli aumenti vertiginosi del costo dell’energia e le incognite legate all’imminente introduzione dell’assicurazione obbligatoria sulle catastrofi. “Davvero un carico durissimo che non può essere ulteriormente sopportato dai bilanci delle imprese aggiungendo costi che derivano dalle tasse locali”, spiegano.
“Imposte come Imu, occupazione di suolo pubblico e smaltimento rifiuti colpiscono duramente, disincentivando chi voglia dar vita a un’impresa: ma se di riduzioni, negli anni passati, non si poteva parlare per la condizione di pre-dissesto delle finanze comunali, ora le basi – continuano le associazioni – possono essere gettate proprio in ragione della fine dell’emergenza sui conti pubblici comunali.
“In definitiva, quello che Cna, Confartigianato e Confesercenti hanno chiesto ai gruppi politici è lavorare anche in vista della nascita del nuovo Comune unificato con Montesilvano e Spoltore, è far emergere una nuova idea di città metropolitana che favorisca la nascita di nuove attività produttive anche attraverso la riduzione del carico fiscale”.
Tra le richieste attivate in commissione, fa sapere il presidente Bruno, anche la richiesta di prevedere una premialità o comunque un incentivo in favore dei nuovi insediamenti industriali e commerciali, senza incidere quindi sugli introiti di Palazzo di Città oltre che quella di promuovere sempre più iniziative per rendere più attrattivo il centro commerciale.
Gli incontri andranno quindi avanti con il presidente che annuncia tra i prossimi incontri anche quello con i rappresentanti delle attività immobiliari.
Tempo, questo, di raccolta di proposte dunque per valutare cosa si potrà poi fare soprattutto sulla riduzione tasse che secondo quanto riferito dall’assessore al Bilancio Seccia al termine della lunga discussione in consiglio comunale, potrà essere valutata solo verso la fine del 2025 quando di potrà tracciare una prima linea sugli investimenti e le altre azioni che ora, con l’uscita dal pre-dissesto, il Comune è in grado di promuovere.
“Da parte nostra, vogliamo assicurare servizi di qualità – conclude quindi Bruno. Se si pensa a una riduzione delle imposte locali, bisogna sempre ricordare che ci sono delle esigenze di bilancio da tenere presenti”.
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