Giovani e dipendenze: allarme alcol e droghe


Più scienza, meno fake news

Articolo tratto da Pediatria Magazine numero 1-2 (2025)

Risultati dell’Indagine conoscitiva della Commissione Bicamerale Infanzia e Adolescenza

Il consumo di alcol e droghe tra i giovani rappresenta un problema sempre più pressante in Italia, come evidenziato dall’indagine conoscitiva della Commissione Bicamerale Infanzia e Adolescenza presentata il 3 dicembre scorso presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Un documento “che non fa sconti” per riprendere le parole del Sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano. E che alla domanda: “Come stanno i ragazzi e le ragazze nel nostro Paese?” risponde, in maniera univoca, che “ci sono segnali molto forti di un malessere diffuso, che si esprime in forme diverse, ma che riguarda diverse fasce d’età e tutti i ragazzi, indipendentemente dalla loro collocazione geografica”.

Le nuove droghe

I dati emersi sono allarmanti: quasi il 40% dei giovani tra 15 e 19 anni ha consumato almeno una sostanza psicoattiva illegale, con un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. Il fenomeno non riguarda solo sostanze tradizionali come la cannabis, ma include anche nuove droghe sintetiche e pratiche alcoliche pericolose.Le nuove sostanze psicoattive (Nps) stanno guadagnando terreno, con circa il 6,4% degli studenti che ne ha fatto uso nell’ultimo anno. Tra queste spiccano i cannabinoidi sintetici, la ketamina, gli oppioidi sintetici, il famigerato fentanyl, l’amnesia e la cocaina rosa. La pericolosità di queste droghe è amplificata dalla facile accessibilità attraverso il web e dalla scarsa percezione del rischio tra i giovani. La cannabis resta la droga più utilizzata, con un uso frequente tra i giovanissimi. Tuttavia, a preoccupare è l’aumento della concentrazione del principio attivo (Thc), che rende la sostanza più pericolosa rispetto al passato. Altri dati evidenziano un ritorno di sostanze come l’eroina, spesso consumata in forme “meno percepite” come rischiose, ad esempio fumandola. Si rileva inoltre come nella popolazione studentesca la percezione del rischio dell’uso di sostanze psicoattive sia in linea generale appena superiore al 50%.

Il consumo di alcol e le pratiche alcoliche

L’abuso di alcol è altrettanto preoccupante. Nel 2023, il 13% degli studenti ha partecipato a episodi di binge drinking, una pratica che prevede il consumo di 5 o più bevande alcoliche in un breve lasso di tempo. Questo comportamento, spesso normalizzato tra i giovani, è diventato comune anche tra le ragazze, che hanno ormai raggiunto e superato i coetanei maschi in termini di consumo. Il sorpasso di genere è una novità. Nonostante il divieto di vendita di sostanze alcoliche sotto i 18 anni, si abbassa l’età del consumo: il 16% dei ragazzi tra 11 e 17 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica all’anno. Fenomeni come il drelfie (farsi fotografare ubriacati), l’eyeballing (iniettare alcol negli occhi) e il balconing (saltare da balconi in stato di ebbrezza) sono pratiche estremamente rischiose che dimostrano la leggerezza con cui viene percepito l’abuso di alcol. Atro dato di rilevo è quello relativo all’utilizzo di psicofarmaci senza prescrizione medica che nel 2023 è stato riportato dal 10% degli studenti tra i 15 e 17 anni (nel 2021 era pari al 6,6%). Tra gli studenti che hanno assunto psicofarmaci senza prescrizione il 40% li ha reperiti a casa propria, il 27% su internet, il 20% a casa di amici e il 18% si è rivolto al mercato della strada.

L’impatto sui Pronto soccorso

L’aumento del consumo di alcol e droghe si riflette direttamente sugli accessi ai Pronto soccorso. Nel 2023, il 10% degli accessi droga-correlati ha riguardato minorenni, spesso per episodi di psicosi indotta o abuso multiplo di sostanze. Le ragazze under 17 rappresentano una quota significativa di questi accessi, segnalando una vulnerabilità crescente tra le giovani.

Le conseguenze sulla salute psicofisica

Le ripercussioni sulla salute psicofisica dei giovani che abusano di alcol e droghe sono gravi e spesso durature. Sul piano fisico, l’uso precoce e frequente di sostanze può compromettere lo sviluppo cerebrale, causando danni irreversibili a livello cognitivo e motorio. Disturbi come insonnia, malnutrizione e patologie epatiche sono comuni tra i consumatori abituali. Sul piano psicologico, l’abuso di sostanze è spesso correlato a disturbi d’ansia, depressione e comportamenti autolesionistici. Episodi di aggressività e violenza, sia verso sé stessi che verso gli altri, sono frequentemente associati all’uso di droghe sintetiche e all’abuso di alcol. Inoltre, l’uso combinato di più sostanze amplifica il rischio di psicosi e di dipendenza, aumentando la probabilità di ricoveri in reparti di neuropsichiatria infantile. Secondo i dati riportati dalla Commissione Bicamerale, il 65% degli accessi al Pronto soccorso per psicosi indotta da droghe riguarda minori, con una prevalenza significativa tra le ragazze sotto i 17 anni.



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