Il Mercato Agroalimentare della Sardegna si fa pioniere dell’innovazione digitale e lancia una piattaforma di compravendita online, rivoluzionando il commercio ortofrutticolo. Il progetto, già operativo con sei grossisti, punta a espandersi entro settembre 2025 e ad aprirsi anche al mercato nazionale, diventando un modello replicabile per l’intero settore agroalimentare italiano
Dalla Reazione
Il Mercato Agroalimentare della Sardegna si fa pioniere di un progetto di innovazione digitale e lancia online una piattaforma dedicata alla compravendita dei prodotti, rivoluzionando così il sistema di scambio e distribuzione. Si tratta in sostanza di un marketplace agricolo, a cui hanno aderito con convinzione le nuove generazioni di operatori presenti nel mercato all’ingrosso di Sestu (Cagliari). A poco più di un mese dal lancio, sono già stati raccolti feedback positivi da parte di alcuni grossisti che vedono questa piattaforma come un’opportunità per offrire un servizio più performante ai clienti del mercato e per intercettarne di nuovi, come riporta L’Unione Sarda.
“Il marketplace è un mercato virtuale in cui i grossisti possono offrire e i clienti scegliere e acquistare i prodotti ortofrutticoli che desiderano, come se fossero materialmente al mercato – spiega Vincenzo Pisano, presidente del Mercato Agroalimentare della Sardegna, al quotidiano sardo -, attraverso un sistema di prenotazioni online e di consegna al punto vendita. Questa nuova modalità ci permetterà di garantire un servizio aggiuntivo ai nostri clienti già affezionati e di suscitare interesse anche verso i potenziali”. Quello degli orari, infatti, è da sempre uno dei limiti dei mercati all’ingrosso: il fatto di non doversi svegliare all’alba per recarsi fisicamente al polo ortofrutticolo di Sestu potrebbe quindi incoraggiare nuovi clienti.
Per ora, spiega sempre L’Unione Sarda, fanno parte del marketplace sei operatori presenti nel mercato ortofrutticolo, ma già a partire da giugno, a conclusione della sperimentazione, si conta di avere una partecipazione più ampia.
Un mercato virtuale operativo h24
Il polo di Sestu si propone come modello di riferimento a livello nazionale per l’integrazione delle tecnologie digitali nel comparto agroalimentare. Se fino a ieri le trattative avvenivano esclusivamente negli spazi fisici del mercato, ora è possibile operare anche in un ambiente virtuale. Ogni operatore ha a disposizione un negozio digitale all’interno della piattaforma, con la possibilità di gestire autonomamente vendite e consegne. Grazie al marketplace, il Mercato Agroalimentare della Sardegna ora è operativo 24 ore su 24, fornendo un servizio flessibile e adatto anche a chi non può recarsi di persona al mercato.
Le consegne attualmente vengono gestite direttamente dal polo di Sestu utilizzando un proprio parco mezzi, ma sono in corso trattative con un’azienda di logistica per potenziare ulteriormente il servizio, con la speranza che in futuro, possa essere organizzato direttamente dal mercato. In futuro – è la promessa – il delivery potrà avvenire utilizzando dei mezzi green rispettosi dell’ambiente.
Apertura anche ai clienti nazionali
La piattaforma B2B è rivolta alle imprese locali regionali,ma in prospettiva è aperta anche ai clienti nazionali e diventerà uno strumento deputato non solo all’acquisto dei prodotti ortofrutticoli, ma servirà anche a promuovere le produzioni agroalimentari della Sardegna, attraverso tecniche di marketing digitali specifiche per il settore, come riporta sempre L’Unione Sarda in un altro articolo. Il prototipo sarà pronto a giugno e perfettamente operativo entro settembre 2025.
Un modello da replicare
Il progetto, denominato Wuhao (Wholesale markets and University to build Healthy & sustainable AgrifOod), è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito di NextGenerationEU, attraverso il bando On Foods dell’Università di Parma. La partnership coinvolge l’Università di Foggia, la Coagri Sardegna (l’ente gestore del Mercato Agroalimentare della Sardegna), il Cal (gestore del mercato di Parma) e il Comune di Andria, che amministra l’omonimo mercato all’ingrosso.
Oltre a rappresentare un importante passo avanti per la modernizzazione del mercato locale, il marketplace potrà essere condiviso con la rete Italmercati e replicato in altre realtà italiane.
Copyright: Fruitbook Magazine
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link