il report di Ceseo e Movimento Turismo del Vino



Enoturismo Italia. Si è tenuta a Roma, presso Palazzo Giustiniani, la presentazione della prima indagine del Movimento Turismo del Vino (MTV) e del CESEO – Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo dell’Università LUMSA. L’evento ha segnato l’avvio ufficiale del nuovo osservatorio sul settore, con un panel di esperti tra cui Donatella Cinelli Colombini (direttore CESEO), Violante Gardini Cinelli Colombini (presidente MTV) e Antonello Maruotti (ordinario di Statistica presso LUMSA).Movimento Turismo del Vino (MTV) CESEO – Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo

enoturismo italiaUn settore in espansione, ma con criticità

Secondo il rapporto “Turismo del vino: tra nuove sfide e opportunità”, l’enoturismo registra una crescita del 13% annuo a livello globale (fonte FMI). Il 53% delle cantine analizzate ha registrato un aumento del fatturato nel 2023, con un incremento a doppia cifra per 1 azienda su 4. Tuttavia, l’81% delle cantine segnala un aumento dei costi di gestione, con incrementi tra il 5% e il 25% che riducono i margini, colpendo soprattutto le micro-imprese (64% del campione) e le piccole imprese (31%). Solo il 9% delle cantine supera i 2 milioni di euro di fatturato annuo.

Competenze e formazione: un gap da colmare

Uno degli aspetti più critici emersi riguarda la professionalizzazione dell’accoglienza: solo il 38% delle cantine dispone di personale specializzato in Wine Hospitality, mentre nel 63% dei casi è il titolare stesso a occuparsi dei visitatori. La mancanza di figure dedicate è dovuta alla difficoltà di sostenere costi aggiuntivi, nonostante la crescente richiesta di esperienze di alta qualità.https://www.winemag.it/valpolicella-7-aziende-su-10-intendono-investire-in-enoturismo/

Hospitality e diversificazione dell’offerta

Il Movimento Turismo del Vino, da oltre trent’anni, ha contribuito a trasformare l’esperienza in cantina, rendendola più inclusiva e accessibile.

  • Il 43% delle aziende è certificato BIO e il 38% adotta pratiche di agricoltura sostenibile, dati ben superiori alla media italiana del 19,8% (Fonte Metes).
  • Il 33% delle cantine organizza pic-nic in vigna, il 30% passeggiate tra i filari, il 25% cene con il produttore e il 20% corsi di cucina.
  • Il 38% delle aziende ha spazi dedicati ai bambini, con fattorie didattiche e aree gioco.
  • Il 26% delle cantine offre stazioni di ricarica per auto elettriche, segnale di attenzione alla mobilità sostenibile.
  • Le wine experience hanno un costo medio di 25 euro, con un range che va dai 15 ai 150 euro.
  • Il 68% delle cantine accetta visitatori senza appuntamento, mentre l’85% è aperto tutto l’anno. enoturismo italia

Enoturismo Italiano tra digitale e intelligenza artificiale: il futuro è qui

La ricerca evidenzia una forte presenza delle cantine sui social media:

  • Facebook (97%) e Instagram (96%) sono i canali più usati.
  • LinkedIn (37%) è ancora marginale, mentre TikTok è adottato solo dal 7%.
  • Il 42% delle aziende registra meno di 1.000 visite al mese sul sito web, segnale di un potenziale di digitalizzazione ancora inespresso.
  • Solo il 21% utilizza un CRM (Customer Relationship Management) per fidelizzare la clientela.

L’Intelligenza Artificiale (AI) è impiegata solo dal 20% delle aziende, principalmente per marketing (63%), comunicazione digitale (70%) e gestione delle prenotazioni (35%). Solo l’8% la utilizza nei processi produttivi. L’adozione dell’AI è ancora frenata dalla percezione di costi elevati e dalla tradizionale gestione familiare di molte cantine. enoturismo italia

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