Il Rapporto del World Economic Forum sul futuro dell’occupazione, pubblicato a gennaio 2025, prevede che nei prossimi cinque anni l’intelligenza artificiale genererà 170 milioni nuovi posti di lavoro a livello globale, mentre 92 milioni potrebbero essere a rischio, portando a un saldo netto positivo di 78 milioni di nuove posizioni.
Il Future of Jobs Report 2025, ha analizzato come l’intelligenza artificiale (IA) sta influenzando il mercato del lavoro globale, facendo luce su uno scenario che pone una grande sfida: la necessità urgente di aggiornare e migliorare le competenze dei lavoratori per affrontare questi cambiamenti.
Secondo i dati forniti dal World Economic Forum (WEF), il 50% delle imprese e aziende prevede di ridurre la propria forza lavoro a causa dell’adozione di tecnologie come l’AI, che automatizzeranno compiti precedentemente svolti da esseri umani. Si tratta di un’ampia fetta di posti di lavoro a rischio, circa 92 milioni nei prossimi 5 anni.
La buona notizia, però, è che a fronte di tanti impieghi destinati a scomparire (o per lo meno a diventare sempre meno indispensabili), altre nuove opportunità ci saranno per chi si forma e apprende nuove competenze nel settore tecnologico. La diffusione dell’intelligenza artificiale porterà infatti alla creazione di 170 milioni nuovi posti di lavoro in tutto il mondo.
Molti dei lavori a rischio sono legati a compiti ripetitivi e a bassa specializzazione, che possono essere facilmente automatizzati dalle tecnologie IA;ad esempio, i settori manifatturiero e logistico, che si basano su operazioni meccaniche e di routine, l’automazione dei magazzini, la robotizzazione nella produzione e l’uso dell’intelligenza artificiale per il controllo qualità sono già una realtà in molte industrie.
Le professioni legate alla gestione di dati e a compiti amministrativi, assistenti amministrativi, data entry e operatori di call center l’intelligenza artificiale sarà in grado di svolgere queste mansioni in modo più rapido e preciso.
Secondo il rapporto WEF, le professioni più in espansione nei prossimi anni sono quelle legate alla tecnologia, ai dati e all’IA, la tecnologia avanzata, l’ingegneria energetica rinnovabile e l’intelligenza artificiale, stanno guadagnando sempre più importanza.
Le competenze in IA, big data, e cybersecurity sono tra quelle che vedranno un incremento della domanda maggiore, il programmatore, il data scientist, e l’esperto di cybersecurity sono figure professionali che diventeranno sempre più centrali, alimentando la crescita di lavori altamente qualificati legati al monitoraggio, allo sviluppo e alla gestione delle tecnologie emergenti.
L’adozione dell’intelligenza artificiale richiederà una forte sinergia tra competenze tecnologiche e competenze umane;le skills trasversali legate alla leadership, alla gestione dell’innovazione, e alla collaborazione interdisciplinare saranno sempre più centrali per le aziende, che dovranno integrare la tecnologia con competenze sociali ed emotive; il manager di trasformazione digitale e il responsabile della resilienza organizzativa saranno ruoli cruciali per supportare le aziende nel processo di adattamento alle nuove tecnologie.
Il rischio di disoccupazione a causa dell’automazione potrebbe essere mitigato attraverso la riqualificazione dei lavoratori. Per mantenere l’occupazione a saldo positivo (considerando che a fronte di 92 milioni di lavori a rischio altri 170 milioni di opportunità nasceranno) bisogna riadattarsi. Entro il 2030, si stima che 59 lavoratori su 100 necessiteranno di upskilling (riqualificare le competenze) o reskilling (apprendere nuove competenze) per adattarsi alle nuove esigenze del mercato.
Il WEF ha sottolineato che c’è la possibilità che circa 11 persone su 100 potrebbero non ricevere la formazione necessaria, rischiando così di essere esclusi dalle opportunità offerte dai nuovi lavori.
La sfida sarà preparare adeguatamente i lavoratori, garantendo che le transizioni nel mercato del lavoro siano gestite in modo inclusivo e che vengano adottate politiche adeguate per preparare i lavoratori a un futuro in cui l’IA non solo cambierà il modo di lavorare, ma genererà anche nuove opportunità.
Alfredo Magnifico
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