La prima Toyota. Da guidare a 14 anni. Sembra uno slogan, ma in realtà, a ben vedere, il concetto è forte. Perché significa che uno dei più grandi gruppi mondiali dell’automobile si apre al mondo della micro-mobilità. Ripensando al concetto stesso di città, prendendo a esempio Parigi, Bruxelles…Roma. Congestionate con la necessità di essere flessibili.
Si chiama FT-Me, Future Toyota Mobile Electric. E’ lunga 2.40 metri e questa è l’unica misura che ci è stata fornita ufficialmente. E’ un prototipo, nelle sue fasi finali di omologazione, che dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – entrare nel mercato tra uno o due anni.
Protagonista al Forum
Già ma di cosa si tratta nello specifico? Quadriciclo appartenente alla categoria L6, dunque con possibilità di essere guidato a 14 anni. 45 km/h di velocità massima, stile maturo ispirato a un casco Jet, ampie vetrature e addirittura un tetto dotato di pannello solare.
Foto di: Toyota
Toyota FT-me: il progetto presentato durante il Kenshiki Forum
Foto di: Toyota
Lo stile della Toyota FT-me ricorda quello di un casco jet. Parola del capo design della casa giapponese
Foto di: Toyota
Vetrature ampie e orientamento più immediato: la Toyota FT-me punta ai 14enni per far tornare la passione di guida
Ecco, quello che si è visto nel manichino presente al Kenshiki Forum di Bruxelles, seppur tangibile, non era reale, ma a sentir parlare tecnici e ingegneri della casa nipponica, nel momento in cui verrà immessa sul mercato, questa Microcar avrà i pannelli sul proprio tetto.
Obiettivo? 120 km di autonomia
Questo discorso si inserisce in quello che è l’obiettivo in termini chilometrici: 120 km. Un traguardo interessante per un mezzo che comunque avrà un peso che si aggirerà intorno ai 400 chilogrammi. E’ a quel punto che, chinandomi e analizzando anche gli sbalzi praticamente nulli; il pensiero che mi è venuto in mente subito dopo, è stato relativamente alla capacità del pacco batteria.
Foto di: Toyota
Toyota FT-me Microcar: un dettaglio dei proiettori anteriori
Ho ipotizzato circa 10 kWh di batteria a salire, anche perché con un peso già evidente, servirà comunque potenza per poter muovere il quadriciclo, e di conseguenza, una capacità minima non distante da quanto detto. In tema di potenza e ricarica, anche qui Toyota non ha fornito informazioni se non che la FT-Me avrà a disposizione un connettore di carica Tipo2 (Mennekes).
Connettività e praticità
Ok ma perché un prodotto del genere? Secondo Toyota (e non solo) i giovani di questa generazione, hanno perso lo stimolo, lo spunto e la passione per la guida. Dall’epoca delle Lambrette e della Vespa, passando per quella dei motorini, oggi il giovanissimo non è appagato da scooter e motociclette, dunque, si arriva a 18 anni con tanto di patente in mano, che si usufruisce del mezzo di locomozione per la sua utilità.
Ecco, Toyota punta a richiamare quella fascia di mercato, di utenti della strada. Ed è per questo che si è cercata una comunicazione che veicolassi messaggi coerenti con un pubblico giovane.
Foto di: Toyota
Toyota FT-me Microcar: il primo dato dichiarato? 2.40 metri di lunghezza
Sì, anche relativamente alla connettività: secondo quanto visto, sul montante della portiera (a proposito, non abbiamo potuto aprire il modello esposto: in quanto concept, abbiamo potuto solo intravedere cosa ci fosse dentro dal finestrino) è stato inserito un QR Code e un sistema NFT per poter accedere al mezzo sfruttando lo smartphone come chiave.
Se questa sarà realtà o meno però, non è dato saperlo al momento. Quel che è certo è che la connettività con lo smartphone sarà l’elemento fondante dell’intrattenimento a bordo. Nulla di sconvolgente, progetti del genere richiedono ottimizzazione dei costi e contenimento del peso, tanto più che non è – e non sarà – presente alcun impianto di raffrescamento meccanico per gli occupanti dei due sedili.
Foto di: Toyota
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Toyota FT-Me: il posteriore ricorda vagamente la Aygo. Avrà un bagagliaio (piccolo)
A proposito di spazio a bordo: due i sedili disposti simmetricamente, plancia con spazio per il proprio smartphone e dunque – anche qui – la connessione. Punto in più è sicuramente la possibilità di poter stivare bagagli di piccole dimensioni dietro i sedili. Nulla di incredibile in termini di spazio, ma comunque significativo.
Ultimo ma non ultimo: il prezzo. Ovviamente trattandosi di un progetto ancora in fase embrionale, seppur strutturato, non può avere ancora un prezzo sul mercato. Eppure, parlando con gli uomini della casa, la risposta più coerente che ci è stata fornita è stata evidente: “rimarremo competitivi sul mercato, dovremo cercare di mantenere basso il costo”.
L’idea che mi sono fatto è che questa FT-Me avrà un prezzo che si aggirerà intorno ai 10mila euro o poco più, anche perché l’Aygo X si posiziona sulla fascia dei 15mila euro a salire.
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