K metro 0 β Il Cairo β In una dichiarazione congiunta di sabato 8 marzo, i ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito, hanno dichiarato di sostenere il piano per la ricostruzione di Gaza al costo di 53 miliardi di dollari. βLa road map mostra un percorso realistico per la ricostruzione di
K metro 0 β Il Cairo β In una dichiarazione congiunta di sabato 8 marzo, i ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito, hanno dichiarato di sostenere il piano per la ricostruzione di Gaza al costo di 53 miliardi di dollari.
βLa road map mostra un percorso realistico per la ricostruzione di Gaza e promette β se attuata β un miglioramento rapido e sostenibile delle catastrofiche condizioni di vita dei palestinesi che vivono a Gazaβ, si legge nella dichiarazione. La quale aggiunge che Hamas βNon deve piΓΉ governare Gaza nΓ© essere una minaccia per Israeleβ e che i quattro Paesi βSostengono il ruolo centrale dellβAutoritΓ Palestinese e lβattuazione del suo programma di riformeβ.
Il percorso Γ¨ stato elaborato dallβEgitto e adottato dai leader arabi durante un vertice della Lega Araba al Cairo questo mese. Sabato scorso, anche lβOIC (Organizzazione della cooperazione islamica), che conta 57 membri, ha adottato formalmente il piano in una riunione dβemergenza a Gedda, in Arabia Saudita. Lβorganismo, che rappresenta il mondo musulmano, ha esortato dunque βla comunitΓ internazionale e le istituzioni finanziarie internazionali e regionali a fornire rapidamente il sostegno necessario al pianoβ.
Il piano sostenuto dagli arabi Γ¨ visto come una controproposta alla proposta del presidente degli Stati Uniti Trump di spopolare la Striscia di Gaza per βsviluppareβ lβenclave, sotto il controllo degli Stati Uniti, in quella che Γ¨ stata definita una pulizia etnica. Esso prevede tre fasi principali: misure provvisorie, ricostruzione e governance. La prima fase durerebbe circa sei mesi, mentre le due fasi successive si svolgerebbero nellβarco di quattro o cinque anni. Lβobiettivo Γ¨ ricostruire Gaza β che Israele ha quasi del tutto distrutto β mantenere la pace e la sicurezza e riaffermare la governance dellβAutoritΓ palestinese (AP) nel territorio.
Tuttavia, il piano arabo Γ¨ giΓ stato criticato e respinto da Stati Uniti e Israele. βNon soddisfa le aspettativeβ di Washington, ha dichiarato giovedΓ¬ la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce ai media. Lβinviato di Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff, ha invece dato una reazione piΓΉ positiva, definendolo un βprimo passo in buona fede da parte degli egizianiβ.
Intanto, nella Giornata internazionale della donna, lβ8 marzo, le donne palestinesi in Cisgiordania hanno affrontato la negazione da parte di Israele dei loro diritti piΓΉ elementari, tra cui il diritto alla vita, alla casa e alla sicurezza. Molte donne palestinesi, ora sfollate a causa delle azioni militari israeliane, vivono in rifugi sovraffollati in condizioni umanitarie disastrose, spesso senza privacy. Hanno cosΓ¬ espresso profonda preoccupazione per il loro futuro una volta terminata lβaggressione israeliana, iniziata il 21 gennaio. Queste donne risiedono nei campi profughi di Jenin, Tulkarem e Nur Shams, nel nord della Cisgiordania.
Secondo lβAgenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), circa 40.000 palestinesi sono stati sfollati dai campi nella Cisgiordania settentrionale a causa delle operazioni militari israeliane in corso. A tutto ciΓ² si aggiunge la derisione da parte dellβesercito israeliano. Non solo. A causa dello sfollamento forzato, tutte queste donne non hanno potuto osservare i rituali del Ramadan e i momenti di adorazione silenziosa. E le offensive militari israeliane nei campi profughi della Cisgiordania settentrionale continuano.
Le autoritΓ palestinesi avvertono che la distruzione su larga scala fa parte del piano del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di annettere la Cisgiordania e dichiarare la sovranitΓ su di essa β una mossa che, secondo loro, potrebbe segnare la fine ufficiale della soluzione dei due Stati.
La tensione Γ¨ rimasta alta in tutta la Cisgiordania, dove almeno 930 palestinesi sono stati uccisi e quasi 7.000 altri feriti negli attacchi dellβesercito israeliano e dei coloni illegali dallβinizio della guerra di Gaza, il 7 ottobre 2023, secondo il ministero della Salute. A luglio, la Corte internazionale di giustizia ha dichiarato illegale lβoccupazione di lunga data dei territori palestinesi da parte di Israele, chiedendo lβevacuazione di tutti gli insediamenti in Cisgiordania e a Gerusalemme Est.
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