Molti pensionati italiani stanno lasciando il paese per andare in un altro in cui con un terzo del cedolino si vive benissimo: ecco qual è.
Negli ultimi anni, il tema della sostenibilità del sistema previdenziale è tra i più discussi all’interno della politica e tra la popolazione. Anche nel 2025 è messo a dura dalla spesa pensionistica molto alta dovuta all’invecchiamento della popolazione e all’esistenza di tanti canali di uscita anticipata dal mercato del lavoro messi a disposizione ai cittadini. La tenuta del sistema pensionistico è a rischio anche per l’aumento per l’età media e l’invecchiamento della popolazione.
Al di là dei fattori demografici, anche la pressione inflazionistica degli ultimi mesi, che sta facendo crescere in maniera notevole la spesa previdenziale a causa degli adeguamenti delle prestazioni all’aumento del costo della vita, evidenzia il sistema al rischio di non riuscire più a mantenere la sostenibilità. Viste le pensioni piuttosto basse, soprattutto quelle minime, sono sempre più numerosi i pensionati italiani che decidono di trascorrere all’estero la loro vecchiaia. In particolare, c’è un luogo in cui le condizioni economiche sono più convenienti.
Pensionati italiani all’estero: il paese economicamente favorevole si trova in Europa
Per poter vivere bene con un assegno pensionistico maturato in Italia a tasse zero, tantissime persone decidono di trasferirsi all’estero. Una meta molto ambita dai pensionati del nostro paese è l’Albania, una nazione abbastanza vicina geograficamente a noi. A portare la sua esperienza è stato il presidente dell’Apia, l’associazione pensionati Italiani in Albania, Carmine Iampietro che vive a Durazzo da dieci anni insieme alla moglie.
È proprio lui che di recente ha raccontato tutti i vantaggi nel godersi la pensione e la vecchiaia in Albania. Il motivo principale di questo trasferimento è sicuramente economico, visto che l’assegno pensionistico resta lordo e non vengono pagate le tasse. Ciò garantisce di stare sereni dal punto di vista finanziario, senza troppi pensieri. Come ha spiegato Iampietro, nel paese ci si sente sicuri perché non c’è microcriminalità e si vive tranquilli.
In soli tre anni, come è stato riferito, i pensionati italiani sono aumenti tantissimo in Albania, tanto che in pochissimo tempo sono passati da appena 300 a 3mila pensionati, una comunità che continua a crescere. Iampietro, che è stato una sorta di apripista, ha raccontato che i pensionati vengono da tutte le parti d’Italia, da Nord a Sud, dove l’incentivo principale è proprio rappresentato dalla detassazione della pensione.
Pensionati italiani in Albania: il costo della vita
La detassazione della pensione permette ai pensionati di tenere l’intero importo. Se in Italia un assegno di 1.500 euro lordi diventano 1.150 netti, in Albania rimangono 1.500 euro. Proprio questo è il principale motivo che spinge tantissimi pensionati, anche quelli più ricchi, di trasferirsi.
Sebbene l’inflazione abbia colpito anche la nazione della penisola balcanica, qui il costo della vita è molto basso, soprattutto rispetto all’Italia. Iampietro ha raccontato che per mangiare fuori a cena si spende appena 15 euro a testa.
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Per chi vuole acquistare una casa, il prezzo è tra i 1.100 e i 1.300 euro al metro quadro. Anche le utenze sono piuttosto basse, dove non si va oltre i 100 euro al mese tra luce, gas, acqua, Wi-Fi. Dunque, la qualità della vita è piuttosto dignitosa anche in merito al costo delle cure mediche rispetto agli standard italiani. Per una visita privata specialistica ci vogliono circa 150 euro e non esistono lunghe liste di attesa. Ci sono anche diversi medici italiani che lavorano in Albania.
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